Sullo sfondo di un’Europa unita dai flussi economici, centrata sulla Milano delle colossali trasformazioni urbanistiche, Vincenzo Latronico intesse con sorprendente padronanza un racconto di ampio respiro, animato da grandi passioni – l’ambizione, l’invidia, l’amore –, che tocca un problema morale al cuore della società contemporanea: le ragioni, le giustificazioni e le scuse per cui tradiamo chi si fida di noi. Lottiamo con ogni forza per inseguire il successo, il denaro, la felicità. Ma cosa fare quando il talento non basta e il gioco pulito non conduce a niente? Quanti fallimenti ci vogliono perché una colomba si trasformi in falco? La cospirazione delle colombe è la storia di questa trasformazione. Alfredo Cannella è figlio di un ricco imprenditore veneziano; Donka Berati è un orfano albanese, approdato all’Università Bocconi con una borsa di studio. Sono brillanti, ambiziosi, decisi a prendersi tutto ciò che credono di meritare: fra loro nasce un’amicizia che li accompagnerà lungo traiettorie parallele ma spesso sovrapposte, costellate di speculazioni finanziarie, rischiosi passi falsi, piccole truffe e grandi progetti immobiliari. Entrambi affrontano la propria carriera come una sfida: Alfredo per dimostrare al padre quanto si sbagli a considerarlo inetto e viziato, Donka per ribellarsi a un destino in apparenza già segnato. Ma quando una sfida non finisce nel migliore dei modi, chi vuole vincere deve ricorrere ai peggiori.
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