"... Da ragazzo avevo l'abitudine di scrivere su un diario ciò che mi passa per la testa. Frasi, canzoni, citazioni, pensieri. Ora che sono grande ho continuato questa abitudine sul web ..."

sabato 21 dicembre 2013

SLEEPERS - SCENA FINALE

Film bellissimo che ho rivisto tante volte e che rivedrei all'infinito. E il finale è da brividi...

mercoledì 4 dicembre 2013

BARZELLETTA DI NATALE

Poco prima di Natale nell'Ufficio Postale di un paesino gli impiegati trovano nella cassetta una lettera con la scritta "Per Babbo Natale". Decidono di aprirla e di leggerla:
"Caro Babbo Natale, sono un bimbo di 7 anni di nome Marco e vorrei chiederti un regalo. La mia famiglia è povera, perciò invece di giocattoli ti chiedo di inviarmi un milione di lire, così anche noi possiamo passare le Feste con gioia".
Gli impiegati della posta, commossi, fanno una colletta e, raggiunta la cifra di 500.000 Lire, la spediscono all'indirizzo del povero bambino. L'anno successivo, nello stesso periodo, nello stesso Ufficio Postale, gli impiegati trovano un'altra busta "Per Babbo Natale". La aprono e leggono:
"Caro Babbo Natale, sono Marco, il bimbo che ti ha scritto l'anno scorso. Vorrei chiederti lo stesso regalo, un milione di lire. Grazie per aver esaudito il mio desiderio lo scorso anno, ma quest'anno mandami un assegno non trasferibile, perché l'altra volta quei ladri delle poste m'hanno fregato mezzo milione!".

venerdì 22 novembre 2013

LA COSPIRAZIONE DELLE COLOMBE

Sullo sfondo di un’Europa unita dai flussi economici, centrata sulla Milano delle colossali trasformazioni urbanistiche, Vincenzo Latronico intesse con sorprendente padronanza un racconto di ampio respiro, animato da grandi passioni – l’ambizione, l’invidia, l’amore –, che tocca un problema morale al cuore della società contemporanea: le ragioni, le giustificazioni e le scuse per cui tradiamo chi si fida di noi. Lottiamo con ogni forza per inseguire il successo, il denaro, la felicità. Ma cosa fare quando il talento non basta e il gioco pulito non conduce a niente? Quanti fallimenti ci vogliono perché una colomba si trasformi in falco? La cospirazione delle colombe è la storia di questa trasformazione. Alfredo Cannella è figlio di un ricco imprenditore veneziano; Donka Berati è un orfano albanese, approdato all’Università Bocconi con una borsa di studio. Sono brillanti, ambiziosi, decisi a prendersi tutto ciò che credono di meritare: fra loro nasce un’amicizia che li accompagnerà lungo traiettorie parallele ma spesso sovrapposte, costellate di speculazioni finanziarie, rischiosi passi falsi, piccole truffe e grandi progetti immobiliari. Entrambi affrontano la propria carriera come una sfida: Alfredo per dimostrare al padre quanto si sbagli a considerarlo inetto e viziato, Donka per ribellarsi a un destino in apparenza già segnato. Ma quando una sfida non finisce nel migliore dei modi, chi vuole vincere deve ricorrere ai peggiori.

domenica 17 novembre 2013

L'ULTIMA RUOTA DEL CARRO - TRAILER E TRAMA


Ernesto Marchetti, figlio di tappezziere romano, tifoso della Roma, bambino, poi ragazzo, poi uomo e infine anziano per nulla diverso da qualsiasi altro italiano della sua età, attraversa 30 anni di storia del paese tra fatti personali e sociali: dominio e fine dei socialisti, ascesa berlusconiana, sogni di gloria di amici che non disdegnano di sporcarsi le mani o rifiutano di lavorare, amore sincero per la compagna di una vita e inevitabili malattie. Con il sostegno di Angela, la compagna di una vita, Ernesto impara l'arte di adattarsi ai grandi cambiamenti del Paese, senza tradire se stesso ma partecipando alla strane imprese dell'amico Giacinto e degli stravaganti personaggi che il destino metterà sul suo cammino.
Sono andato a vederlo ieri sera. Mi è piaciuto molto e in alcuni tratti mi ha fatto anche emozionare. Perché in fondo la storia di Ernesto è la storia di tutti noi. Noi che lottiamo oggi giorno per la nostra piccola felicità e anche se siamo l’ultima ruota del carro non molliamo mai.

venerdì 15 novembre 2013

CERTI RICORDI NON SBIADISCONO MAI...

C'è stato un tempo in cui il 15 novembre era una data speciale. Una data in cui c’erano labbra da baciare, dediche da lasciare sui tappi di bottiglia e articoli da scrivere. Era il tempo in cui tutto era vero, dove i sogni diventavano realtà e le illusioni non si spegnevano come candele.
Dieci anni. O forse un giorno. Il giorno in cui ti ho abbracciato, il giorno in cui ho trascorso la vigilia di Natale con te, il giorno in cui dovevo dirti a cosa stavo pensando, il giorno in cui ti ho stretto a me, il giorno in cui sembravamo due innamorati, il giorno in cui non ti ho detto quanto ti amavo, il giorno in cui mi sono voltato e ti ho detto “scusa, ora devo andare”.
Dieci anni. O forse un giorno. Sì, un giorno, anzi una sera, di dieci anni fa. Quando tutto stava per iniziare e sembrava che non sarebbe finito più.
E invece tutto è finito. Quel bacio, quella sera, quell’amore, quel sogno.


Non è vero che il tempo cancella tutto. Forse può cancellare i ricordi, renderli più sbiaditi. O forse nemmeno quello. (...) Flaiano (mi pare che fosse lui) diceva "I giorni indimenticabili della vita di un uomo sono cinque o sei in tutto. Gli altri fanno volume." Ecco quella fantastica giornata fa sicuramente parte dei cinque o sei.
E anche se sono passati 10 anni esatti, anche se quel sogno non l’ho più accarezzato, anche se la mia vita ha preso altre strade, quel giorno, quel momento, quell’emozione rimarranno per sempre nel mio cuore.

giovedì 14 novembre 2013

RAGAZZO INADEGUATO

Fosse per me vivrei al McDrive
ma devo accontentarmi di una mozzarella light
tra recessione e austerità
il mio metabolismo annaspa ma non ce la fa
mi dovrei fiondare in palestra e massacrare
di attrezzi cardio fitness e push up
tutte le vetrate e le tute griffate
delle ragazze sui tapis roulants
Davvero che peccato
sono un ragazzo inadeguato
lo sono sempre stato
un po' fuori posto, un po' sbagliato
Vorrei esser come quelli che
al ristorante sembrano giudici di MasterChef
brillanti e sicuri di sé
con la carta dei vini esperti come sommeliere
e le fidanzate sognanti e affascinate
da tanta classe che le vizierà
al fuoco di un camino con un ballon in mano
non come me che ordino una Bud
Davvero che peccato
sono un ragazzo inadeguato
lo sono sempre stato
un po' fuori posto un po' sbagliato
Non sono mai cambiato
sono un ragazzo inadeguato
anche se son cresciuto
sono rimasto un po' sfasato
Mi piacerebbe essere cool
vestito come un uomo-copertina di GQ
elengatissimo anche in jeans
un po' selvaggio un po' ribelle come Steve McQueen
l'accessorio giusto a mio agio in ogni posto
dall'oasi nel Sahara all'happy hour
mentre io mi specchio e qualsiasi cosa metto
c'è sempre qualche cosa che non va
Davvero che peccato “Sei un ragazzo inadeguato“
Lo sono sempre stato
un po' fuori posto un po' sbagliato
Davvero che peccato
sono un ragazzo inadeguato
lo sono sempre stato
un po' fuori posto un po' sbagliato
Non sono mai cambiato
sono un ragazzo inadeguato
però tutto sommato
è il mondo che è un po' complicato (Max Pezzali - Ragazzo Inadeguato)

sabato 9 novembre 2013

PREMERE IL TASTO RESET

Possiamo schiacciare il tasto "reset" una, dieci, cento, mille volte, ma tu non cancellerai mai quello che é stato e io non cancellerò mai quello che sarà.
Schiaccia, schiaccia pure se ti va. Ma non servirà. Non servirà a cancellare quello che è stato, l'amore che ti ho dato, l'attesa infinita, le parole che non ti ho detto ma che ti ho scritto. Schiaccia pure. Ma non servirà a cancellare quell'ombra sul mio viso, quella falsa voglia di dimostrare che è tutto a posto.
Sì, anche io vorrei schiacciare quel tasto. Lo schiaccerei con tutte le mie forze. Se solo servisse per tornare indietro, per farti cambiare idea, per cambiare il corso delle cose. 


domenica 3 novembre 2013

SOLE A CATINELLE- TRAILER E TRAMA

"Se sarai promosso con tutti dieci papà ti regala una vacanza da sogno". È questa la promessa che Checco fa al figlio Nicolò. Fin qui tutto bene, il problema è che Checco,venditore di aspirapolvere in piena crisi sia con il fatturato che con la moglie, non può permettersi di regalare al figlio nemmeno un giorno al mare.
E quando Nicolò riceve la pagella perfetta, la promessa va mantenuta. Fortuna che a Checco non manca l'ottimismo; partito con la speranza, delusa, di vendere qualche aspirapolvere ai suoi parenti in Molise, si ritrova a casa di Zoe, una ricchissima ragazza che ha un figlio proprio dell'età di Nicolò.
Nasce un'amicizia tra i due bambini e Zoe "adotta" Checco e Nicolò e li fa entrare nel suo mondo: inviti a party esclusivi, bagni in piscine fantastiche e ancora yacht, cavalli, campi da golf, serate a Portofino. Naturalmente Checco travolgerà lo stile compassato e in fondo ipocrita di questo mondo con la sua travolgente simpatia e innocente spregiudicatezza.

mercoledì 23 ottobre 2013

LA REAZIONE DI HITLER AL 4-2 DI FIORENTINA-JUVENTUS


Molto divertente. Seconde me è così ben fatto che rideranno anche gli juventini nel vederlo...

sabato 19 ottobre 2013

LE REGOLE DEGLI UOMINI

1) - Le tette sono fatte per essere guardate ed è per questo che lo facciamo. Non c'è modo di modificare questo comportamento.
2) - Imparate ad usare la tavoletta del cesso. Siete ragazze robuste: se è su tiratela giù. A noi serve su, a voi serve giù. Noi non ci lamentiamo mai quando la lasciate giù.
3) - Domenica = sport. E' un evento naturale come la luna piena o il cambiamento delle maree. Lasciatelo così.
4) - Fare la spesa NON si può considerare sport.
5) - Piangere è un ricatto.
6) - Se volete qualcosa, chiedetelo.
7) - Cerchiamo di essere chiari: "Sottili" sottintesi non funzionano. "Forti" sottintesi non funzionano. "Ovvi" sottintesi non funzionano.
Semplicemente ... DITELO!!
9) - Sottoponeteci un problema solo se vi serve aiuto per risolverlo. Serviamo a questo. Per la solidarietà ci sono le vostre amiche.
10) - Un mal di testa che dura da 17 mesi è un problema. Fatevi vedere da un medico.
11) -Qualunque cosa abbiamo detto sei mesi fa non è utilizzabile in una discussione. Più precisamente: il valore di qualunque affermazione scade dopo sette giorni.
12) - Se pensate di essere grasse, probabilmente lo siete. Non chiedetecelo.
13) - Se qualcosa che abbiamo detto può essere interpretata in due modi e uno dei due vi fa arrabbiare o vi rende tristi, intendevamo l'altro.
14)- Potete chiederci di "fare qualcosa" o dirci "come volete che sia fatta". Non tutte e due le cose contemporaneamente. Se poi sapete il modo migliore per farla, potete benissimo farvela da sole.
15) - Quando possibile, parlate durante la pubblicità.
16 ) - Cristoforo Colombo non aveva bisogno di qualcuno che gli indicasse la rotta. Noi nemmeno.
17) - TUTTI gli uomini vedono in 16 colori, come le impostazioni base di Windows. "Pesca", per esempio, è un frutto, non un colore. Anche "melone" è un frutto. "Malva", non abbiamo la più pallida idea di cosa sia.
18) - Se prude, grattatevi. Noi facciamo così.
19) - Se chiediamo cosa c'è che non va e voi rispondete "niente", ci comporteremo esattamente come se non ci fosse nulla che non va. Sappiamo perfettamente che state mentendo, ma così ci risparmiamo un sacco di fastidi.
20) - Se ponete una domanda a cui non volete una risposta, aspettatevi una risposta che non volevate sentire.
21) - Quando dobbiamo andare da qualche parte, tutto quello che indossate è bellissimo. Davvero!
22) - Non domandateci mai a cosa stiamo pensando, a meno che non siate pronte a sostenere un dialogo su:
- sesso, sport, automobili.
23) - I vestiti che avete sono più che sufficienti.
24) - Le scarpe, invece, sono troppe.
25) - Noi siamo perfettamente in forma: "tondo" è una forma.

domenica 13 ottobre 2013

FONZIES E I DUE CENTIMETRI PIU' LUNGO...


Pubblicità orribile!!! C’eravamo tanto scandalizzati con la “patatina” di Rocco Siffredi. Questa in quanto a doppi sensi non mi pare sia da meno…

domenica 6 ottobre 2013

IL SALE DELLA TERRA

Yeee yeee
Siamo la sorpresa dietro i vetri scuri;
Siamo la risata dentro il tunnel degli orrori;
Siamo la promessa che non costa niente;
Siamo la chiarezza che voleva molta gente.
Siamo il capitano che vi fa l’inchino;
Siamo la ragazza nel bel mezzo dell’inchino;
Siamo i trucchi nuovi per i maghi vecchi;
Siamo le ragazze nella sala degli specchi.
Siamo il culo sulla sedia, il dramma, la commedia,
il facile rimedio;
Siamo l’arroganza che non ha paura;
Siamo quelli a cui non devi chiedere fattura.
Siamo yeee yeee…il sale della terra!
Siamo yeee yeee…il sale della terra!
Siamo l’opinione sotto libro paga;
Siamo le riunioni qui nel retro di bottega;
Siamo le figure dietro le figure;
Siamo la vergogna che fingiamo di provare.
Siamo il culo sulla sedia, la farsa, la tragedia,
il forte sotto assedio;
Siamo la vittoria della tradizione;
Siamo furbi che più furbi di così si muore.
Siamo yeee yeee…il sale della terra!
Siamo yeee yeee…il sale della terra!
Siamo la freddezza che non ha paura;
Siamo quel tappeto steso sulla spazzatura;
Siamo la Montblanc con cui ti faccio fuori;
Siamo la risata dentro il tunnel degli orrori.
Siamo yeee yeee…il sale della terra!
Siamo yeee yeee…il sale della terra!
Siamo yeee yeee…il sale della terra
Siamo yeee yeee…il sale della terra!
yeee yeee…
yeee yeee! (Luciano Ligabue - Il sale della terra) 

venerdì 20 settembre 2013

E COSI' TI SPOSI...

E così ti sposi. Me l'hai detto un piovoso pomeriggio di settembre mentre la pioggia si mescolava con le mie lacrime. E ti facevo gli auguri complimentandomi per la decisione ma dentro sentivo un nodo stringermi il petto. Perché lì su quell'altare vicino a te avrei voluto esserci io, perché quel sì che dirai ad un altro avrei voluto che fosse mio.
E così ti sposi. E così difficile accettarlo. Certi amori non finiscono, fanno dei giri enormi e poi ritornano. Lo diceva Venditti, lo dice la vita di tutti i giorni. Ho aspettato che arrivassi, ti ho aspettato ore, giorni, mesi, anni. "Non importa quanto aspetti ma chi aspetti" (cit.) e io mi sono seduto aspettando il tuo arrivo. E anche quando ho capito che non saresti mai arrivata ho continuato lo stesso ad aspettarti, ogni giorno come se fosse il primo. Mi piaceva pensare che prima o poi saresti arrivata per cancellare "Quell'apatia di chi si è già buttato via nell'anima gettandosi in storie sterili".
E invece è arrivato il tuo sms che mi invitava a sedermi perché avevi una notizia scioccante da darmi. E poi quel "mi sposo" che avrò già riletto 100 volte. E come tutte le ferite profonde non fa male la botta ma il livido e la cicatrice che lascia.
E così ti sposi.

mercoledì 18 settembre 2013

PROFESSIONE VACANZE - A qualcuno piace il calcio

Il meglio dell'ultimo episodio di "Professione Vacanze", serie tv degli anni '80 con cui sono cresciuto. Da pisciarsi dalle risate...

lunedì 16 settembre 2013

NOVITA', NESQUIK PLUS GUSTO FRAGOLA !!! MA LA FRAGOLA DOV'E'?

Qualche mattina fa apro la dispensa per fare colazione e… grande novità: Nesquik al gusto fragola. Nel fare la spesa mio padre ha sbagliato barattolo e ha comprato la variante alla fragola invece del classico nesquik al gusto di cacao. Poco male, proviamo la novità. Il colorito rosa c’è, il sapore della fragola però non è che si sentisse tanto…

Vabbè, magari mi sbaglio. Fammi leggere un po’ gli ingredienti:
zucchero, maltodestrine, aromi naturali, colorante rosso di barbabietola, vitamine (C, niacina, acido pantotenico, B6, tiamina, folacina, D), minerali (carbonato di magnesio, pirofosfato ferrico).

No, aspetta, devo essermi perso qualcosa… Fammi rileggere di nuovo.
zucchero, maltodestrine, aromi naturali, colorante rosso di barbabietola, vitamine (C, niacina, acido pantotenico, B6, tiamina, folacina, D), minerali (carbonato di magnesio, pirofosfato ferrico).

Ehm… deve esserci un errore, fammi controllare sul sito della Nestlé…
Ed ecco che mi trovo davanti questa foto:
Dunque la Nestlé pubblicizza il nuovo Nesquik al gusto di fragola con tanto di foto di fragole fresche ma di fragole nel prodotto neanche l’ombra. Wow, fantastico. Alla faccia della trasparenza…

martedì 10 settembre 2013

DA "IL PICCOLO PRINCIPE"

"È una follia odiare tutte le rose perché una spina ti ha punto, abbandonare tutti i sogni perché uno di loro non si è realizzato, rinunciare a tutti i tentativi perché uno è fallito. È una follia condannare tutte le amicizie perché una ti ha tradito, non credere in nessun amore solo perché uno di loro è stato infedele, buttare via tutte le possibilità di essere felici solo perché qualcosa non è andato per il verso giusto. Ci sarà sempre un’altra opportunità, un’altra amicizia, un altro amore, una nuova forza. Per ogni fine c’è un nuovo inizio. "(Antoine de Saint-Exupèry - Il Piccolo Principe)

domenica 8 settembre 2013

HOLLY E BENJI, LA LUNGHEZZA DEL CAMPO

Dopo lunga meditazione, ecco la risposta alla domanda che tutti prima o poi si sono fatti: quanto e’ lungo il campo del cartone animato Holly e Benji?

Con un po’ di trigonometria, tenendo presente il raggio della terra (6327 Km), l’altezza di un osservatore (facciamo un 1,70 mt, anche se sono giapponesi e, di conseguenza nani) e la linea che va dall’osservatore fino alla linea dell’orizzonte, si ottiene che la distanza a cui un giocatore vede l’orizzonte e’ di 4,53 Km. Tenuto conto che la traversa della porta compare quando un giocatore e’ almeno sulla tre-quarti campo, il campo risulta lungo circa 17,8 Km.

Ok. Fin qua ci siamo. Ora la domanda e’: a che velocita’ media corrono Holly Hatton, Mark Lenders, Julian Ross e soci? Supporremo che il campo venga percorso dai piu’ in forma 4/5 volte a partita: 90 min. (+ 5 di recupero) = 5700 sec (tempo di gioco) 17800 m (dimensione campo) x 4,5 volte a partita = 80100 m (spazio percorso) 80100 / 5700 = 14,052 m/s (corrono cioè 100 metri in 7 secondi e 11. circa 3 sec meno del record del mondo dei 100 metri piani (e il campo di Holly e Benji, si sa, non e’ in piano…). Questo e’ sufficiente a spiegare perche’ il povero Ross, malato di cuore, abbia difficolta’ concludere le partite.

Avete presente quando Holly dalla sua area tira una mina che attraversa tutto il campo (di 17,8 km), buca la rete e sfonda il muro? In realta’ la domanda e’ un’altra: ma in Giappone li fanno i controlli anti-doping? E ancora: che schema usano per occupare tutto il campo? L’1-1-1-1-1-1-1-1-1-1? In cosa consiste la tecnica del contropiede? Come fa l’anziano in difesa a chiamare il fuori gioco, spara un razzo in aria? L’arbitro gira per il campo in moto? E se investe qualcuno? E se gli finisce la miscela? E se estrae il cartellino rosso mentre va a 80 all’ora con tutti i carabinieri li’ intorno? Per fermare il gioco cosa usa, la tromba? Per fermare un giocatore lontano gli spara? Alle gambe o altro “purche’ lo fermi”? Se un tifoso fa invasione di campo quando lo ripigliano? Se un giocatore resta a terra non rischia di creparci prima che qualcuno lo veda?

Come si fa a fare ostruzione? A fine partita gira l’autobus per il campo o i giocatori se la devono cavare da soli? I guardalinee usano una vela per le segnalazioni? E quando devono mettersela tra le gambe per segnalare i rigori? Se uno segna, dall’altra parte del campo come lo scoprono?
Se uno attraversa tutto il campo palla al piede, scarta tutti, scarta anche il portiere e giunto davanti alla porta vuota, dopo (stimiamo) un paio d’ore di corsa, la butta fuori cosa fa, si spara? Si butta sotto la moto dell’arbitro? E quando scopre che la partita era gia’ finita da mezz’ora? E che c’era pure stato l’intervallo?
Se in una partita c’e’ una rete passa alla storia? Se un giocatore chiamato dall’arbitro scappa via per non farsi riconoscere organizzano una squadra di ricerche? Se uno perde palla sotto porta dopo azione continuata (tre quarti d’ora) della squadra cosa gli fanno? Vivisezione? Quando devono fare un cambio mandano le frecce tricolore ad avvisare?

Da quanti anelli sono composte le tribune? Gli ultra’ si menano ugualmente o sono troppo lontani?

Ma….E SE CI FOSSE LA NEBBIA?

Ora si spiega come mai per giocare 90 minuti di partita servivano 200 puntate da mezz’ora l’una… (RidiXD)

domenica 1 settembre 2013

L'ESTATE STA FINENDO (per fortuna...)

Eccola, un’altra estate è ormai in dirittura d’arrivo. Settembre è ormai alle porte e con esso anche la conclusione della mia stagione preferita. Cosa rimarrà di questa estate? Come è andata? Cosa ricorderò?
Doveva essere una bella estate, una di quelle che ricordi con piacere. Avevo progettato serate all’aperto, grigliate con gli amici, weekend al mare, divertimento, relax, emozioni. Nei miei progetti doveva essere un’estate memorabile.
Purtroppo il concetto di “estate memorabile” è più ampio di quanto si pensi e alla fine questa è stata un’estate indimenticabile ma non la ricorderò certo con piacere. Anzi credo sia stata una delle peggiori estati che mi ricordi (e sto facendo un notevole sforzo con la memoria per trovarne un’altra altrettanto negativa).
Tra giovani vite spezzate, nottate al pronto soccorso, cadute più o meno rovinose, notti insonni, giornate lavorative intense, grigliate all’aperto mancate, amori che non arrivano. E non basta una piacevole e malinconica rimpatriata, né un concerto che sognavi da tempo. E non servono lunghe corse scacciapensieri né aver ritrovato un pizzico di forma fisica.
Rimane la sensazione, anzi la certezza, che sia stata una estate di merda, di quelle che non ricorderò con piacere. Una di quelle che speri solo che finiscano il prima possibile e senza ulteriori danni.
Per una volta, strano a dirsi, sono contento che stia finendo. L’estate sta finendo, cantavano i Righeira. Per fortuna, aggiungerei io.

martedì 20 agosto 2013

QUELLE CITTA' VUOTE NEI WEEKEND D'AGOSTO...

Davide aveva sempre avuto un debole per la città nei weekend d’agosto. Gli piaceva il fatto che si svuotasse, che non ci fossero troppe macchine in giro, che potesse osservare con attenzione le persone che incrociava (gli sembrava anche quelle stesse persone si muovessero con più calma, con meno frenesia). Era come vedere un’altro volto della città. Ripeteva spesso “osservare la città vuota è come osservare una donna nuda”. E a lui guardare quella “donna nuda” piaceva tanto.
Trovo facilmente parcheggiò (un’altra cosa che adorava della città vuota) e si incamminò per il viale.
Su una panchina due ragazzi si baciavano e si giuravano amore eterno (poi magari scopriranno che “eterno” significava un paio di mesi, pensò cinicamente). Un barbone rovistava nei cassonetti alla ricerca di qualcosa che probabilmente neanche lui sapeva cosa fosse. La signora Maria (Davide la conosceva da 15 anni) tornava a casa con in mano la busta della spesa. Lo salutò gentilmente prima di sparire nel portone. Un signore guardava una vetrina, gli parve di riconoscerlo ma non ricordava chi fosse, né tanto meno il nome. Una ragazza portava in giro i suoi 20 anni con un vestito leggero che copriva poco le sue grazie. Aveva belle gambe e camminava con atteggiamento quasi vanitoso. Una commessa fumava una sigaretta sull'uscio del negozio aspettando che arrivasse qualche cliente. Ad un tavolino di un bar quattro amici parlavano e scherzavano chiassosamente discutendo di spiagge, vacanze e belle ragazze. Un matto camminava ondeggiando a destra e sinistra, ogni tanto si fermava, borbottava qualcosa e poi riprendeva il suo cammino. Un anziano cercava un pò di sollievo dal calore rinfrescandosi ad una fontana.
Davide lesse distrattamente un manifesto poi si guardò intorno. Sì, era proprio bella la città nei weekend d'agosto...

martedì 13 agosto 2013

AGOSTO

Agosto non è crudele. È feroce. Si presenta come un mese del passato e ti costringe a ricordare. Ferocemente smette di essere tutto ciò che era. Aspettavo agosto tutto l’anno da bambino. La spiaggia, i templi di Paestum, la sensazione che tutto l’anno valesse la pena viverlo per rotolarsi nel bagnasciuga con mio fratello, con i miei cugini. La sensazione che la vita vera fosse agosto. L’attesa dell’agosto più bella dell’agosto persino. Vivere agosto da adulti non vale la pena. Ora agosto è solo un mese di promesse non mantenute, la dimostrazione che la vita ti ha tradito e quello che ti aspettavi non arriva. Come una generazione che credeva di poter vivere meglio dei propri genitori e invece vive peggio, assai peggio. Agosto era il mese dove riuscivi a prendere tutto ciò che di bello concepivi. Ora arriva e raccoglie esattamente le briciole dell’intero anno. Agosto ormai è solo un modo, come direbbe Chaillet, per essere infelici in modo molto romantico.  ROBERTO SAVIANO

domenica 11 agosto 2013

QUO VADIS BABY? - LA SERIE

Una delle mie serie preferite. L'ho già vista nel 2008 e la sto rivendendo in questo periodo su "Top Crime". Sono affascinato dalla protagonista e dall'ambientazione. Il film mi era piaciuto poco, la serie mi ha letteralmente stregato. Rivedrei ogni puntata mille volte. 

PS: Piccolo appunto. Che palle però il fatto che vada in onda il sabato all'una di notte.  

sabato 3 agosto 2013

BUONANOTTE

Notte silenziosa, notte trasparente
notte ad ascoltare senza dirsi niente
notte chiusi in casa senza televisione
notte per cantare una vecchia canzone
notte senza tempo senza spazio ne' confini
notte senza luna cosi' siamo piu' vicini
io ti ho cercata sai e' una vita intera che
ti aspetto ho immaginato noi abbracciati nello stesso letto
be' ti ho trovato e ormai buona notte puoi dormire adesso
notte che ho paura
mi sveglio ed era un sogno
ma dove sei adesso che ho bisogno
e' notte dopo il giorno ma chi ha detto che si deve dormire
notte fatta apposta per fare l'amore
notte senza tempo senza spazio ne' confini
notte senza luna cosi' stiamo piu' vicini
io ti ho cercata sai e' una vita intera che ti aspetto
ho immaginato noi abbracciati nello stesso letto
be' ti ho trovato e ormai buona notte puoi dormire adesso. (Buonanotte -Stadio)

Una di quelle canzoni che ha segnato la mia adolescenza i cui versi rimbombano nella mente ad ogni piè sospinto. L'ho riscoperta di recente dopo che per un pò di tempo (un bel pò, per la verità)  l'avevo persa di vista, colpa anche un'errata informazione sul titolo (credevo fosse un altro). Da ascoltare e apprezzare il testo.

venerdì 2 agosto 2013

INCANTATO DALLA VICINA NUDA. MA C'ERA L'INGANNO...

A sentirla raccontare, sembra più la trama di un film hard e comico nello stesso tempo: una bellissima vicina di casa ti approccia nel quartiere, ti chiede di poter fare il bagno nella tua piscina, poi si presenta con il marito. Il marito però esce a comprare le sigarette e a quel punto la vicina si spoglia e fa il bagno nuda.

Se fosse un film a luci rosse, avrebbe un finale diverso. Visto che non lo è, la cosa scivola nel comico: mentre l'uomo, un 54enne del Tennessee, era lì che guardava rapito le grazie della vicina di casa, il marito gli ha ripulito l'appartamento.

Una truffa ben riuscita, che la vittima non ha avuto vergogna nel raccontare alla CNN: l'occasione non sempre fa l'uomo ladro, a volte lo rende vittima dei suoi stessi ormoni!

domenica 28 luglio 2013

...A VOLTE RITORNANO...

...A volte ritornano...
Un amore dei tempi del liceo che non hai mai dimenticato...
Quella canzone che non ascoltavi da molto tempo ma di cui ricordavi tutte le parole...
Alcune foto finite in un cassetto...
...A volte ritornano...
Un libro che non ricordi neanche se avevi letto...
La voglia matta di fuggire lontano...
Un sorriso che sembrava importante...
...A volte ritornano...
Una birra in compagnia...
L'odore del caffè la mattina...
Il sapore di un cornetto caldo...
...A volte ritornano...
O forse siamo noi che ci illudiamo che a volte ritornino...

venerdì 26 luglio 2013

CALICO JOE

È l’estate del 1973, l’America sconfitta nella guerra del Vietnam e sconvolta dal caso Watergate, cerca il riscatto nello sport: nell’immaginario collettivo il mondo è il baseball.
Proprio in quella stagione il giovanissimo e quasi sconosciuto Joe Castle, nato a Calico Rock in Arkansas, è chiamato a sostituire un titolare dei Cubs: il talento, la precisione e la forza nello sganciare i colpi ne fanno subito una promessa del baseball. Con lui in campo non c’è storia, i Cubs e Joe continuano a collezionare record. Tuttavia, alla fine del torneo mancano ancora diverse partite e non sempre il vento soffia nella stessa direzione. I Mets hanno iniziato a guadagnare nuovamente terreno eWarren Tracey, giocatore modesto ormai avanti con l’età, è intenzionato a collezionare il maggior numero di vittorie prima di abbandonare definitivamente il campo.
Il 24 agosto la partita decisiva: Joe Castle debutta a New York con i Cubs e Warren Tracey è nella posizione di lancio per i Mets: una vera e propria “sfida fra gioventù ed età matura”. Il quindicesimo lancio è quello fatale, l’ultimo per Joe, perché la palla sferrata sul monte di lancio da Warren lo colpisce dritto all’occhio destro portandogli via il caschetto e lasciandolo a terra esanime. È chiaro che Castle è stato colpito intenzionalmente, e se per lui è l’inizio di un incubo e la fine di una carriera promettente, non diversamente per la famiglia di Tracey. Infatti, sebbene Paul – figlio di Warren e voce narrante del romanzo – avesse solo undici anni al momento dell’incontro, guardando suo padre lanciare era riuscito a prevederne l’intensione e la mossa crudele; in quell’istante aveva pianto e lo aveva odiato. Dopo l’incidente i genitori di Paul si erano separati e Warren non si era mai più fatto vivo né con lui né con sua sorella.
Ora, trent’anni dopo, Castle, privato del suo lavoro e di una vita normale, vive ancora con la madre e i fratelli a Calico Rock, mentre dall’altra parte dell’America, in Florida, Warren Tracey sta morendo di un tumore al pancreas.
È possibile avere una seconda possibilità? Ma soprattutto, è giusto concedere una seconda possibilità? È il dubbio che tormenta Paul una volta venuto a conoscenza della malattia del padre, e che lo spinge a compiere un lungo viaggio fino a Calico Rock. Vuole convincere Castle a incontrare suo padre, in modo che egli possa espiare la sua colpa prima di morire. Ci riuscira?
In questo romanzo, John Grisham, abbandona il legal thriller, genere in cui è maestro e si dedica alla scrittura di un romanzo a tutto tondo. Calico Joe è un libro costruito ad arte, in cui il linguaggio specialistico del baseball fa tutt’uno con l’espressione degli stati d’animo dei protagonisti; insomma, un racconto che conferma il talento di Grisham, la sua capacità di spingersi fin nelle pieghe più nascoste dei personaggi e di portare - mediante la finzione romanzesca - la riflessione su questioni delicate come la miseria umana, la morte, la colpa e il perdono, a ricordarci che la letteratura ha un valore estetico nel senso più profondo del termine.

martedì 23 luglio 2013

DIECI INTERESSANTI (e simpatiche) RIFLESSIONI

Ci sono oggetti che smettono di funzionare bene con il passare del tempo. Per esempio gli specchi !!

A che numero di fan le stronzate che uno dice cominciano ad essere considerate perle di vita?

Ho assistito ad una scena raccapricciante. Uomo accasciato sul tavolo con una bottiglia di birra in mano versa lacrime copiose. Non aveva letto “analcolica” !!

Alla Santanché invidio soltanto una cosa: io per stare così devo bere tanto, ma proprio tanto.

Combattere il maschilismo con le quote rosa, è un po’ come combattere il razzismo con le lampade abbronzanti.

…quel momento triste in cui ti accorgi che la spazzatura esce di casa più volte di te.

Non capisco perché la gente si ostina a voler bruciare i grassi, io brucerei i magri.

Con i soldi non si compra la felicità. Ma la si può corrompere.

Stato attuale: se taglio una cipolla piange lei.

Ti amo di più del tasto snooze della sveglia….

sabato 20 luglio 2013

MAXIBON MOTTA. VI RICORDATE QUESTI SPOT?

Tempo d'estate, tempo di gelati. Ecco un bel tuffo nel passato con tre pubblicità storiche del Maxibon Motta, uno dei miei gelati preferiti. Quanti ricordi...





mercoledì 17 luglio 2013

SPENDE 200 EURO AL PRIMO APPUNTAMENTO MA LEI NON CI STA: LA DENUNCIA

Lui le paga il cinema, il ristorante e il drink, il tutto per duecento euro, ma lei non se la sente di andare a letto con lui. La dichiarazione: "E’ uno schifo, se Dio ti ha fatto la ... è perchè la devi dare, sennò ti faceva un altro braccio!". Udine sconvolta per le scene da film che si sono consumate davanti agli occhi delle forze dell’ordine friulane quando Mario M., 27 anni, descritto da tutti come ragazzo modello, ha chiamato in caserma per denunciare Graziella G. di 24 anni. Il motivo? 200 euro di spesa al primo appuntamento, che però non sono serviti per concludere incontro come lui aveva preventivato.
All’uscita dalla caserma ha dichiarato: "Ho speso 200 euro per lei e sta scema nemmeno un ... mi fa! Ragazze cosi andrebbero denunciate per falsità d’intenti, prima si fanno offrire le cose e poi nemmeno in camporella vogliono andare! Noi ragazzi dobbiamo unirci, anzi, creerò una fondazione in nostra tutela…". (Libero)
Già quando ho letto "se Dio ti ha fatto la ... è perché la devi dare, sennò ti faceva un altro braccio" ero piegato a due dalle risate. 
Aldilà della vicenda al limite del paradossale, non posso che essere solidale con il maschietto. Anche se non per forza te la deve dare visto che le hai offerto cena e drink. Anzi è scorretto pretendere che te la dia solo perché le hai offerto la cena. Diciamo che è scorretto pretenderla ma per buona educazione e cortesia sarebbe giusto che te la dia... Oh, no?


domenica 14 luglio 2013

DISTRATTAMENTE PENSANDO A TE

...E io continuo a pensare a te. Chissà poi perché...

Non importa quanto aspetti ma chi aspetti. E soprattutto se alla fine arriva...

...Se solo avessi le parole, te lo direi... Le parole invece escono sempre dopo, quando è troppo tardi...

...tanto ci si innamora sempre della persona sbagliata...

E' proprio da coglioni innamorarsi due volte della stessa persona...

...tanto lo sapevo che sarebbe andata così...

sabato 13 luglio 2013

I SOLITI ACCORDI

Canzone fantastica e, nonostante risalga a 20 anni fa, ancora molto attuale. Jannacci era un grande !!!

domenica 30 giugno 2013

CORRI RAGAZZO, CORRI

Corri ragazzo, corri.
E non pensare a lui, andato via troppo presto. Perché le persone non vanno mai via veramente, restano qui con noi, nei nostri pensieri, nei nostri gesti, nelle nostre parole, nei nostri cuori.
Corri ragazzo, corri.
Ora che lei non ti ama più. E forse non ti ha mai amato veramente, perché siete sempre stati troppo distanti e colmare il vuoto che vi divideva è diventato sempre più impossibile.
Corri ragazzo, corri.
Per le canzoni che porti nel cuore, quelle che urli a squarciagola al concerto mentre intorno vedi solo facce sconosciute e ti chiedi dove sarà lei stasera.
Corri ragazzo, corri.
Fregatene della pioggia di fine giugno, del vento che soffia leggero sul tuo volto imperlato di sudore, dell'odore della campagna subito dopo il temporale. 
Corri ragazzo, corri.
Fai andare quelle gambe, libera la mente, senti il battito del tuo cuore, respira profondamente. E poi alza la musica, alzala più forte. A volte le canzoni devono superare il rumore dei pensieri.
Corri ragazzo, corri.

sabato 29 giugno 2013

FRAMMENTI DI STADIO...

Vorrei che tu fossi felice
io no non penso a me. (…)
Vorrei trovarti qui sopra il marciapiede e senza dignità
che mi venissi incontro urlando senza fiato
"Lo sai che io non vivo più
perché in mezzo al mondo ci sei tu e se son stanca c'entri tu
ma finalmente eccoti qui, non dire niente anzi di' si dimmi si". (Vorrei)

Dove sarai ora che sei lontana da me
amore mio grandissimo, amore grande quanto tutto quello che c'è (I nostri Anni)

questo tempo per noi
è poco e prezioso
passerà prima o poi
e non tornerà (Ballando al buio)

Prendi una donna
rendila bella
tu credi che, si ricordi di te!
Non c'e' una donna
che ti perdona
se tu la rendi più importante di te! (Acqua e Sapone)

c'è un po' del tuo profumo
dentro il mio maglione
se non lo lavo resta qua
c'è che non riesco a fare
quello che ho da fare
lo annuso ancora e resto qua (C'é)

Allora scaldati sul mio petto, non andare via
lascia che ti scaldi le mani, inventa una bugia
per quel ragazzo che vedi domani
per ogni stella che cade sul tetto
per questa luna curiosa che ci sorprende nel letto.
Chi te l'ha detto
ma chi te l'ha detto
che il vero amore e' qualcosa di eterno
ci si può amare e farsi compagnia
senza andare all'inferno. (Chi tel'ha detto)

Se il sasso nel cielo
e' già una stella cometa
se fosse per questo che hanno inventato la radio
e le gite all'aperto
le corse in bici sotto ai cieli blu
proprio come quando c'eri tu. (Canzoni alla Radio)

Magari pure un cuore, ma devi stare attento a non mostrarlo mai
e poi per un favore devi dire "ehi, in cambio tu cosa mi dai?"
e poi nel caso che t'innamorassi, dici vorrei tu mi credessi, io non sono così.
Generazione di fenomeni, siamo noi
generazione di fenomeni, tutti eroi (Generazione di Fenomeni)

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martedì 25 giugno 2013

RIDERE RIDERE RIDERE

Il mio primo film era così brutto che in sette Stati Americani aveva sostituito la pena di morte. (Woody Allen)

La donna ideale deve soddisfare l'anima, lo spirito, i sensi. Non trovando riuniti i tre requisiti nella stessa persona, è consentito il frazionamento. (Morandotti)

Sono pronto ad incontrare il mio Creatore. Quanto a sapere se Lui è pronto alla prova di vedermi, questa è un'altra storia. (Winston Churchill)

Probabilmente il divorzio ha all'incirca la stessa età del matrimonio. Credo però che il matrimonio abbia qualche settimana di più. (Voltaire)

"L'importante è prendere la palla al balzo", come disse il castratore di canguri.

Ogni giorno leggo la "Forbes list" della gente più ricca d'America. Se non sono nell'elenco, vado a lavorare. (Robert Orben)

Mia sorella nella vita ha conosciuto alti e bassi... e se li è sempre fatti tutti! (Valerio Peretti)

Era così brutta che il suo ragazzo preferiva portarsela sempre dietro piuttosto che darle il 
bacio del commiato. (Boris Makaresko)

sabato 22 giugno 2013

DUE COSE MI HANNO SEMPRE SORPRESO...

“Se hai fretta non andare di fretta: aumenteresti considerevolmente il rischio di arrivare in ritardo.” Leunam Aeport

“Ciò che distingue l’uomo immaturo è che vuole morire nobilmente per una causa, mentre ciò che distingue l’uomo maturo è che vuole umilmente vivere per essa.” Wilhelm Stekel

“I consigli della vecchiaia rischiarano senza riscaldare, come il sole d'inverno.” Marchese di Vauvenargues

“Per trovare il senso della vita non c'è niente come morire.” Enrique Jardiel Poncela

“Due cose mi hanno sempre sorpreso: l'intelligenza degli animali e la bestialità degli uomini.” Tristan Bernard

“I ragazzi sono come i pavimenti. Più li scopi e più sono contenti.”

giovedì 13 giugno 2013

IL SILENZIO DELL'ONDA

Con una narrazione serrata e struggente sui padri e i figli, la mancanza e le assenze e la fragilità degli uomini, Gianrico Carofiglio regala ai lettori un nuovo, indimenticabile personaggio. Una donna in fuga dal suo passato, un bambino in fuga dalla realtà, tra gli incubi del giorno e le minacce della notte. Un uomo inchiodato a una colpa remota. Due vite adulte spezzate, il passaggio crudele dell'infanzia. Nel passato di Roberto, sottufficiale dei carabinieri in congedo ed ex agente sotto copertura, c'è un episodio terribile dal quale non riesce a liberarsi, che risale agli anni di attività segrete in America Latina. Lo incontriamo a Roma, la città dove era nata e aveva abitato sua madre prima di sposare un poliziotto americano e trasferirsi in California. Lì Roberto, ragazzino, aveva imparato col padre a cavalcare le onde, a sfidarle e a non temerle mai. Ma non sarà così per sempre: ora la sua vita, oppressa da un tormento che non lo abbandona, è scandita dalle sedute settimanali con lo psichiatra. Quando arriva allo studio del medico gli capita di incontrare la paziente dell'appuntamento che precede il suo. La prima volta avviene per caso, poi, per tutti e due, diventa un'abitudine, un'occasione cercata. Di Emma, ex attrice, veniamo a sapere che è stata sposata con un uomo che forse non amava abbastanza e che ha tradito, poi morto in un incidente d'auto dopo che lei gli aveva rivelato la verità. Il rimorso la affligge, rendendo difficile anche il rapporto con il figlio, un bambino sensibile e solitario che sembra vivere in una dimensione parallela e inquietante. C'è un mondo popolato di sogni, dove le cose avvengono o forse sono soltanto immaginate?

"Capì perché era meglio non domandare: se una cosa importante hai bisogno che ti venga spiegata, probabilmente non la capirai mai."

"Un conto è aspettare l'onda, un conto è alzarsi sulla tavola quando arriva."
"E quando sei su certe onde, montagne di acqua, vere montagne, non ti importa di nulla. Vuoi solo scoprire di che pasta sei fatto. Non ti importa di niente a parte essere lì sopra. E c'è un armonia perfetta, in quei secondi che sei lì in equilibrio fra il mare e il cielo, quasi fermo mentre scivoli velocissimo tra l'acqua e l'aria, e il fragore. Passi nel mezzo dell'onda, nel punto esatto, equidistante tra questi opposti."
"Pascal diceva che conviene scommettere sull'esistenza di Dio. In sintesi l'idea è che se scommettiamo sull'esistenza di Dio e Dio esiste vinciamo la scommessa con un guadagno infinito. Se dio non esiste, non perdiamo nulla e almeno abbiamo trascorso un esistenza resa più lieta dalla fede."
"L'amore è inventare l'altro con tutta la nostra fantasia e con tutte le nostre forze, senza cedere di un millimetro alla realtà."

martedì 11 giugno 2013

DON PANINO, QUELLA PESSIMA IDEA DI ABBINARE PANINI E MAFIA

Il panino è diventato un caso diplomatico. I panini. Inneggianti alla mafia e infarciti di oltraggi contro gli eroi italiani che si sono battuti fino alla morte contro Cosa Nostra.
Ma questo è anche un giallo, perché il bar di Vienna dove venivano venduti i sandwich di pessimo gusto è chiuso e non c'è traccia dei proprietari, italiani.
Il locale incriminato si chiama Don Panino, e si trova in Seidengasse 31. Il primo a parlarne è stato il settimanale Panorama. Ogni panino era stato pensato con il nome di un boss, Don Buscetta, Don Corleone, ma la cosa grave è che ci sono anche un Don Falcone e un Don Peppino, con chiaro riferimento a Impastato. A far venire i brividi è poi la presentazione del sandwich. Per Impastato: «Siciliano dalla bocca larga fu cotto in una bomba come un pollo nel barbecue». Per Falcone: «Sarà grigliato come un salsicciotto».
Su Facebook è stata aperta una pagina per boicottare Don Panino, mentre la Farnesina ha fatto sapere che «su istruzioni del ministro degli Esteri Emma Bonino» l'incaricato d'affari «è intervenuto presso le autorità austriache riferendo come l'Italia ritenga «inaccettabile» e «offensivo» utilizzare nomi di persone distintesi nella lotta contro la mafia in maniera distorta».
Il locale in realtà attualmente è chiuso. I vicini riferiscono che è due mesi che non si vede nessuno. Sulla pagina Facebook si annunciava a gennaio un trasferimento di sede. Stop. Sempre dal social network, si apprende che i fondatori sono Marco e Julia Marchetta. L'idea di preparare dei «mafia-panini» sarebbe nata per «la nostalgia di casa». La fan page di Facebook mostra la foto di un uomo con il tipico look cinematografico del mafioso che addenta un panino gigante. Il caso, sebbene poco chiaro, porta comunque l'attenzione sulla moda del mafia-pub, che pare andare per la maggiore in Austria, dove ci sono due Pizzerie Mafiosi e una Pizzeria Camorra.