"... Da ragazzo avevo l'abitudine di scrivere su un diario ciò che mi passa per la testa. Frasi, canzoni, citazioni, pensieri. Ora che sono grande ho continuato questa abitudine sul web ..."

domenica 29 aprile 2012

METTERSI IN GIOCO....

Non è facile mettersi in gioco. Ci vogliono le palle. Ci vuole coraggio. Ci vuole anche un poco di incoscienza.
Non è facile mettersi in gioco. In amore, nel lavoro, nella vita quotidiana. Abbiamo tutti paura di sbagliare, di perdere. Ci neghiamo la possibilità di vincere per paura di perdere (cavolo, bella questa, me la devo segnare da qualche parte).
Perché se vinci sei un mito, ma se perdi sei un coglione. E proprio la paura di perdere non ci fa rischiare, ci mette in condizione di non voler mettersi in gioco.
Tutte le volte che dobbiamo metterci in gioco bisognerebbe fare una cosa molto semplice. Ricordarsi di tutte le volte che ci siamo messi in gioco e abbiamo vinto. Solo così mettersi in gioco farebbe meno paura.

mercoledì 25 aprile 2012

LIBERO FRASEGGIO CON IRONIA

La vita è come il tram, quando ti siedi vuol dire che sei arrivato al capolinea. (Camillo Sbarbaro)

Ho così pochi ammiratori che ogni volta che ne incontro uno mi faccio fare un autografo. (Paolo Cananzi)

Ho capito di essere invecchiato quando al mio compleanno tutti gli invitati si sono messi attorno alla torta per scaldarsi le mani. (George Burns)

E’ stato un attimo: ci siamo guardati e dopo mezzora eravamo già a letto. Io nel mio, lei nel suo. (Flavio Oreglio)

La coppia è per definizione un’insieme di tre persone di cui una è momentaneamente assente. (David Riondino)

Le tre fasi della vita: Rivoluzione, Riflessione, Televisione. Si inizia volendo cambiare il mondo e si finisce col cambiare i canali. (Luciano De Crescenzo)

domenica 22 aprile 2012

GLORIA GUIDA


Tra le tante belle donne, icone sexy degli anni '70 la mia preferita rimane lei. Gloria Guida. Bellissima e sexy all'epoca come oggi che ha superato il mezzo secolo di vita.

mercoledì 18 aprile 2012

NEL FANGO DEL DIO PALLONE

Attraverso le pagine del libro-confessione di Petrini assistiamo agli allenamenti, viviamo le partite, entriamo negli spogliatoi, conosciamo la vita privata dei calciatori, con tanto di nomi e cognomi. Impariamo come si truccano le partite, come si elude un controllo antidoping, quali insulti e colpi proibiti si scambiano durante la partita stopper e centravanti, come si resista alla fatica e si migliori le proprie prestazioni agonistiche, facendosi iniettare sostanze proibite, imposte dai dirigenti stessi delle società sportive. Apprendiamo come passano il tempo libero i calciatori: giocando a carte, misurandosi la lunghezza degli organi genitali, facendo scherzi idioti, parlando di donne e motori, scopando belle ragazze di ogni estrazione sociale: semplici tifose, mogli di dirigenti o di compagni di squadra, studentesse, casalinghe, squillo, in qualsiasi combinazione dell'aritmetica e del Kamasutra. Apprendiamo di guadagni da capogiro, spesso in nero: con un premio partita, Petrini riesce a regalare un appartamento alla madre. Conosciamo allenatori autoritari, il cui scopo principale è quello di tenere i calciatori lontani dalle scorpacciate di sesso e di cibo e compagni di squadra altezzosi, attaccati al denaro, spesso ipocriti dalla doppia morale. E poi il sottobosco di personaggi equivoci, ingenui o affaristi, che circondano i calciatori: semplici tifosi, maneggioni, professionisti, cantanti, attori, giornalisti, mafiosi. Petrini, con questa autobiografia, ci mostra in maniera cruda, con un pugno diretto allo stomaco del lettore, gli splendori e le miserie di quell’universo, in qualche modo a sé, che è in Italia il mondo del calcio. L’epilogo del libro è drammatico: Petrini viene condannato per la vicenda del calcio-scommesse, diventando così una sorta di capro espiatorio su cui si accanisce la giustizia sportiva. Lui ci mette del suo: irresponsabile, amante dei piaceri, non se la sente di cambiare vita e abitudini e di mettere la testa a posto: il suo matrimonio va a pezzi e lui si caccia in guai finanziari, costretto a fuggire all’estero per eludere le minacce dei creditori. Vive nascosto, diventa semicieco a causa di un glaucoma, mentre il figlio Diego, promessa del calcio genovese, muore di tumore a diciannove anni, senza poter rivedere il padre. Una lettura urticante, un libro appassionante e istruttivo, che si legge tutto d'un fiato.

sabato 14 aprile 2012

NON DICO CHE LA NOSTRA FOSSE UNA SCUOLA DURA...

Non dico che la nostra fosse una scuola dura, ma scrivevamo temi come: “Cosa farò se diventerò grande”. (Lenny Bruce)

Era una bambina così ricca ed arrogante che a scuola parlava solo col suo compagno di Bancomat. (Maurizio Avanzi)

Si dice che l’occasione fa l’uomo ladro, ma anche per la donna non ci metterei la mano su fuoco. (Totò)

Era talmente timido e insicuro che bussava anche quando doveva uscire. (Roberto Serafini)

Per deceduto per cause naturali si intende morto senza l’aiuto di un medico. (Mark Twain)

Epitaffio sulla lapide di un cimitero scozzese: Qui giace Fred McGuire. Gli cadde un penny: morì nella mischia. (Marcel Achard)

venerdì 13 aprile 2012

MI PIACI PERCHE'...

Tempo fa avevo postato il testo. Ora ho trovato anche il video e ho deciso di proporlo.

 

venerdì 6 aprile 2012

RICORDI DI PASQUA

Ricordi di Pasqua. Di vigilie frenetiche, di spese al centro commerciale, di abbracci sinceri, di sorrisi mai spenti, di partite vinte.
Ricordi di Pasqua. Di cioccolatini sul cruscotto, di visi dolci come uova di Pasqua, di baci mai dati, di vino che scorreva a fiumi, di amori perduti o mai trovati.
Ricordi di Pasqua. Di canzoni cantate a squarciagola, di paranoie, di silenzi, di telefonate inopportune, di “ti amo” mai detti.
Ricordi di Pasqua. Di quando avevi poco più di ventanni, di quando l’amore sembrava bellissimo, di quando i sogni stavano per diventare realtà.
Ricordi di Pasqua. Di te, di lei e di una felicità che non tornerai mai più indietro.

lunedì 2 aprile 2012

SOMEONE LIKE YOU



Mi gira in testa questa canzone, in questo lunedì di lavoro dopo una settimana di ferie. Mentre tutto crolla, mentre vorresti fermare tutto, riavvolgere il nastro e ripartire.
Mi gira in testa questa canzone, mentre questo sole riscalda fuori e lascia il gelo dentro, mentre questa primavera ha i contorni sfocati, mentre vorresti urlare e mandare tutti a quel paese.
Mi gira in testa questa canzone. Malinconicamente.