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Era una giornata abbastanza calda. Nonostante fossimo ai primi di settembre la temperatura era ancora estiva.
Ad un certo punto decisi di fare una pausa e mi alzai dalla scrivania per sgranchirmi un po’. Andai in frigo a prendermi un po’ di succo di frutta e accesi la tivù, giusto per fare un po’ di zapping prima di tornare sui libri. Di fronte mi si presentò uno scenario bruttissimo. La prima immagine che ricordo fu i due grattacieli in fumo. Ricordò che ci misi un po’ prima di capire cosa stava succedendo. Inizialmente pensavo a una tragedia aerea come, ahimè, spesso capita. Poi vedendo le immagini e seguendo i commenti capii che era qualcosa di molto più grave. Era un attentato terroristico ai danni dell’America.
Furono momenti bruttissimi, rimasi paralizzato in piedi davanti la televisione mentre scorrevano quelle immagini e le notizie si susseguivano a ritmo frenetico.
Il primo istinto fu quello di mandare un sms a mio fratello che lavorava in un’altra città per dirgli quello che stava succedendo. Ma lui sapeva già tutto.
Non tornai a studiare quel giorno. Non ci riuscivo. Rimasi il pomeriggio intero a seguire le notizie che venivano dall’America. Ad un certo punto mi raggiunse in salotto anche mia madre e anche lei rimase attonita e senza parole davanti a quelle immagini.
Se non ricordo male faticai a prendere sonno quella notte. Mai fui così turbato come quel pomeriggio. Qualcosa è cambiato quel 11 settembre 2001, molto è cambiato.
E voi dov’eravate quel pomeriggio di dieci anni fa?
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