"... Da ragazzo avevo l'abitudine di scrivere su un diario ciò che mi passa per la testa. Frasi, canzoni, citazioni, pensieri. Ora che sono grande ho continuato questa abitudine sul web ..."

martedì 30 novembre 2010

DISTRATTAMENTE PENSI

Distrattamente pensi. Mentre sei in macchina, mentre ti radi davanti allo specchio, mentre fai la doccia, mentre cerchi di addormentarti.
Distrattamente pensi. Pensi a questa vita che vorresti cambiare ma che in fondo non fa poi così schifo, a quella amica che non ti risponde più, al fatto che non stai bene psicologicamente e mentalmente, che se fossi stato meno nervoso magari avresti frenato prima, a quella strana voglia di pizza, a quel messaggio che non ancora inviato, a quella telefonata che vorresti fare ma non sai cosa dire, che non te ne frega niente se anche stamattina farai tardi in ufficio, che il tuo girovita è ormai extralarge e dovresti metterti a dieta, alle parole che non trovi, a quella canzone che ti fa ripiombare nei ricordi, a quel libro che vorresti scrivere, a cosa regalare ai tuoi cari a Natale, a questo maledetto ginocchio che ti tormenta, al prossimo bacio che darai, alla pioggia che non smette di cadere, a quanto ti mancano gli anni della gioventù, che fra due mesi avrai un anno in più, a cosa scriverai nei blog stasera e domani e dopodomani, alla casa che vorresti comprare, all’Inter, che mangeresti volentieri un cornetto caldo alla crema, al sorriso di una ragazza, ad un bicchiere di vino con gli amici, a tuo fratello che compie gli anni.
Distrattamente pensi. Da solo. Malinconicamente. Prima che arrivi qualcuno o qualcosa a interrompere i tuoi pensieri.

lunedì 29 novembre 2010

FRASI DI FABIO FAZIO

Basta un attimo per innamorarsi quindi… non distraetevi. (Fabio Fazio)

Alcuni matrimoni durano pochi mesi, ma non ti illudere: i più durano una vita. (Fabio Fazio).

Quando due cuori si incontrano vuol dire che c’è confusione in sala operatoria. (Fabio Fazio)


Con te ho passato i giorni più belli della mia vita. Fortunatamente per le notti mi ero organizzato diversamente. (Fabio Fazio).


sabato 27 novembre 2010

SI VEDE CHE ERA DESTINO

È la mattina di Ferragosto. Michele, scrittore milanese rimasto da solo in città per concentrarsi sul suo prossimo libro, si sveglia con un’idea in testa, folle, forse inattuabile. Fra un mese esatto compirà quarant’anni e pensa a una festa di compleanno con tutte le donne che ha avuto. Non è mai stato un playboy, ma ripensando a infatuazioni, a incontri e a piccole e grandi avventure si rende conto che le invitate potrebbero essere un numero considerevole. Sarebbe deciso a lasciar perdere se non fosse che Fabrizio, il suo migliore amico, entusiasta, lo convince a compilare una lista. Iniziato dunque per gioco, il progetto prende corpo trascinando Michele in una rievocazione che diventa soprattutto bilancio affettivo. Ed essendo scrittore, il protagonista si diverte nell’affidare via via parti del racconto sul proprio passato a un suo alter ego, un distaccato narratore che parla di lui in terza persona. Ma quando Michele dovrà assentarsi in seguito ad alcune dolorose sorprese, il libro passerà letteralmente di mano fino al giorno del fatidico compleanno. È il 15 settembre. Tornerà Michele? Si farà la festa? Quali e quante donne accetteranno l’invito? Romanzo sentimentale e giallo letterario insieme, Si vede che era destino scruta con ironia e una punta di ferocia fra gli amori irrisolti di una generazione di donne e di uomini “troppo giovani per arrendersi, troppo vecchi per sognare ancora”.

domenica 21 novembre 2010

FACEBOOK, I CARTONI ANIMATI NEL PROFILO IN DIFESA DEI BAMBINI


Spopolano in questi giorni sulle pagine Facebook di amici e contatti le foto del profilo con i personaggi dei cartoni animati. Regressione infantile generalizzata? No, è la nuova iniziativa sociale che coinvolge il portale di Mark Zuckerberg e suggerisce a tutti gli iscritti di sostituire il proprio volto con un’immagine che rappresenta il cartone preferito. Il motivo? Sensibilizzare le coscienze sulla settimana dedicata ai diritti d’infanzia dal 15 al 22 novembre, al motto di “Torniamo Bambini“.
Nel momento in cui la cronaca racconta di tremende storie di abusi e violenze sui bambini, la sezione italiana di Facebook italiano si muove per sensibilizzare gli iscritti sulla settimana dei diritti dei più piccoli, con la proposta "Per una settimana non vedremo più una sola faccia vera su FB ma un’invasione di ricordi d’infanzia". Per partecipare basta cambiare la foto profilo mettendo l’immagine del cartone animato preferito.
E tra un Holly e Benji e una Pollon, tra un Lupin e una Georgie, tra un Daitan3 e una Kiss Me Licia scatta immancabilmente l'operazione amarcord.

giovedì 18 novembre 2010

LA STORIA DEL BARATTOLO

Un professore, davanti alla sua classe di filosofia, senza dire parola, prende un barattolo grande e vuoto di maionese e procede a riempirlo con delle palle da golf. Dopo chiede agli studenti se il barattolo è pieno. Gli studenti sono d’accordo e dicono di si. Allora il professore prende una scatola piena di palline di vetro e la versa dentro il barattolo di maionese. Le palline di vetro riempiono gli spazi vuoti tra le palle da golf. Il professore chiede di nuovo agli studenti se il barattolo è pieno e loro rispondono di nuovo di si.
Il professore prende una scatola di sabbia e la versa dentro il barattolo. Ovviamente la sabbia riempie tutti gli spazi vuoti e il professore chiede ancora se il barattolo è pieno. Anche questa volta gli studenti rispondono con un si unanime. Il professore velocemente aggiunge due tazze di caffé al contenuto del barattolo ed effettivamente riempie tutti gli spazi vuoti tra la sabbia. Allora gli studenti si mettono a ridere. Quando la risata finisce il professore dice: “Voglio che vi rendiate conto che questo barattolo rappresenta la vita…Le palle da golf sono le cose importanti come la famiglia, i figli, la salute, gli amici, l’amore, le cose che ci appassionano. Sono cose che, anche se perdessimo tutto e ci restassero solo quelle, le nostre vite sarebbero ancora piene. Le palline di vetro sono le altre cose che ci importano, come il lavoro, la casa, la macchina, ecc. La sabbia è tutto il resto: le piccole cose. Se prima di tutto mettessimo nel barattolo la sabbia, non ci sarebbe posto per le palline di vetro né per le palle da golf. La stessa cosa succede con la vita. Se utilizziamo tutto il nostro tempo ed energia nelle cose piccole, non avremo mai spazio per le cose realmente importanti. Fai attenzione alle cose che sono cruciali per la tua felicità: gioca con i tuoi figli, prenditi il tempo per andare dal medico, vai con il tuo partner a cena, pratica il tuo sport o hobby preferito. Ci sarà sempre tempo per pulire casa, per tagliare le erbacce, per riparare le piccole cose… Occupati prima delle palline da golf, delle cose che realmente ti importano. Stabilisci le tue priorità: il resto è solo sabbia”. Uno degli studenti alza la mano e chiede cosa rappresenti il caffè. Il professore sorride e dice: “Sono contento che tu mi faccia questa domanda. E’ solo per dimostrarvi che non importa quanto occupata possa sembrare la vostra vita, c’è sempre posto per un paio di tazze di caffé con un amico!”.

lunedì 8 novembre 2010

BARZELLETTE SUI BIMBI


Un bambino dice alla madre "Mamma perché hai quella pancia così grande?". La mamma risponde "Perché aspetto una sorellina per te".
Nella stazione degli autobus il bimbo vede un uomo con la pancia grande e domanda all'uomo "Signore e lei cosa aspetta?" "Io aspetto l'auto bus". E il bambino "Se le esce una bici me lo puoi dare a me?"
Un giorno una bimba dice alla zia: "Zia ma perché non hai dei figli? "e la zia: "Perché la cicogna non me ne ha portati" e la bimba: "Zia ma allora perché non hai cambiato uccello?!"
- Mamma, perché sono così brutta?
- Oh scusami Patty, ma quando ho conosciuto tuo padre non sapevo ancora di essere miope!

domenica 7 novembre 2010

LE COSE BELLE SUCCEDONO QUANDO MENO TE L'ASPETTI

Le cose belle succedono quando meno te l'aspetti. E tu devi essere pronto a raccoglierle, come tante briciole che cadono all’improvviso. Perché anche un sabato qualunque può diventare un giorno bellissimo.
Ci vediamo domani”, “ok, va bene”, “non ci vediamo da una vita e mi fai pure aspettare”, colazione insieme, le briciole di un cornetto, “sei sempre uguale”, “e tu sei sempre bellissima”, i suoi sorrisi, lei che corre, i suoi capelli morbidi, una bella giornata di sole, un paio di stivali nuovi, aspettare il treno (sarebbe bello se non partisse), “mangiamo un gelato?”, iscriversi in palestra, “se vuoi andare vai”, “no aspetto che parti”, la sua testa sulla tua spalla, un capello bianco, “a cosa pensi?”, “a niente” (a te che sei bellissima), “grazie della bella compagnia”.
E mentre guardi il treno che parte e che ti mette addosso sempre tanta tristezza pensi che la sua presenza ti riempie. Con lei vicino ti senti diverso, appagato, pieno di vita. Lei è come una brezza lieve in un giorno di caldo asfissiante, è l’arcobaleno dopo la pioggia, è l’odore del caffè la mattina, è un gol al novantesimo, è il tepore delle coperte mentre fuori piove, è una giornata di primavera a metà novembre, è …
Lei è fantastica, lei è speciale. Lei è la mia fatina e lo resterà per sempre.

venerdì 5 novembre 2010

SEMBRA FACILE, INVECE NON LO È. MAI.

Sembra facile, invece non lo è quasi mai.
Sembra facile dimenticare lei e guardare avanti.

Sembra facile tornare a fissare il sole che splende e sorridere di ieri.
Sembra facile ma non è mai facile.
Perché ti senti sempre sul filo dell’equilibrio, in bilico.
E cerchi l’appiglio, il gancio che ti aiuti a rimanere su, a non crollare, a non cadere giù.
E mentre cerchi disperatamente di aggrapparti sprofondi giù, sempre più giù.
Sembra facile. Visto da lì fuori sembra facile.
Ma prova a venire qua dentro, prova a sentire il dolore, prova a togliere il pugnale conficcato nel cuore. Prova a rimanere in piedi, a non crollare.
Sembra facile, invece non lo è. Mai.

giovedì 4 novembre 2010

CONOSCERE E IMPARARE



Chi impara ma non pensa è perduto. Chi pensa ma non impara è in pericolo.. (Confucio)

Tutto il nostro sapere ha origine dalle nostre percezioni. (Leonardo da Vinci)

Conosci te stesso. (Socrate)

Il vero sapiente è colui che sa di non sapere. (Socrate)


Se incontrerai qualcuno persuaso di saper tutto e di esser capace di far tutto non potrai sbagliare, costui è un’imbecille. (Confucio)