"... Da ragazzo avevo l'abitudine di scrivere su un diario ciò che mi passa per la testa. Frasi, canzoni, citazioni, pensieri. Ora che sono grande ho continuato questa abitudine sul web ..."

domenica 26 settembre 2010

QUANDO... VA TUTTO BENE

Quando sento il rumore della pioggia mentre sono sotto le coperte
Quando leggo un libro che mi appassiona tantissimo
Quando mi sveglio la domenica mattina mentre intorno c’è silenzio
Quando ascolto una canzone che si adatta al momento
Quando mangio un gelato che mi piace
Quando penso che la vita è bellissima
Quando l’Inter vince il derby
Quando passo una bella serata con gli amici
Quando canto una canzone stonata al karaoke
Quando il vino scende senza accorgermene
Quando arriva un sorriso che non mi aspettavo
Quando guardo un film per l’ennesima volta
Quando una foto mi mette malinconia
Quando sento che posso farcela
Quando non voglio mollare mai
Quando ricevo un sms inaspettato
Quando so che Lui c’è e non mi abbandonerà
Quando incontro una persona che non vedevo da un po’
Quando non so cosa fare
Quando fuori c’è il sole

venerdì 24 settembre 2010

CERTE OCCASIONI SONO COME LE FARFALLE...

Me lo sentivo. Era tutto così bello, così perfetto, così… stupendo. No, non poteva succedere. Non a me. E quei due graffi alla portiera sono stati solo il preludio alla doccia fredda che stava per arrivare.
E ora? Dirà di nuovo sì? Cambierà idea? Magari prenderà nuovamente tempo. E mi lascerà nuovamente nel dubbio. Magari annegherò nelle mie tristi paranoie prima che stavolta mi liquidi con un malinconico “no, grazie”. Certe cose non capitano tutti i giorni. Certe cose sono come farfalle. Le devi dolcemente catturare nelle tue mani e non lasciare sfuggire perché se scappano potresti non afferrare più.
Me lo sentivo. Ieri sera quando mi ha detto sì stavo per esplodere di gioia. Avrei voluto afferrare il mondo e stringerlo forte a me. Mi sentivo come quella fantastica notte di Champions League. E mentre i miei occhi diventavano lucidi pensavo “No, non può essere. E’ solo un sogno”.
Invece era tutto vero, tutto stupendamente vero. Immaginavo come sarebbe stato, le parole da dire, i gesti da fare, i sorrisi compiaciuti degli altri. Era troppo bello. Allora è vero, lassù c’è qualcuno che ci ama, lassù c’è qualcuno che ascolta ed esaudisce i nostri desideri più belli.
Poi stamattina mi sono dovuto svegliare dal sogno. Ho aperto le mani e la farfalla non c’era più. Volata via. E chissà se ritornerà…

giovedì 16 settembre 2010

CHE LA FESTA COMINCI

Sasà Chiatti, un immobiliarista/palazzinaro, cafone quanto non basta e megalomane all’ennesima potenza, organizza una super-mega festa a Roma, a Villa Ada, sua proprietà, ed invita “Tutti i nomi che contano” del rutilante mondo dei VIP. Ci sono proprio tutti: politici, attori e attoruncoli, artisti di svariati generi, calciatori, donne e donnine inconsistenti se non ornate di bellezza, per lo più rifatta, elefanti, tigri e quant’altro, insomma un campionario e una fauna umana, archetipi di una specie tanto stigmatizzata e, al contempo, corteggiata dai mass media perché spettacolarizza e sensazionalizza! C’è lo scrittore di successo, Fabrizio Ciba, preoccupato solo del suo ego e dell’immagine che deve dare di sé. Ci sono le belve di Abaddon, una patetica setta satanica di Oriolo Romano, il cui leader Saverio Moneta cerca nel male un riscatto alla sua tapina e fantozziana vita. Una folla di personaggi affolla la scena narrativa, impazza in preda ad un’euforia lugubre da bolgia infernale, è una festa tragicomica, iperrealistica e sopra le righe dall’inizio alla fine. Un’umanità tronfia e ridicola, persa nel suo isterico vaneggiare, tesa ad inseguire e perseguire, spesso il nulla, cieca nel non vedere il precipizio che gli si para di fronte. Sono scene apocalittiche, in tono mondano, fatuo e satirico, quelle che si palesano davanti agli occhi dei lettori, dove tutto è esasperato fino al parossismo, la comicità graffia e irride. Sembrano tutti delle marionette senza umanità e sensibilità, omnia transeat… “Con il tempo, anche questa brutta esperienza sarebbe passata, avrebbe perso la sua drammaticità e l’avrebbe ricordata con un misto di divertimento e di rimpianto”, gli Umani si orientano come certi voltagabbana della politica e non. Critica feroce all’ex URSS, gli atleti sovietici partecipanti alle olimpiade del ’60 a Roma che preferiscono alla vita soffocante in Unione Sovietica quella altrettanto soffocante, ma libera delle catacombe: alla prigionia della mente la libertà di scelta...
Dialoghi comici e battute mordaci contrappuntano uno stile attuale e carico di vena sardonica dove galleggia ciò che resta della nostra “Povera Patria”, gli avanzi di un pranzo o di una cena mal digerita.
Un libro che si fa leggere facilmente e che vale veramente la pena di leggere.

mercoledì 15 settembre 2010

GRAZIE A FACEBOOK HO CAPITO CHE... (parte quinta)



- Che vi piace il tipo di Gossip Girl (ci avete scassato le palle)
- Che "qst extate nn la scrdr mai" lo dite ogni santissimo anno.
- Che vi lamentate se i Prof si incazzano se non fate i compiti.
- Che vorreste occupare scuola, quando nemmeno sapete PERCHE' si occupa, una scuola.
- Che nessuno sapeva che l'acqua è bagnata
- Che "e pensare che due mesi fa faceva caldissimo!". Due mesi fa. Due. Mesi. Fa.
- Che ci sono tanti metallari e tanti housettari che mettono su diecimila gruppi infamandosi l'un l'altro, senza rendersi conto di essere ridicoli.
- Che l'estate è la stagione preferita da tutti, però è bello quando fuori nevica.
- Che fidanzarsi, lasciarsi, rifidanzarsi e rilasciarsi può avvenire anche in meno di 10 minuti.
- Che si può soffrire per amore.
- Che in matematica facciamo tutti schifo
- Che nessuno sa scrivere correttamente in italiano (per non parlare delle lingue straniere).
- Che ammazzereste chi picchia le foche...e che vi piace ingozzarvi di cibo (carne compresa).
- Che... conosciamo tutti tutte le canzoni disney
- Che per voi l'italiano è un optional.


E non finisce qui…

sabato 11 settembre 2010

PERLE DI SAGGEZZA

Una bugia fa in tempo a viaggiare per mezzo mondo mentre la verità si sta ancora mettendo le scarpe.. (Mark Twain)
I computer sono inutili, possono dare solo risposte. (Pablo Picasso)

Quando una donna insiste per l’uguaglianza tra i sessi, sta rinunciando alla propria superiorità. (Anatole France)
Chi non sa popolare la propria solitudine, nemmeno sa star solo in mezzo alla folla affaccendata. (Baudelaire)

I solitari leggono molto, ma parlano poco e poco sentono dire: per loro, la vita è misteriosa. (Cechov)

Come si può conoscere se stessi? Non mai attraverso la contemplazione, bensì attraverso l’azione. (Wolfang Goethe)

martedì 7 settembre 2010

SE NON MI AMI VAI E NON VOLTARTI


- Tu sei innamorato di me.
- E così evidente?
- Tu che ne dici?
- Dico che a te invece non importa nulla di me.
- E così evidente?
- Tu che ne dici?
- Dico che vorrei non soffrissi per me.- Lo sai che non è possibile.
- Perché? Non eri tu quello che diceva che nulla è impossibile?
- Si ma non in amore.
- Allora soffrirai per me?
- Un pò, poi passerà.
- Mi dispiace…
- Quando non si ama non si dovrebbe mai dire mi dispiace.
- E allora che dovrei dire?
- Niente, non dirà niente. Voltati e vai via senza dire nulla. E non girarti se non vuoi vedermi piangere.