"... Da ragazzo avevo l'abitudine di scrivere su un diario ciò che mi passa per la testa. Frasi, canzoni, citazioni, pensieri. Ora che sono grande ho continuato questa abitudine sul web ..."

giovedì 20 dicembre 2012

SE LA FINE DEL MONDO ARRIVERA'...

Ancora poco e poi arriverà la fine del mondo. Manca una ventina di minuti alla mezzanotte poi, secondo i Maya, dovrebbe esserci l’Apocalisse.
Non ho mai creduto a queste cose. Mi sembra una di quelle cose assurde a cui abboccano tutti. E infatti c’è gente convinta che se nel momento in cui arriverà la fine del mondo si troverà in un paesino della Francia (di cui non ricordo il nome) o in Puglia riuscirà a salvarsi.
E se invece i Maya avessero ragione? Pazienza. Me ne andrò con la consapevolezza di aver visto cose bellissime e di aver vissuto momenti indimenticabili e con il rimpianto di essermi perso qualcosa. Ma in fondo credo che questo sia una condizione umana normale. Credo che chiunque quando muore ha la consapevolezza di aver avuto momenti belli e il rammarico per essersi perso qualcosa. A parte che spesso non sai la vita cosa ti ha in serbo per te e quindi… vabbè, basta con i discorsi tristi.
Spero che se la fine del mondo arrivi abbia delle priorità. Per esempio spero che quelli che usano violenza su bambini e donne siano i primi ad andarsene. E anche quelli che hanno fatto del male nella loro vita. E quelli che nel pieno del traffico cercano di infilarsi dappertutto. E tutti i politici italiani, nessuno escluso. E i tronisti di Maria De Filippi. E i reduci dei reality che nella loro vita non hanno mai fatto un cazzo. E i juventini che mi stanno sulle palle, ad iniziare dal Presidente Agnelli. E tutte le ragazze che nella vita mi hanno fatto soffrire. E quelli che a tutti i costi vogliono farti credere che la loro religione o il loro partito è il migliore. E quelli che si credono di essere chissà chi solo perché hanno i soldi. E quelli a cui avrei voluto dare un pugno in faccia e non l’ho fatto (sapere che se ne siano andati prima di me mi farebbe sentire decisamente meglio). E quelli che cercano sempre di fregarti. E quelli che sono convinti di avere sempre ragione.
E quando saranno morti tutti. Bé, spero che la fine del mondo decida che può bastare così e risparmi me. E tutti quelli che meritano di essere risparmiati. E da dopodomani ricostruire il mondo.
Tanto non succede. Però ogni tanto è bello fantasticare con la mente. Non siete d’accordo anche voi? 

domenica 9 dicembre 2012

CI PENSERO' DOMANI

Ci sono canzoni che sembrano scritte apposta per te, anzi sembra quasi che sia stato tu a scriverle. Come questa dei Pooh, che recentemente è stata rifatta dagli stessi Pooh con Mario Biondi. Molto bella ed intensa. E molto autobiografica, per quanto mi riguarda.

 

martedì 20 novembre 2012

TRE COSE

Tre sono le cose che devo ricordarmi di fare
quando come una luce entrerai.
le prime due nasconderò dentro ad una pagina
e la terza scriverò sui vetri sporchissimi di un auto blu.
blu come i tuoi occhi a cui raramente sfuggirò
e anche se fosse tu non chiuderli mai..

Deciditi a capire che non mi servono fiori
spiegami senza nemmeno parlare che senso hai.
costringiamo la notte a non fare rumore
abbandoniamoci al giorno del tutto nuovi.

Tre sono le cose che devo ricordarmi di dire
quando davvero sicura sarò
e lo saranno le mie mani a cui raramente sfuggirai
ma anche se fosse ritrovale
e poi invitami a bere un bicchiere di sole
spiegami senza nemmeno parlare che gusto ha.
costringiamo la notte a non fare rumore
abbandoniamoci al giorno del tutto nuovi. (Malika Ayane - Tre cose)
Canzone tormentone che mi sta accompagnando negli ultimi mesi. E per una serie di circostanze (o forse scherzi del destino) ha fatto da colonna sonora ad alcuni momenti.

sabato 17 novembre 2012

IL TEMPO INFRANTO

Tutto comincia con una rapina in banca e la morte di un uomo. Oppure, forse, era già cominciato molto tempo prima. Francesco lavora in quella banca e la sua vita cambia di colpo. Il passato torna, a pretendere risposte, a spalancare ferite che è impossibile tenere chiuse. Un passato lontano, eppure molto vicino. Nemmeno trent'anni fa. La fine degli anni Settanta, l'inizio degli anni Ottanta. Una loggia massonica che ha al suo interno militari, politici, uomini dei servizi segreti, banchieri e bancarottieri. E amici all'estero, in Vaticano, in Sicilia. Ragazzi di vent'anni che diventano il più pericoloso gruppo terroristico di estrema destra. Un'organizzazione clandestina che viene da lontano, che cambia faccia, ma non cambia uomini, non cambia ideali. Due magistrati che tentano di capire. E un uomo che qualcuno chiama 86, che molti vorrebbero uccidere insieme ai suoi segreti e che Francesco, invece, vorrebbe conoscere. Il suo presente viene da quegli anni, dalla loro storia. Dal racconto di quell'Italia e di quello che è successo prima e dopo l'esplosione alla stazione di Bologna, il 2 agosto 1980.
 

giovedì 15 novembre 2012

AD UN PASSO DAL SOGNO, DIECI ANNI DOPO

Ci sono momenti in cui arrivi ad un livello dove non puoi andare oltre perché oltre non c’è nulla. Cosa c’è di più bello di sposare la donna della tua vita? Cosa c’è di più emozionante della nascita di un figlio? Cosa c’è di più straordinario di vincere la Champions League?
E cosa c’è di più fantastico di essere lì vicino al tuo sogno, tanto vero da poterlo toccare. Non è vero che il tempo cancella tutto. Forse può cancellare i ricordi, renderli più sbiaditi. O forse nemmeno quello. Perché ricordo ancora il maglione che avevo addosso e la penna con cui scrivevo. E ricordo la faccia di lei che mi era accanto e anche di quel tizio che parlava (com’è che si chiamava? No, quello non lo ricordo).
Era un banalissimo venerdì di metà novembre, uno dei tanti. Apparentemente vuoto. E poi d’incanto, come per magia, si trasformò in uno dei più bei giorni della mia vita. Flaiano (mi pare che fosse lui) diceva "I giorni indimenticabili della vita di un uomo sono cinque o sei in tutto. Gli altri fanno volume." Ecco quella fantastica giornata fa sicuramente parte dei cinque o sei.
E anche se sono passati 10 anni esatti, anche se quel sogno non l’ho più accarezzato, anche se la mia vita ha preso altre strade, quel giorno, quel momento, quell’emozione rimarranno per sempre nel mio cuore.

sabato 10 novembre 2012

SERENAMENTE AVRAI

Avrai un sogno e un tempo per realizzarlo,
Avrai canzoni da cantare e parole da scrivere,
Avrai lacrime per piangere e sorrisi da regalare,
Avrai un maglione che ti scalderà e scarpe da comprare,
Avrai seni troppo piccoli e gambe da mostrare,
Avrai labbra da baciare e visi dolci da accarezzare,
Avrai libri da leggere e film da guardare,
Avrai piogge che ti bagneranno e un sole che ti asciugherà,
Avrai un amore da aspettare e amiche che non ti lasceranno,
Avrai un mare dove tuffarti e un prato dove sederti,
Avrai gelati con la panna e tranci di pizze,
Avrai una sigaretta da fumare e una canna da rifiutare,
Avrai emozioni da vivere e persone a cui le racconterai,
Avrai gonne troppo corte e magliette aderenti,
Avrai abbracci sinceri e baci che non scorderai,
Avrai un papà geloso e una mamma comprensiva,
Avrai voglia di urlare e nessuno che ti ascolterà,
Avrai paura di andare e voglia di tornare,
Avrai città da visitare e monumenti da fotografare,
Avrai una vita intera tutta per te e mi prometterai di viverla intensamente.

lunedì 5 novembre 2012

BARZELLETTE DEL LUNEDI' (per iniziare bene la settimana)

Un rapinatore sale su un autobus a Napoli e grida: "Fermi, questa è una rapina!". Un signore si alza e dice: "Maronn' mia, che spavento, pensavo fosse 'o controllore!".

Pronto, Polizia? Vorrei denunciare un furto. Poco fa sono salito in auto, ed ho visto che mi hanno rubato il cruscotto, il volante, la leva del cambio e tutti e tre i pedali! Dopo dieci minuti... Pronto, Polizia? Sono quello di prima. Lasciate stare. Per sbaglio mi ero seduto sul sedile posteriore...

Per saggiare il loro spirito di sopravvivenza, un ingegnere, un fisico e un matematico vengono lasciati ciascuno su un isola deserta per un mese avendo a disposizione 3 cassette di scatolette di tonno ciascuno  Alla fine del mese i tre malcapitati vengono visitati per vedere i risultati. Per primo viene vistato l' ingegnere, il quale viene trovato ben nutrito e con le scatolette tutte aperte. Beh, vedete! Mi sono inventato questa macchinette dice mostrando un macchinario fatto con ramoscelli, radici, etc Basta mettere la scatoletta nel marchingegno e... tack, con un colpo netto la scatoletta si apre. Per secondo viene visitato il fisico, che viene trovato molto dimagrito, con la maggior parte delle scatolette ancora chiuse, ma comunque in condizioni ragionevoli. Mah, io per aprire le scatolette ho utilizzato i miei occhiali, focalizzando i raggi del sole sulla scatoletta stessa, fino a fonderla, ma sapete, il processo e lungo e di sera e nelle giornate nuvolose sono stato costretto a saltare il pranzo. Per ultimo viene visitato il matematico che viene rinvenuto su un cumulo di scatolette intatte, scheletrico, al limite del coma per denutrizione, con una scatoletta intatta a cui dice: supponendo PER ASSURDO che non ti apri...

Due pubblicitari si incontrano, uno è tutto fasciato, incerottato e pieno di lividi.Che ti è successo? Oh, lascia perdere... è colpa del mio hobby.Perché? Che razza di hobby hai? Niente, tutte le notti verso le tre, faccio dei numeri di telefono a caso e poi dico: Ehi, stronzo! Indovina chi è? E allora? Questa settimana hanno indovinato in tre!

Una professoressa severissima di Italiano interroga un alunno da lei odiato da diversi anni. Dopo l'interrogazione fa un paio di domande al povero studente: - Mi dica Farazzi. La trova accademicamente interessante questa classe? - Sì, assolutamente. - E perché la trova interessante? Forse perché è piena di studenti in gamba, Farazzi? - Esattamente professoressa. - E allora, Farazzi, mi può spiegare perché un idiota come lei sta ancora qui dentro?!? - Perché così le faccio compagnia, professoressa!

domenica 4 novembre 2012

E' UN'INTER PIU' FORTE DI TUTTI (battuta la Juve e gli arbitri)

Serie A 2012-2013 – 11^ Giornata 
JUVENTUS - INTER 1 - 3
18'' Vidal – 59' MILITO (rig.) - 75' MILITO - 89' PALACIO

JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner (dal 37’ s.t. Caceres, dal 33’ s.t. Quagliarella), Vidal, Pirlo, Marchisio, Asamoah; Vucinic (dal 1’ s.t. Bendtner), Giovinco.
A disp.: Storari, Rubinho, Marrone, Lucio, Isla, De Ceglie, Pogba, Giaccherini, Matri.
All. Alessio (Conte squalificato).
INTER (3-4-3): Handanovic; Ranocchia, Samuel, Juan Jesus; Zanetti, Gargano, Cambiasso, Nagatomo; Palacio, Milito (dal 35’ s.t. Mudingayi), Cassano (dal 24’ s.t. Guarin).
A disp.: Castellacci, Belec, Pereira, Silvestre, Jonathan, Bianchetti, Alvarez, Duncan, Livaja.
All.: Stramaccioni
ARBITRO: Tagliavento.


GRAZIE RAGAZZI !!!!
FORZA INTER !!!
 

giovedì 1 novembre 2012

CINQUE FRASI SPARSE

Tutto ciò che un figlio può ragionevolmente aspettarsi da un padre è che sia presente al concepimento. (Joe Orton)

Ogni uomo ha bisogno di almeno tre donne: la mamma, la moglie, e una terza che lo ritenga un uomo. (Gabriel Laub)

Volare è utile, atterrare è necessario. (Eros Drusiani)

La mia vita è tutta rose e fiori, ma io sono allergico. (Matteo Molinari)

I tuoi neuroni sono licenziati per assenteismo. (Fiorello)

sabato 27 ottobre 2012

VIVA L'ITALIA - TRAILER E TRAMA

L’ onorevole Michele Spagnolo (Michele Placido), del partito Viva L’ Italia, vive una vita di menzogne e corruzioni. Michele ha tre figli che vanno avanti “aiutati” dalle sue raccomandazioni. Susanna (Ambra Angiolini) cerca di fare l’ attrice ma, oltre allo scarso talento, ha pure una pessima dizione. Gli altri due figli Valerio e Riccardo (Alessandro Gassman e Raul Bova ) non sono da meno: il consiglio d’ amministrazione per Valerio, il concorso in medicina per Riccardo, rigorosamente da raccomandato. Sullo sfondo c’è la politica italiana, quella ormai da manuale: favoritismi, menzogne, scandali da nascondere. Un giorno però, l’ onorevole Michele Spagnolo, mentre è in dolce e imbarazzante compagnia di una soubrette di scarso talento, ha un malore. Quando si risveglia all’ ospedale, è cambiato: ha un disturbo chiamato demenza frontoparietale, una malattia che compromette gran parte delle sue funzioni cerebrali. Michele Spagnolo non riesce più a mentire nè a stare zitto, parla senza filtro e dice solo ed esclusivamente la verità, che per un politico è praticamente la rovina! Un nuovo articolo della Costituzione italiana che sancisca il diritto di ogni cittadino a conoscere la verità: è questo il nuovo obiettivo del senatore Michele Spagnolo, che si trasforma in un uomo nuovo. Da politico cinico e bugiardo incallito, Michele rinasce, cambia carattere e diventa così sincero che anche la sua famiglia stenta a riconoscerlo. Inizialmente la cosa sconvolge un pò tutti, soprattutto i figli che vengono a sapere tutta la verità e tutti i retroscena della loro bella vita! Ma anche per i peggiori c’è spazio per un nuovo inizio.
In due parole: DA VEDERE !!!

domenica 21 ottobre 2012

A CHE ORA E' LA FINE DEL MONDO? (mancano 60 giorni, o forse no)

Se i Maya hanno ragione stiamo vivendo gli ultimi 60 giorni prima che arrivi la fine del mondo. Due mesi esatti all’Apocalisse. Personalmente non ho mai creduto più di tanto a questa storia. Come ironicamente faceva notare qualcuno, questi non sono stati capaci di prevedere la loro fine, figuriamoci se possono aver predetto la fine del mondo.
Tra l’altro gli esperti in materia hanno iniziato a mettere in giro voci su alcuni errori nel calcolo del calendario Maya e a ritardare di almeno 15 anni l'Apocalisse. Dunque non ci rimarrebbero 60 giorni di vita, ma 15 anni (e in 15 anni hai voglia di calcoli e ricalcoli…)
Purtroppo non tutti la pensano come me se è vero che Bugarach, piccolo paesino francese che secondo le previsioni Maya sarà l’unico a salvarsi, è stato letteralmente preso d’assalto da turisti e curiosi. E inoltre gli alberghi, i ristoranti e le camere private della zona hanno fatto registrare il tutto esaurito già da tempo.
E mi vengono in mente le parole di una canzone di Ligabue “Che or'è, scusa ma che or'è,
Che non lo posso perdere l'ultimo spettacolo,
Fine del Mondo in Mondovisione, diretta da San Pietro per l'occasione”. A che ora è la fine del mondo? Ma soprattutto, alla luce dei nuovi calcoli, mi verrebbe da chiedere “In quale giorno è la fine del mondo?”

giovedì 18 ottobre 2012

SCHIAVI DEL CALCIO, QUANDO IL SOGNO DIVENTA INCUBO

Una domenica senza calcio di serie A può essere l’occasione per approfondire argomenti di cui in genere si parla poco o quasi mai. Come, per esempio, di ciò che succede ogni anno in Africa.
Li chiamano i “nuovi schiavi del calcio”, un esercito la cui stima approssimativa parla di ventimila unità, reclutati tra giovani minorenni provenienti dall’Africa. Ragazzini con il mito dei calciatori di successo come Eto’o, Drogba o Weah, ai quali viene prospettato un futuro roseo.
Ma dietro la gloriosa facciata di questi rari fuoriclasse del calcio si cela un mondo completamente diverso. Documenti falsificati e dati anagrafici modificati per aumentare l’età di un ragazzo troppo giovane. Famiglie che si indebitano sino al punto di vendere la propria casa per avvicinare i propri figli agli osservatori e magari anticipare i costi di un viaggio in Europa per un provino. Procuratori senza scrupoli che non si fanno problemi a scomparire quando questi aspiranti calciatori non riescono a superare la prova. Giovani abbandonati in un Paese sconosciuto, senza i soldi né la forza di tornare a casa ed ammettere il proprio fallimento, ad una famiglia che ha impiegato tutti i suoi risparmi per quella occasione.
Ragazzi che piuttosto che tornare indietro scelgono di restare in Europa, anche a costo di vendere borse per strada o spacciare droga per racimolare soldi e tentare di risanare il debito dei loro genitori. Clandestini giunti nel continente europeo con finti contratti di lavoro costruiti ad hoc per aggirare le leggi.
Una delle mete più sensibili è la Francia. Ne arrivano migliaia ogni anno. L’associazione Culture Football Solidaire in un’indagine di qualche anno fa ha censito fra le strade di Parigi 800 ragazzi africani diventati solo ex calciatori. Ma molti finiscono anche altrove, Italia, Germania, Spagna, Paesi dell’Est, dove diventano manodopera per la criminalità organizzata.
Spesso dietro queste operazioni ci sono agenti abusivi o loschi intermediari il cui obiettivo è lucrare sulla crescente richiesta dei campionati professionistici europei, ma in più di un’occasione si sono registrati anche trasferimenti di minorenni ad opera di procuratori internazionali di indubbia fama, con giovani venduti dietro un compenso di decine di migliaia di euro.

La compravendita dei calciatori minorenni è vietata dall’articolo 19 del Regolamento Fifa sullo Status e sul Trasferimento dei giocatori, che recita: “I trasferimenti internazionali dei calciatori sono consentiti solo se il calciatore ha superato il 18° anno di età”. Sono previste, però, delle eccezioni: il trasferimento di un giocatore di 16 anni è consentito all’interno dell’UE o dell’ AEE, per via della sentenza Bosman (che liberalizza il mercato del calcio europeo); se i genitori del ragazzo si sono trasferiti nel Paese della nuova società per motivi indipendenti dal calcio; se è in essere un accordo di collaborazione tra accademie giovanili dei due club (con adeguato alloggio, mantenimento e istruzione). E su queste eccezioni s’innestano i sedicenti procuratori. Falsificano i documenti dei ragazzi, oppure fabbricano falsi attestati in cui risulta che i genitori lavorano in Europa. E per la Fifa è impossibile controllare tutto, specie se i ragazzi giocano in squadre amatoriali, e non riconosciute.
L’unica forma di contrastare questo schiavismo è sul campo. Così dovrebbe fare anche la Fifa, ma le risorse che dedica alla prevenzione di questo fenomeno sono minime. Con il business del calcio che si diffonde verso nuove frontiere, il problema è destinato a rimanere e a crescere.

sabato 6 ottobre 2012

ALL'ULTIMA SPIAGGIA

La tv lancia un nuovo reality: vince il più disperato d'Italia. In un paese all'ultima spiaggia, si presentano in migliaia. Le loro storie raccontano sempre una forma di precariato: lavorativo, familiare, sociale, perfino sentimentale. Come quello di Ester, combattuta tra l'amore per Ramona, e quello per il suo ex Riccardo, al quale le chiedono il seme per generare un figlio. Poi c'è Paolo, guardia giurata, che dopo l'ennesimo rifiuto di un mutuo da parte della banca in cui lavora, tenta goffamente di rapinarla! Antonio, romano di borgata sposato con la sensualissima dominicana Carmen di cui è innamoratissimo. Almeno finché i due amici del cuore, non scoprono che la donna ha uno scabroso passato di attrice porno. Infine, l'imprenditore padano Fabio, a seguito di un infarto, si ritrova ricoverato nell'ospedale più scalcinato di Napoli per subire un intervento al cuore...

martedì 2 ottobre 2012

SIAMO MORTI A VENT'ANNI

Sospeso su una bolla di sapone, soffiata dai tuoi occhi a dicembre
con le mie mani così gelide che non afferrano più niente
incapace di ritrovarti nella città così cambiata
tra i tramonti dei nostri sorrisi, tra i tramonti della nostra vita
E siamo morti a vent'anni benedicendo di speranza troppe frasi, rimaste sul guanciale
Mentre dormivo sotto al tuo letto sentendoti sognare
Non ho mai visto la tua nuova casa ma avrei voluto sanguinarci dentro
Uscirne fuori magari in manette, un gran finale una volta per tutte
E siamo morti a vent'anni coi nostri progetti di vita alternativa,
coi troppi negroni barcollando in centro
E i tuoi cd della Nannini per farci qualcos'altro
E siamo morti a vent'anni con le tue apologie del mai e i miei per sempre
Con le mie frasi complicate e le mie serenate cantate a rate
Sono scomparso più dentro che fuori, troppe memorie dal sottosuolo
E ho ritrovato la fotografia, io e te a Bologna ed un bicchiere vuoto
E l'ho riempito per dimenticare, dimenticare di essere morto a vent'anni
Dimenticare di averti amata, dimenticare di ricordarti
E siamo morti a vent'anni benedicendo di speranze troppe frasi, coi segni sul guanciale
Mentre dormivo sotto al tuo letto sentendoti sognare
Tu sei qui che dormi e una nuvola viola di strani pensieri nella tua stanza,
il sapore perduto di tutti i miei baci sulle tue labbra
quanti amanti di cera si sono sciolti tra le tue coperte
e ho applicato una crocetta sul livello del mio dolore,
sul livello del mio dolore, sul livello del mio dolore
e cammino verso l'alba di un nuovo amore
amore
e siamo morti a vent'anni. (Il Cile - Siamo morti a vent'anni)

domenica 30 settembre 2012

LEI CHE FRA DUE MESI SI SPOSA...

E poi lei mi ha detto “sai, fra due mesi mi sposo”. Non che avesse importanza. Lei è un amore ormai superato. Roba di quando avevo 20 anni o poco più e la vita aveva un altro sapore, un altro colore.
Negli ultimi 7-8 anni si ci siamo visti una sola volta per un aperitivo. Poi tanti messaggi, qualche telefonata, qualche chiacchiera su Facebook, ogni tanto ci incrociamo la mattina quando andiamo al lavoro. Niente di più.
Sai, fra due mesi mi sposo. Quel messaggio mi aveva fatto molto piacere. Tanto che gli ho fatto gli auguri e l’ho anche incoraggiata. Ero davvero felice per lei.
Poi mentre la sera tornavo a casa ci ho pensato su. E’ bastato fare rapidamente mente locale per accorgermi che tra i miei vecchi amori lei è la prima a sposarsi. Ok, forse qualcuna tra quelle che ho perso di vista nel frattempo si è sposata ma io non lo so con certezza. Tra quelle con cui sono rimasto in contatto e con cui mi sento regolarmente lei è sicuramente la prima a sposarsi.
Provo un senso di malinconia. Sapevo che prima o poi sarebbe successo (quasi tutti i miei vecchi amori hanno superato la trentina, normale che qualcuna convoli a nozze), è nella normalità delle cose. Tanto più che nell’ultimo anno si sono sposati coetanei con cui ha condiviso l’infanzia e l’adolescenza.
Non sono triste, né in paranoia. Solo malinconia. Malinconia per il tempo che passa, per gli amori che vanno, per certe situazioni che dovevano prendere una strada e invece ne hanno preso un’altra.
Penso che andrò alla cerimonia o forse le manderò un mazzo di fiori. O alla fine non farò nessuna delle due cose. In fondo non ci vediamo da un po’. Che senso avrebbe?

sabato 29 settembre 2012

IL PRIMO BACIO? CON UNA POPSTAR !!!


Il primo bacio non si scorda mai, ma se questo è con una star di fama internazionale, sotto i riflettori durante un concerto è davvero una esperienza più unica che rara. Il giovane Chase ha avuto l'ardore di presentarsi al concerto durante a Louisville, Kentucky della sua beniamina Carrie Underwood con cartellone in cui le chiedeva di essere la prima donna a dargli un bacio. L'artista lo ha visto e sorprendendo tutti ha chiamato il ragazzino sul palco.

giovedì 27 settembre 2012

MA SE IL TEMPO RIPARA TUTTO...

Ma se il tempo ripara tutto perché io ho ancora il tubo del lavandino che perde? (Luca Laurenti)

Mi hanno regalato un paio di sci d’acqua, solo che non riesco a trovare nessun lago in discesa. (Gaspare e Zuzzurro)

Papà come si chiamano i maiali da piccoli? Salvadanai. (Mario Zucca)

“Sai una cosa?” “No?” ”Allora studia” (Giulio Severini)

Vorrei fare l’arrampicatore sociale. Ma scivolo. (Paolo Migone)

domenica 23 settembre 2012

RIGUARDO AL MATRIMONIO

Se ti sposi, te ne pentirai. Se non ti sposi, te ne pentirai lo stesso. (Paradosso di Kierkegaard)

L'amore ti fa fare cose pazze. Io per esempio mi sono sposato. (Buddy Sorrel)

Mia moglie mi ha sposato per fare un dispetto a un uomo. Dopo un anno ho scoperto che quell'uomo ero io. (Mario Zucca)

Il matrimonio è come una trappola di topi: quelli che son dentro vorrebbero uscirne, e gli altri ci girano attorno per entrarvi. (Giovanni Verga )

Gli anni di matrimonio non si contano; si scontano.(Yves Lecomte)

Un buon matrimonio sarebbe quello di una donna cieca con un uomo sordo. (Michel de Montaigne)

Mia moglie ed io siamo stati felici per vent'anni, poi ci siamo conosciuti. (Rodney Dangerfield)

giovedì 13 settembre 2012

QUELLA CORSA INFINITA PER RAGGIUNGERE LEI

Chiuse il libro e lo poggiò sul letto. C’era silenzio intorno. Gli piaceva questo silenzio, questo senso di calma apparente, di quiete dopo la tempesta. Gli operai giù per strada non c’erano più, i suoi genitori erano usciti ed era solo. Solo con i suoi pensieri.
Chiuse gli occhi. Penso a Flavia. Alla telefonata che aveva ricevuto un paio di ore prima. Una di quelle telefonate che capisci subito che hanno l’unico obiettivo di sentirti. Lui ne aveva fatte parecchie di queste telefonate. Forse per questo ormai le riconosceva subito. L’atteggiamento di Flavia nei suoi confronti stava cambiando nelle ultime settimane ma ora non serviva più. Ora era troppo tardi.
Come qualche sera prima quando a casa sua l’aveva chiamato in disparte sul balcone e mentre fumavano insieme una sigaretta lei si era lasciata andare dicendogli che era un bravo ragazzo, che stava bene con lui, che si sentiva sempre a suo agio quando era con lui. Parole bellissime ma inutili. E’ incredibile come le parole possano cambiare di significato a seconda dei momenti. Due mesi prima le avrebbe preso il viso tra le mani e l’avrebbe baciata. Quella sera invece si era limitato ad annuire e a ringraziarla per le belle parole. Più tardi prima di addormentarsi pensò che l’amore migliora le persone, le fa diventare più stronze. E Flavia che da due mesi stava con un altro era stata un po’ stronza nel dirgli quelle belle parole quando ormai erano inutili, come un ombrello in una giornata di sole.
Si perse nel ricordo delle telefonate che lasciavano un retrogusto strano, delle chiamate senza risposta, degli inviti sistematicamente rifiutati (tranne uno, cazzarola, tranne uno), dell’infinita corsa per raggiungerla senza riuscirci mai. Forse Flavia era proprio questa: una corsa infinita per tentare di raggiungere qualcosa di irrangiungibile.
Arrivò la pioggia a spezzare quel silenzio. Anche quella sera era arrivata la pioggia. Una pioggia di risate che spinse Flavia a dire che era meglio rientrare in casa. Si vede che è destino, pensò mentre sulle sue labbra comparve un timido sorriso.

lunedì 10 settembre 2012

UNA DONNA COSI'

Senza tutto quel trucco
che ti sporca la faccia
che ti fa un po' distratta
ti preferisco sai
e con quel vestito
mi fai impazzire
e non venirmi vicino
se no mi giro di scatto
quasi fossi un bambino
con la paura che
tu possa leggermi in faccia
innamorato di te.
(...)
guarda come cammini
senti quello che dici
sembri proprio un attrice
e tu nemmeno lo sai
che sei protagonista
di tutti i gesti tuoi
io che non so mai che fare
io che non so cosa dire
io che non sono un attore
ma che ci provo semmai
di stare nel tuo film
io non mi stancherei mai 
(...) (Una Donna così - Gianluca Grignani)

domenica 2 settembre 2012

L'ESTATE DEI RICORDI

E alla fine arrivò la pioggia. Strano che sia arrivata proprio ieri che era l’1 settembre. E’ arrivata la pioggia, forse per ricordarci che l’estate è in dirittura d’arrivo, che fra poco supererà il traguardo finale e resterà solo un ricordo.
Già i ricordi. Entrano piano e si sistemano in silenzio, lì in fondo al cuore. E allora sembra che ti sfugga che siano 20 anni da quella estate che rappresentò l’inizio di una nuova stagione della vita. E invece no, ce l’hai tutti lì ben saldi i tuoi ricordi. Gli esami, la prima canzone degli 883, la varicella, i gelati, la morte e la vita che arrivano a distanza di un giorno, il liceo. E ti accorgi di come quell’estate siano cambiate molte cose senza che te ne sia accorto. E ci sono voluti 20 anni perché tu lo capissi.
E poi quell’estate di 10 anni fa. Quando quel fantastico sogno stava per finire, quando i primi scricchiolii iniziavano ad arrivare, quando l’esigenza di fare una scelta era sempre più opprimente e tu non potevi restare tutta la vita davanti ad un bivio. E nel frattempo ti godevi un tempo che non sarebbe mai più arrivato, fatto di momenti belli ed emozioni che ti lasciano qualcosa dentro per tutta la vita.
E anche questa estate si porterà via dei ricordi. Ricordi belli, ricordi brutti, emozioni intense che non rivivrai più, amori finiti o mai iniziati, serate banalmente speciali, risate sincere. Forse è passata troppo in fretta, forse non me ne sono nemmeno accorto di quello che è successo, forse ci vorranno 20 anni per accorgermi che questa estate è l’inizio di una nuova stagione.
O forse é solo un’estate come tante, con i suoi pro e i suoi contro. E i suoi ricordi che non portano a niente, come certe strade, come certe giornate, come certe illusioni.
E mentre scrivo mi perdo ne ricordi. Nei ricordi di questa e di molte altre estati. Nei ricordi dell’estate o forse semplicemente, banalmente, nell’estate dei ricordi. Perché se c’è un tempo e una stagione per tutto, ci sarà sicuramente anche un’estate dei ricordi.

martedì 21 agosto 2012

DUE BARZELLETTE "CANINE"

Un barboncino ed un alano dal veterinario. Il barboncino è vistosamente triste.
L’alano incuriosito - Che ti succede amico? Come mai sei qui?
Il barboncino – Sai, ho una bella padroncina, e tutte le volte che lei mi capita a tiro mi aggrappo ad una sua gamba e: zic, zic. Oggi mi fa castrare.
L’alano – Eh, ti capisco. Anch’io ho una bella padroncina, e pure io non resisto. Tutte le volte che lei si inchina, io da dietro: zic, zic.
Il barboncino – Allora fa castrare pure te?
L’alano – No, no! A me fa tagliare le unghie. Sai, le danno fastidio i graffi sulla schiena.

Un ladro, una sera entra in un appartamento vuoto, di proprietà di gente abbastanza benestante, approfittando della loro momentanea assenza. Inizia – nel soggiorno – a smontare una televisione di ultimo modello, hd con relativo decoder e videoregistratore. Mentre piano piano per non danneggiare le apparecchiature, con attenzione smonta l’impianto ed i relativi cavi, una voce gli dice: “attento, Gesù ti osserva”. Il ladro si blocca e si impaurisce, e sospende il lavoro e guarda nell’ambiente senza scorgere nulla di particolare. Poi atteso qualche minuto, riprende il suo furto. D’improvviso, sente: “Fai attenzione, ti ho detto che Gesù ti sta guardando”.
Il furfante un poco intimorito, si inizia a chiedere di chi possa essere quella strana voce che indicasse la presenza di Gesù. Interrompe le operazioni di smontaggio, ed accende la luce. Scorge in un angolo della stanza in una gabbia un pappagallo che lo osserva con aria minacciosa. Allora il ladro gli si avvicina e domanda incuriosito come si chiamasse anche per verificare se fosse un pappagallo parlante, e il volatile risponde: “Mosè”.
Il ladro, avendo capito che non c’è il Figlio di Dio pronto a punirlo, con aria tranquilla chiede al pappagallo, chi sciocco avrebbe mai potuto mettere il nome di Mosè ad un pappagallo! E, il volatile gli risponde: “Gli stessi che hanno chiamato Gesù quel pitt-bull che sta accucciato lì sotto al tavolo, e ti sta guardando con aria famelica!”

venerdì 17 agosto 2012

TERRONI - Tutto quello che è stato fatto perché gli italiani del sud diventassero meridionali

Il libro “Terroni. Tutto quello che è stato fatto perché gli italiani del Sud diventassero meridionali" scritto da Pino Aprile è una descrizione coraggiosa nonché documentata di quello che gli italiani fecero a se stessi, del perché a centocinquant’anni dall’Unità di Italia la differenza tra Nord e Sud si sia addirittura accentuata, marcando tale disuguaglianza in maniera indelebile. Quanti hanno sempre creduto che questo dipendesse da un fatto puramente geografico dovranno ricredersi, così come dovranno ricredersi coloro che avevano l’errata convinzione che il Sud del nostro paese sia da sempre la parte più povera e arretrata d’Italia. Chi sono stati i veri fautori di questa diversità? Con quanta coscienza hanno perpetrato i propri ideali traendone maggiore profitto? Chi ha reso parte della nostra società così sottomessa e spesso timorosa?
Un testo che analizza il cambiamento sociopolitico di una nazione e che non teme di svelare quelle che sono le realtà scomode, tanto che persino i libri di storia le hanno da sempre taciute.
“La costruzione della minorità del sud con stragi e saccheggi e leggi inique è il più grande affare di sempre per il nord”.
Un linguaggio provocatorio e altamente professionale sviscera in maniera concreta i vari punti di forza di questa “messa in scena”. I Meridionali sono stati definiti per decenni facenti parte di una sottospecie in diversi dibattiti e saggi pubblicati negli anni, a riprova di come il Sud fosse un luogo con un alto indice di inferiorità. Senza fare sensazionalismo, Pino Aprile dichiara come i piemontesi fecero al Sud ciò che i nazisti fecero a Marzabotto, di come nelle rappresaglie si concesse libertà di stupro sulle donne meridionali e poi ancora di come si incarcerarono i meridionali senza accusa e senza condanna, di come l’Italia unificata impose tasse aggiuntive ai meridionali. Queste e tante altre provocazioni lancia l’autore nei confronti di quelli che, dichiarandosi fratelli, umiliarono e soggiogarono la parte più soleggiata e vivace del nostro stivale.
Credevamo di sapere tutto o quasi sulla storia d’Italia e della sua unità, dei sacrifici e delle problematiche che i nostri connazionali vissero, ma Pino Aprile, ex Direttore di importanti settimanali, ci fa comprendere il contrario. Dopo aver letto questo volume nessuno potrà dire “non lo sapevo”.

domenica 12 agosto 2012

domenica 5 agosto 2012

VORREI CHE LA VITA FOSSE COME IL CALCIO

Vorrei che la vita fosse come il calcio. Vorrei un mondo dove se perdi a maggio può tornare a sperare a settembre. Un mondo dove un’occasione persa non è persa per sempre ma prima o poi torna indietro. Sarebbe bello dopo che una ragazza ti dice no, avere un’altra occasione, un’altra speranza.
Un po’ come succede nel calcio, no? Perdi lo scudetto a maggio ma a settembre ritorni a sperare di vincerlo. E se perdi una finale prima o poi avrai nuovamente l’occasione di potertela giocare quella finale, e magari stavolta vincerla.
A volte, per fortuna non troppo spesso, mi capita di accorgermi che in alcuni momenti dopo aver perso un’occasione ho continuato a sperarci. Ho perso l’occasione di fare il giornalista eppure ho continuato a sperarci ancora per molto tempo. E dopo che Mary o Lavy mi hanno detto chiaramente che non mi amavano ho continuato a sperare di conquistarle, di farle innamorare.
Purtroppo la vita non è come il calcio. Non c’è mai, quasi mai, un’altra occasione, un’altra finale da rigiocare, un’altra possibilità. Se perdi la finale di Champions League puoi sperare di vincere la finale di Europa League, o la Coppa del Mondo, ma non avrai più l’occasione di vincere la Champions League.
Chi lo sa, forse è anche giusto così. Continui a correre dietro una Coppa Italia che non vincerai mai e ti perdi l’occasione di vincere lo scudetto. Forse la vita è bella anche per questo. Perché non ti dà una seconda possibilità ma te ne dai una nuova, forse più bella forse più brutta, ma sicuramente nuova.

mercoledì 1 agosto 2012

FEBBRE A 90° (il calcio ha significato molto per me)

Il più bel film sul calcio e soprattutto sul fantastico mondo dei tifosi. Sono sicuro che molti appassionati di calcio si riconosceranno in questo monologo.

martedì 31 luglio 2012

NOTIZIE GIORNALISTICHE

Al supermercato esplode un barattolo di piselli, 12 donne incinte!!!

Bambina stufa scappa di casa.... i genitori muoiono di freddo

Nuova lavatrice lanciata sul mercato: 2 morti e 3 feriti

Hanno ucciso "er mollica"...era proprio un pezzo di pane

Notizia: è morto Kinder Pinguì, è andato con la sua Fiesta contro un Tronky. In vita era un Kinder Bueno, ora è in Kinder Paradiso. Non lo sapevi? Kinder Sorpresa!!!

Si è spento l'uomo che si è dato fuoco.

"Pompini a raffica" (Nota bene: Pompini è un ex giocatore dell'Ascoli, titolo dal giornale 'Il Lavoro')

"Tromba marina per un quarto d'ora" (1997)

lunedì 23 luglio 2012

E MO' CHE C'ENTRA STA PIOGGIA?

Che cosa c'entrano vento, pioggia, lampi e tuoni il 22 luglio? Ieri sera sono andato a dormire dopo una bellissima giornata di sole e come tutte le sere ho lasciato la finestra della mia camera socchiusa e mi sono addormentato a petto nudo sul letto. In piena notte sono stato svegliato da lampi e tuoni. Ho dovuto chiudere la finestra e infilarmi sotto le lenzuola dopo aver indossato una maglietta. 
Oggi sembrava novembre e non luglio. Ma dico io, si fa così? Si può passare dal sole al freddo? Dai 40 gradi ai 20 gradi? Bah. E qualcuno ha avuto anche il coraggio di dire "ah, che bello. Finalmente si è rinfrescata l'aria". Per non parlare di quelli che ieri sbraitavano perché faceva caldo e oggi si lamentano che fa freddo.
Speriamo che l'estate torni presto. Sarò controcorrente ma io adoro il caldo. Compreso quando fuori ci sono 40 gradi.
 

domenica 22 luglio 2012

CASTROGIOVANNI ALLE OLIMPIADI NELLA GINNASTICA RITMICA?

Ogni volta che guardo questa pubblicità riesce a strapparmi un sorriso. Il goffo tentativo di Castrogiovanni di mettersi sullo stesso piano delle ragazze della ginnastica ritmica è straordinario. Chi ha ideato questa pubblicità è stato un genio. 

martedì 17 luglio 2012

TI SPOSERO PERCHÉ

"...anche per questo
vorrei sposarti presto
ti sposerò perciò
ci puoi scommettere
quando un giorno, quando io ti troverò"

sabato 30 giugno 2012

UN'INFINITA SETTIMANA DA INCUBO

E chi se l’aspettava una settimana così. Dai, è capitato a tutti di avere una giornata storta, una di quelle giornate di merda in cui ti chiedi perché mai ti sei alzato dal letto. Ma una settimana no, una settimana è troppo, soprattutto se in un crescente rossiniano tutto va sempre più storto.
Ero lì comodamente seduto a seguire Italia-Inghilterra quando ho scoperto che la mia collega aveva provato a scendere le scale senza usare i gradini.
E all’improvviso l’inizio settimana è diventato non dei migliori nonostante la vittoria azzurra contro gli inglesi. Giornate faticose, orari infiniti, problemi e questioni che arrivavano in faccia come pugni su un ring, senza poter nulla per scansarli. Devi incassare, solo incassare.
E intanto lei non si fa sentire, e intanto le rose sfioriscono, e intanto ti chiedi se è solo un’altra illusione, un’altra miserabile schifosa illusione.
E la mattina ti trascini fuori dal letto come un zombie chiedendoti se hai dormito 7 ore o 7 minuti. Durante la giornata bevi tè caldo e bibite fresche per tenerti sveglio e attivo. E ogni sera ti addormenti distrutto.
Dai che una settimana passa in fretta. E invece questa non passa più, il venerdì sera sembra un orizzonte lontano che più ti avvicini e più si allontana.
E poi eccolo il venerdì sera. Finalmente relax, finalmente riposo. E invece dopo l’ennesimo effimero piacere arriva la malinconica scoperta. No, questa settimana non va.
E lo capisci anche dai problemi del sabato mattina. E arrivi al sabato pomeriggio guardando le tue occhiaie allo specchio e chiedendoti cosa mai potrà succedere fino a domani sera, fino alla fine di questa pessima settimana. E chi lo sa se tutto finirà con questa settimana o la prossima sarà lo stesso. O magari peggio.

martedì 26 giugno 2012

LASCIAMO LE BELLE DONNE A....

Lasciamo le belle donne agli uomini senza fantasia. (Marcel Proust)

Alle donne piacciono gli uomini taciturni. Credono che ascoltino. (Marcel Achard)

Il lavoro rivela il carattere delle persone: alcuni si tirano le maniche, altri girano al largo, altri ancora non si fanno vedere proprio. (Sam Ewing)

Quand’ero figlio comandavano i padri. Ora che sono padre, comandano i figli. La mia è una generazione che non ha mai contato nulla. (Pino Caruso)

Errare è umano. Dare la colpa a un altro ancora di più. (Arthur Bloch, Legge di Jacob)

mercoledì 20 giugno 2012

VORREI CHE FOSSE AMORE...

Vorrei che fosse amore.
In questo pomeriggio caldo mentre sto seduto ad aspettare. E non so nemmeno io cosa sto aspettando. Però voglio aspettare. Come direbbe quel cantante “se per caso fosse amore me lo voglio meritare”. E aspetto. Aspetto un sorriso, uno sguardo, una parola. E non importa quando dovrò aspettare. Col tempo ho imparato ad aspettare. E a non aver fretta mai.
Vorrei che fosse amore.
Io, sì, proprio io. Io che avevo smesso di credere nell’amore, io che ero volevo starmene qui seduto da solo senza una lei che mi entrasse nel cuore e me lo mettesse sottosopra, senza pensieri in cui perdermi, senza foto da guardare e riguardare all’infinito, senza canzoni da ascoltare mentre torno a casa dopo una giornata di lavoro, senza parole da dover cercare per esprimere ciò che sento.
Vorrei che fosse amore.
Un amore fatto di baci, di carezze, di abbracci, di parole, di silenzi, di sguardi, di sorrisi, di attese, di sogni, di pensieri, di canzoni, di tutto, di nulla.
Vorrei che fosse amore.
Per me, per te, per sempre.

sabato 16 giugno 2012

UMORISMO... NERO

POESIA: quando vedo le persone povere, ci vedo Dio. Quando vedo i bambini abbandonati, ci vedo Dio. Quando vedo la pace nel mondo, ci vedo Dio. Quando vado alla fontanella per bere, ci vedo Dio. Ma che PALLE non riesco mai ad arrivare prima io.

Un uomo di colore entra in un negozio di scarpe e chiede al commesso: "Buongiorno vorrei un paio di mocassini" E il commesso: "Certamente, li vuole marroni, testa di moro..." "No li voglio bianchi, testa di *****!"

Antico proverbio cinese: se non hai bocca Lidi con occhi, se non hai occhi Lidi con naso, se non hai naso Lidi con oLecchie, se non hai neanche oLecchie, CHE CAZZO TI lIDI?

Nei campi di concentramento Hitler decide di fare un nuovo gioco per uccidere le persone: la maratona! Allora va dai prigionieri e dice: okay il primo che arriva sarà fucilato, l'ultimo che arriva sarà fucilato. Avanti i primi due!

Un giorno in Giappone nacque un bambino molto brutto, e i genitori non sapendo come chiamarlo lo chiamano: Suschi Nakagata

Uccide la moglie a cornate. Non si conoscono i motivi del folle gesto.