
Ieri sera ho riprovato quelle emozioni. Le scarpette da calcetto, la maglia nuova di Materazzi, l'odore dell'erba sintetica, il vento lieve sulle gambe scoperte, i calci al pallone, i contrasti duri, le conclusioni a rete, il fiatone sul finale di partita, la soddisfazione per ogni contrasto vinto o passaggio azzeccato. Mi sono mancati tanto. Ne sentivo la mancanza e averli riscoperti mi riempe di gioia. Amo giocare a calcetto e sono contento di aver interrotto questo esilio, più o meno forzato. Non sono un campione ma me la cavo. Quando gioco con regolarità riesco ad acquisire ritmo partita, fiato e sicurezza nelle giocate. Altrimenti, come ieri sera, mi arrangio cercando di fare del mio meglio.
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