"... Da ragazzo avevo l'abitudine di scrivere su un diario ciò che mi passa per la testa. Frasi, canzoni, citazioni, pensieri. Ora che sono grande ho continuato questa abitudine sul web ..."

sabato 29 marzo 2008

BARZELLETTA AMERICANA

Il presidente George Bush vuole aumentare la sua popolarità. Arriva in una scuola elementare e spiega il suo piano di governo. Chiede nel frattempo che i bambini facciano delle domande.
Il piccolo Bob chiede la parola: - Signore, ho tre domande:
1. Perché perdendo le votazioni alle urne Lei ha vinto le elezioni?
2. Perché desidera attaccare l'Iraq senza motivo?
3. Lei non pensa che la bomba di Hiroshima fu il peggior attacco terroristico della storia?
In quel momento suona la campanella dell'intervallo e tutti gli alunni escono dall'aula. Al ritorno, Bush invita nuovamente i bambini a fare delle domande e Joe gli chiede: - Presidente, ho cinque domande da farle:
1. Perché perdendo le votazioni alle urne Lei ha vinto le elezioni?
2. Perché desidera attaccare l'Iraq senza motivo?
3. Lei non pensa che la bomba di Hiroshima fu il peggior attacco terroristico della storia?
4. Perché la campanella dell'intervallo ha suonato 20 minuti prima?
5. Dov'è Bob?

giovedì 27 marzo 2008

HAI UN MOMENTO, DIO

Se Dio esiste, sarà meglio che abbia una scusa valida. (Daniel Pennac)

Se ad un Dio si deve questo mondo, non ci terrei ad essere quel Dio: l'infelicità che vi regna mi strazierebbe il cuore. (Schopenhauer)

Dio mi dovrà delle spiegazioni. (Eugène Ionesco)

Dio è morto (firmato: Nietzsche)

Per ora è morto soltanto Nietzsche (firmato: Dio)

Dio ha tanti nomi: puoi chiamarlo Gesù, puoi chiamarlo Allah, puoi chiamarlo Jahvè. Puoi chiamarlo come vuoi. Tanto, non ti risponde. (Giobbe Covatta)

martedì 18 marzo 2008

NON SI E' SOLI...

E non si è soli quando un altro ti ha lasciato,
si è soli se qualcuno non è mai venuto

però scendendo perdo i pezzi per le scale
e chi ci passa su non sa di farmi male:
ma non venite a dirmi adesso lascia stare
o che la lotta deve continuare
perché se questa storia fosse una canzone
con una fine mia
tu non andresti via.
(Roberto Vecchioni- L'Ultimo spettacolo)

sabato 15 marzo 2008

MONOLOGO DA "RADIOFRECCIA"

Credo nelle rovesciate di Bonimba, e nei riff di Keith Richards. Credo al doppio suono di campanello del padrone di casa, che vuole l'affitto ogni primo del mese. Credo che ognuno di noi si meriterebbe di avere una madre e un padre che siano decenti dacon lui almeno finché non si sta in piedi. Credo che un'Inter come quella di Corso, Mazzola e Suarez non ci sarà mai più, ma non è detto che non ce ne saranno altre belle in maniera diversa. Credo che non sia tutto qui, però prima di credere in qualcos'altro bisogna fare i conti con quello che c'è qua, e allora mi sa che crederò prima o poi in qualche dio. Credo che se mai avrò una famiglia sarà dura tirare avanti con trecento mila al mese, però credo anche che se non leccherò culi come fa il mio caporeparto difficilmente cambieranno le cose. Credo che c'ho un buco grosso dentro, ma anche che, il rock n' roll, qualche amichetta, il calcio, qualche soddisfazione sul lavoro, le stronzate con gli amici ogni tanto questo buco me lo riempiono. Credo che la voglia di scappare da un paese con ventimila abitanti vuol dire che hai voglia di scappare da te stesso, e credo che da te non ci scappi neanche se sei Eddie Merckx. Credo che non è giusto giudicare la vita degli altri, perché comunque non puoi sapere proprio un cazzo della vita degli altri. (Stefano Accorsi - RadioFreccia)