"... Da ragazzo avevo l'abitudine di scrivere su un diario ciò che mi passa per la testa. Frasi, canzoni, citazioni, pensieri. Ora che sono grande ho continuato questa abitudine sul web ..."

venerdì 30 settembre 2011

SORRIDERE OGNI MATTINA...

Dovremmo imparare a sorridere ogni mattina. Alzarci dal letto, pensando che quel giorno può essere un giorno perfetto.Non importa se piove, non importa se non ti va, non importano i se e i perchè. L'importante è che provi a sorridere, anche quando ti sembra inutile. Non si sa mai che qualcuno potrebbe innamorarsi del tuo sorriso! (Fabio Volo)

domenica 25 settembre 2011

BARZELLETTE SUI GENOVESI

- Perché i genovesi guardano i film porno al contrario?
- Perché gli piace il lieto fine, quando la prostituta restituisce i soldi al cliente.
Un genovese sta espletando le funzioni fisiologiche sopra una turca. Dalla tasca gli esce una monetina da 20 centesimi che finisce proprio sopra il mucchietto. Il genovese la guarda un po' schifato, allora prende una moneta da 1 euro e la butta nella turca.
- Per 20 centesimi non ci metto le mani, ma per 1 euro e 20 le mani nella merda ce le metto eccome!!!

- Come si fanno la doccia i genovesi?
- Incendiano un bosco e aspettano che arrivi un Canader.
- Di che origine sono gli scozzesi?
- Sono dei genovesi cacciati via dalle loro terre perché spendevano troppo.
Padre e figlio genovesi vanno in America.
- Papà, quando arriviamo?
- Stai zitto e nuota!

domenica 18 settembre 2011

LUCY LAWLESS (XENA)



Ricordate l'attrice che interpretava Xena? Ecco, è proprio lei. Proprio una bella e sensuale donna. Non siete daccordo?

venerdì 16 settembre 2011

E VA SEMPRE COSI'

E va sempre così
Che aspetti lei e lei non arriva.
E va sempre così
Che speri esca il sole e invece arriva la pioggia.
E va sempre così
Che parli ma nessuno ascolta le tue parole.
E va sempre così
Che non la smetti mai di sperare.
E va sempre così
Che non basta una delusione per mollare.
E va sempre così
Che sfiori le sue mani per non mandarla via.
E va sempre così
Che dici che domani smetterai e poi invece non smetti più.
E va sempre così
Che sognare non costa nulla ma il problema è poi svegliarsi.
E va bene così
Che scrivi per sentirti meno solo ma sempre solo sei
E va bene così
Che sei triste e non sai nemmeno perché
E va bene così
Ma sì... va bene così.

lunedì 12 settembre 2011

DICIANNOVE MINUTI

Sterling è una tranquilla cittadina americana dello New Hampshire dove non succede mai nulla, fino a quando accade l'impensabile: un ragazzo di diciassette anni, Peter Houghton compie una strage di studenti nel suo stesso college. Cerca a sua volta di uccidersi, ma la polizia riesce a impedirlo e lo arresta. Con il 'mostro' sbattuto in prima pagina e in prigione, l'intera comunità - genitori, amici, fidanzati, conoscenti delle vittime - straziata, fatica a fare i conti con una realtà peggiore di un incubo: vite stroncate, altre storpiate, deturpate per sempre. Per ironia della sorte, tra i feriti c'è anche Josie Cormier, testimone chiave e figlia del giudice incaricata del processo. E fra i professori del college c'è il padre di Peter, che da bambino era amico di Josie. Ciascuna delle persone coinvolte tenta, fra passato e presente, di comprendere i perché di ciò che è successo in un dialogo a più voci intenso e spiazzante perché fa capire come la realtà sia perversamente complessa, come gli studenti modello possano rivelarsi degli aguzzini e come i mostri possano rivelarsi vittime disperate, in un'età in cui quanto è maggiore il bisogno di amore e comprensione, tanto minore è la capacità di mostrarlo, un'età in cui le insicurezze spingono al conformismo che non tollera diversità. Sono tante le domande che pone Jodi Picoult e sono tutte importanti: è possibile che un figlio possa dimostrarsi un perfetto estraneo agli occhi dei propri genitori? Che cosa significa essere diversi nella nostra società? Fino a che punto può arrivare il desiderio di vendetta da parte di una vittima? E soprattutto: che diritto ha, chiunque, di giudicare gli altri? Ancora una volta Jodi Picoult sa trovare le parole giuste per raccontare storie scomode, difficili, ma autentiche e urgenti.Lo sto leggendo in questi giorni. Bellissimo e coinvolgente. La vittima che diventa carnefice perchè deriso e sbeffeggiato dai suoi coetanei mi ha colpito molto e allo stesso tempo fa riflettere molto. Quanti a quella età vorrebbero fare la stessa cosa?

domenica 11 settembre 2011

QUELL'11 SETTEMBRE DI 10 ANNI FA...

Studiavo. Ricordo perfettamente che quel martedì pomeriggio stavo studiando. Fatico a ricordare qual’era la materia ma quello fu l’ultimo esame che diedi prima di abbandonare definitivamente l’università.
Era una giornata abbastanza calda. Nonostante fossimo ai primi di settembre la temperatura era ancora estiva.
Ad un certo punto decisi di fare una pausa e mi alzai dalla scrivania per sgranchirmi un po’. Andai in frigo a prendermi un po’ di succo di frutta e accesi la tivù, giusto per fare un po’ di zapping prima di tornare sui libri. Di fronte mi si presentò uno scenario bruttissimo. La prima immagine che ricordo fu i due grattacieli in fumo. Ricordò che ci misi un po’ prima di capire cosa stava succedendo. Inizialmente pensavo a una tragedia aerea come, ahimè, spesso capita. Poi vedendo le immagini e seguendo i commenti capii che era qualcosa di molto più grave. Era un attentato terroristico ai danni dell’America.
Furono momenti bruttissimi, rimasi paralizzato in piedi davanti la televisione mentre scorrevano quelle immagini e le notizie si susseguivano a ritmo frenetico.
Il primo istinto fu quello di mandare un sms a mio fratello che lavorava in un’altra città per dirgli quello che stava succedendo. Ma lui sapeva già tutto.
Non tornai a studiare quel giorno. Non ci riuscivo. Rimasi il pomeriggio intero a seguire le notizie che venivano dall’America. Ad un certo punto mi raggiunse in salotto anche mia madre e anche lei rimase attonita e senza parole davanti a quelle immagini.
Se non ricordo male faticai a prendere sonno quella notte. Mai fui così turbato come quel pomeriggio. Qualcosa è cambiato quel 11 settembre 2001, molto è cambiato.
E voi dov’eravate quel pomeriggio di dieci anni fa?

domenica 4 settembre 2011

ANNAMARIA RIZZOLI


Ogni tanto mi piace fare un tuffo nel passato. Qualche tempo fa avevo pubblicato Edwige Fenech, oggi tocca ad Annamaria Rizzoli che una trentina di anni fa era proprio una bella donna. Non siete daccordo?


sabato 3 settembre 2011

OSCAR WILDE DIXIT

C’è una solo cosa orribile al mondo, un solo peccato imperdonabile: la noia.

Ci sono persone che sanno tutto e purtroppo è tutto quello che sanno.


Mi piace parlare di fronte ad un muro di mattoni: è l’unico interlocutore al mondo che non mi contraddice mai.

Io sono così intelligente che a volte non capisco una sola parola di quello che sto dicendo.

giovedì 1 settembre 2011

UN'ALTRA ESTATE STA PASSANDO...

Un’altra estate sta passando. In silenzio, come quelle macchine di ultima generazione che non fanno rumore quando passano.

Un’altra estate sta passando e come sempre lascia un senso di malinconica tristezza. Dovrei essere contento perché quando passa l’estate finisce anche il pieno del mio lavoro. A breve arriveranno le meritate ferie e ho di fronte 9 mesi di lavoro tranquillo, senza ritmi frenetici, senza orari assurdi, senza weekend in cui c’è da lavorare.

Dovrei essere contento e invece la fine dell’estate mi mette tristezza. Mi piace l’estate. Le belle giornate con il sole che mette il buonumore, l’aria fresca della sera dopo una giornata di caldo soffocante, l’odore del mare, il sapore dei gelati e delle bibite fresche, le grigliate all’aperto, lavare la macchina a petto nudo e con le infradito, il suono delle cicale, la brezzolina lieve della notte che entra dalla finestra lasciata socchiusa, gli ombrelloni colorati sulla spiaggia.

La temperatura fuori è ancora molto calda ma l’arrivo di settembre preannuncia la fine della stagione estiva. Prima o poi l’aria rinfrescherà, prima o poi arriverà la prima pioggia autunnale.

E allora ci accorgeremo che un’altra estate è passata e che, come cantavano i Righeira “l’estate sta finendo e un anno se ne va. Sto diventando grande, lo sai che non mi va”.