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Un’altra estate sta passando e come sempre lascia un senso di malinconica tristezza. Dovrei essere contento perché quando passa l’estate finisce anche il pieno del mio lavoro. A breve arriveranno le meritate ferie e ho di fronte 9 mesi di lavoro tranquillo, senza ritmi frenetici, senza orari assurdi, senza weekend in cui c’è da lavorare.
Dovrei essere contento e invece la fine dell’estate mi mette tristezza. Mi piace l’estate. Le belle giornate con il sole che mette il buonumore, l’aria fresca della sera dopo una giornata di caldo soffocante, l’odore del mare, il sapore dei gelati e delle bibite fresche, le grigliate all’aperto, lavare la macchina a petto nudo e con le infradito, il suono delle cicale, la brezzolina lieve della notte che entra dalla finestra lasciata socchiusa, gli ombrelloni colorati sulla spiaggia.
La temperatura fuori è ancora molto calda ma l’arrivo di settembre preannuncia la fine della stagione estiva. Prima o poi l’aria rinfrescherà, prima o poi arriverà la prima pioggia autunnale.
E allora ci accorgeremo che un’altra estate è passata e che, come cantavano i Righeira “l’estate sta finendo e un anno se ne va. Sto diventando grande, lo sai che non mi va”.
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