"... Da ragazzo avevo l'abitudine di scrivere su un diario ciò che mi passa per la testa. Frasi, canzoni, citazioni, pensieri. Ora che sono grande ho continuato questa abitudine sul web ..."

martedì 28 giugno 2011

C'E' SEMPRE UN PO'...

C'e' sempre un po’ di verità ad ogni "stavo solo scherzando".
‎C’è sempre un po' di delusione ad ogni “non importa”.
C’è sempre un po' di conoscenza ad ogni "non lo so".
C’è sempre un po' di dolore ad ogni "sto bene”.
C’è sempre un po’ di rabbia ad ogni “vabbè, pazienza”.
C’è sempre un po’ di amarezza ad ogni “si vede che doveva andare così”.
C’è sempre un po’ di rumore in ogni silenzio.
C’è sempre un po’ di silenzio in ogni trambusto.
C’è sempre un po’…

martedì 21 giugno 2011

FRASI DA FILM D'AUTORE ITALIANI

(A.Sordi): "Un little precisation America. Voi americani dite sempre la parola bastardo, lo sai perché? V'o dico io. Perché c'avete una lingua molto, ma molto povera. Perché se io mi volessi abbassare a rispondere al tuo bastard, che a noi ce fa proprio ride, io ti potrei dare: del figlio di madre ignota, del rotto nel posteriore, ti potrei mandare a fare nel medesimo, potrei fare appello anche ai tuoi morti, con eventuale partecipazione de tu' nonno in carriola, opzionale, e coinvolgere tua sorella, notoriamente incline allo smandrappo e all'uso improprio della bocca, e allargà il discorso a quel grandissimo Toro Seduto de tu' padre, a sua volta figlio di una città di cinque lettere cantata da Omero, che tu 'n sai manco chi era perché sei ignorante. Are you ignorant! " (Il Tassinaro)
"Ma chi e' 'sta cicciona?". "Mia madre". "Perbacco: bella donna" (Il Sorpasso)

Conte Mascetti:Dove sei stata, troia?. Titti:A cavallo!!. Conte Mascetti:Di chi, puttana? (Amici Miei)
perche io so io e voi nun sete un cazzo (Il marchese del Grillo)

domenica 19 giugno 2011

RIDERE O SORRIDERE SUI COMPUTER



Nell'anno 1969 è bastata la potenza di calcolo di due Commodore 64 per mandare con successo una navicella sulla Luna; nell'anno 2003 è necessario un Pentium 4 a 2000 Mhz per far funzionare Windows XP. Qualcosa deve essere andato storto.
Un IBM Pentium sta facendo la corte ad un Motorola Macintosh: "Che programma hai per stasera?". "Mi dispiace, devo uscire con un' Amiga!"

Un bambino chiede al padre cosa fossero le icone,il padre risponde: "Sono immagini sacre" E il figlio:"E perchè Windows ne ha tante?" Il padre:"Perchè per farlo funzionare ci vuole un miracolo!!!"
A fine mese, un sistemista riceve l' "host-ipendio". Il primo linguaggio di programmazione per computer fu il "COBOL", lanciato nell'antica Grecia col nome "disCOBOL". Un sistemista incazzato è "host-ile"! br>"Ti dico, che è così e basta!!", dice il sistemista "host-inato". La matriciana e l'array-bbiata sono le paste preferite dai programmatori. I sistemisti, per ubriacarsi, vanno all' "Host-eria"! "Non facciamo discorsi di LAN caprina!", diceva il sistemista irritato !! (o era irretito?)

sabato 18 giugno 2011

COSA SUCCEDE SU INTERNET OGNI 60 SECONDI

La maggior parte di noi usa internet in maniera superficiale e spensierata; nessuno di noi sa di preciso cosa accade mentre noi stiamo fermi per soli 60 secondi davanti ad un pc.
Giusto per rendere un’idea, il sito Go-Gulf ha pubblicato in rete una nuova infografica realizzata dai grafici dello studio Shanghai Web Designers intitolata “60 Seconds – Things That Happen On Internet Every Sixty Seconds“.
Nella coloratissima infografica in questione sono riportati dati a dir poco spaventosi che riassumono, mediamente, tutto ciò che accade ogni minuto su internet.
I dati raffigurati, considerati come “abbastanza precisi” dalla maggior parte dei blogger in rete che hanno condiviso la notizia, rivelano che in soli 60 secondi vengono inviate 168 milioni di email e caricate 6.600 nuove foto su flickr; vengono effettuate 694.445 ricerche su Google e vengono caricati 600 nuovi video su YouTube, che corrispondono mediamente a circa 25 ore di riproduzione.
Ciò che stupisce tra tutti questi dati sono le statistiche di Facebook: ogni minuto vengono pubblicati circa 695 mila status e 510 mila commenti. Su Twitter, invece, vengono creati 340 nuovi profili e condivisi 98 mila messaggini da 140 caratteri. Nello stesso preciso istante, inoltre, vengono passati circa 370 mila minuti di chiamate su Skype.
Dati importanti riguardano anche l’andamento del web, con la nascita di 60 nuovi blog al minuto, ovvero uno al secondo.
Infine, vengono scaricate circa 13 mila applicazioni dall’Apple Store e pubblicate 40 nuove domande sulla celebre piattaforma Yahoo Answer.
FONTE

mercoledì 8 giugno 2011

LA SOLITUDINE DEI NUMERI PRIMI

Alice ha sette anni e odia la scuola di sci, ma suo padre la obbliga ad andarci. È una mattina di nebbia fitta, lei ha freddo e il latte della colazione le pesa sullo stomaco. In cima alla seggiovia si separa dai compagni e, nascosta nella nebbia, se la fa addosso. Per la vergogna decide di scendere a valle da sola, ma finisce fuori pista, spezzandosi una gamba. Resta sola, incapace di muoversi, al fondo di un canalone innevato, a domandarsi se i lupi ci sono anche in inverno. Mattia è un ragazzino intelligente con una gemella ritardata, Michela. La presenza costante della sorella umilia Mattia di fronte ai suoi coetanei. Per questo, la prima volta che un compagno di classe li invita entrambi alla sua festa, Mattia decide di lasciare Michela nel parco, con la promessa che tornerà presto da lei. Questi due episodi iniziali, con le loro conseguenze irreversibili, saranno il marchio impresso a fuoco nelle vite di Alice e di Mattia, adolescenti, giovani e infine adulti. Le loro esistenze, così profondamente segnate, si incroceranno e i due protagonisti si scopriranno strettamente uniti eppure invincibilmente divisi. Come quei numeri speciali, che i matematici chiamano primi gemelli: due numeri primi separati da un solo numero pari, vicini ma mai abbastanza per toccarsi davvero. Questo romanzo è la storia dolorosa e commovente di Alice e di Mattia, e dei personaggi che li affiancano nel loro percorso. Paolo Giordano tocca con sguardo lucido e profondo, con una scrittura di sorprendente fermezza e maturità, una materia che brucia per le sue implicazioni emotive. E regala ai lettori un romanzo capace di scuotere per come alterna momenti di durezza e di spietata tensione a scene più rarefatte e di trattenuta emozione, piene di sconsolata tenerezza e di tenace speranza.
A volte compro dei libri solo perché me lo consigliano e perché ne parlano in molti, anche se la trama non mi incuriosisce. E’ il caso anche di questo romanzo. L’ho finito di leggere domenica scorsa. Più che leggerlo l’ho divorato come da tempo non mi succedeva con un libro. L’ho trovato molto bello, molto intenso. Bella tutta la storia, anche se non finisce con un lieto fine. Anzi forse proprio il fatto di non avere un lieto fine me l’ha fatto apprezzare di più. Sono stufo di tutte quelle storie con l’happy end. Basta, non se ne può più. Nella vita non sempre tutto finisce per il meglio ed è giusto che la stessa cosa valga per i film e i libri.

lunedì 6 giugno 2011

A VOLTE BASTA UN ATTIMO PER...

A volte basta un attimo per scordare una vita, ma a volte non basta una vita per scordare un attimo. (Jim Morrison)

Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano occupati. (Bertolt Brecht)

L’ottimista pensa che questo sia il migliore dei mondi possibili; il pessimista sa che è vero. (Robert Oppenheimer)

Un uomo sulla luna non sarà mai interessante quanto una donna sotto il sole. (Leopold Fechtner)

sabato 4 giugno 2011

FUGGIRE LONTANO DA QUI

Mi piacerebbe fuggire. Fuggire di qua. Lontano da questa vita che non cambia mai, da un lavoro che dà solo gratificazioni economiche, da due blog che non vanno come mi sarebbe piaciuto, da sabato sera tutti uguali, da amori mai arrivati, da parole mai dette, da amicizie ormai spente.
Vorrei scappare, andare lontano. In un altro mondo, in un'altra vita, con un nuovo me. Non porterei nulla con me, lascerei qui la mia Inter, i miei libri, i miei sogni che sono sempre più illusioni. Non porterei nient’altro che me stesso. Datemi un biglietto aereo di sola andata e una valigetta piena di soldi e volerò lontano, lontano da qui.

venerdì 3 giugno 2011

TEMPO PER ME

(...)
Ho un gomitolo nel cuore una pietra in mezzo al petto
Nuovi giorni da scalare senza corda nè picchetto

(...)
Voglio staccare, voglio stare un po’ con me
Voglio perdermi a cercare il ritornello che non c’è
Senza pensare alle parole, all’armonia
Trovarci un senso spezzerebbe la magia
(...)

e dormire e poi sognare
E sognare di dormire
(...)

Perder tempo a lanciar sassi come non ho fatto mai
Non tornare a casa Lassie, corri e scordati chi sei
Voglio dormire, voglio stare un po’ con me
(...)

Matteo Branciamore - Tempo Per Me

E all'improvviso arriva una canzone e sembra che l'hai scritta tu. E trovi le parole che cercavi per esprimere un tuo stato d'animo. Questa canzone mi gira in testa da qualche giorno. E' il mio "inno" del momento.