
Dieci anni. O forse un giorno. Perché ricordo ancora il sapore delle tue labbra morbide. Quel sapore di fragola e alcol che difficilmente dimenticherò. Quel bacio dato per gioco o per amore che ogni tanto mi torna in mente.
Dieci anni. O forse un giorno. Avevo poco più che vent’anni (e vent’anni sembrano sempre pochi) e una vita davanti. Avevo vent’anni, tanta strada da fare, troppi sogni e già qualche piccola delusione. Ricordi? Mi hai anche chiesto perché stavo mollando. E poi me ne sono andato senza aspettare neanche che tu sparissi dietro quel portone.
Dieci anni. O forse un giorno. Perché da quella sera tutto è rimasto con me. Quel tappo di sughero con la sua dedica (ma lei non eri tu…), la dichiarazione d’amore che avrei dovuto farti e non ti ho fatto, il tuo bacio, il nostro bacio. Quell’istante esatto in cui ho sentito le tue labbra sulle mie.
Dieci anni. O forse un giorno. Il giorno in cui ti ho abbracciato, il giorno in cui ho trascorso la vigilia di Natale con te, il giorno in cui dovevo dirti a cosa stavo pensando, il giorno in cui ti ho stretto a me, il giorno in cui sembravamo due innamorati, il giorno in cui non ti ho detto quanto ti amavo, il giorno in cui mi sono voltato e ti ho detto “scusa, ora devo andare”.
Dieci anni. O forse un giorno. Sì, un giorno, anzi una sera, di dieci anni fa. Quando tutto stava per iniziare e sembrava che non sarebbe finito più.
E invece tutto è finito. Quel bacio, quella sera, quell’amore, quel sogno.
Dieci anni. O forse un giorno. Perché dopo tutto questo tempo il tuo ricordo è vivo come se tutto fosse successo appena ieri.
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