"... Da ragazzo avevo l'abitudine di scrivere su un diario ciò che mi passa per la testa. Frasi, canzoni, citazioni, pensieri. Ora che sono grande ho continuato questa abitudine sul web ..."

giovedì 25 aprile 2013

UMORISMO POLITICO

Quelli che sanno, fanno... Quelli che non sanno, insegnano... Quelli che non sanno insegnare, dirigono... Quelli che non sanno dirigere, coordinano... Quelli che non sanno coordinare, supervisionano... Quelli che non sanno, che non insegnano, che non dirigono, che non coordinano, che non supervisionano... quelli sono i ministri!

Berlusconi muore e va in Paradiso.
Tutti sono in fermento per l'arrivo di un personaggio così importante, quindi apre la porta personalmente Dio.
Gli dà la mano, lo fa entrare ed inizia a presentarlo a tutti gli angeli.
Ad un tratto Berlusconi trema, sbianca... e sviene.
Il Signore si avvicina e gli dice sottovoce: "Silvio, ho detto San Pietro e non Di Pietro!"

Due ragazzi frequentano insieme Scienze Politiche, poi intraprendono la carriera politica. Dopo un po' di anni il primo va trovare il secondo. Questo ha una casa enorme, con tre macchine, autista, piscina e campi da tennis: "Senti un po', ma come hai fatto?" - "Eh, beh, sai... sono diventato assessore ai lavori pubblici..." - "Beato te... con lo stipendio che ho io altro che una casa come questa!!" - "Beh... vuoi sapere come si fa? La vedi quella strada che passa là in fondo?" - "Si... perché?" - "E' bastato farla un po' più stretta... un po' più corta..." - "Aaaaaaahhh, ora ho capito! Dopo un paio di anni si ritrovano a casa dell'altro, una supermegavilla con campo da tennis, piscina, un parco macchine esagerato..." - "Porca miseria... sei ancora più in gamba di me! Ma come hai fatto?" - "Vedi la strada là in fondo?" - "No." - "Appunto!".

venerdì 19 aprile 2013

E’ TUTTO SBAGLIATO

E’ tutto sbagliato.
Cercarti, trovarti, sperare di rincontrarti
E’ tutto sbagliato
Non guarderò più i tuoi occhi,
non sfiorerò più il tuo viso,
non bacerò più le tue labbra.
E’ tutto sbagliato.
Perché il passato è passato
e tornare indietro non si può.
E’ tutto sbagliato.
Anche dare un senso a questo vuoto
che il tempo ha scavato tra noi due.
E’ tutto sbagliato.
Cercare in una foto, in un gesto, in una parola,
tutto quello che ho perso tanto, troppo tempo fa.
E’ tutto sbagliato.
E me ne accorgo ora, mentre scivoli via dai miei pensieri
mentre il sole di ieri è già la nuvola di oggi.
E’ tutto sbagliato.
E vorrei dirtelo ora, qui, subito.
E’ tutto sbagliato.
E poi andare via. Senza voltarmi mai.

domenica 14 aprile 2013

PUBBLICITA' NORVEGESE PRENDE IL GIRO GLI ITALIANI MAMMONI


Eterni bamboccioni, incapaci di abbandonare la casa di mamma. E' così che vengono dipinti gli italiani nella pubblicità di una società immobiliare in Norvegia. Uno spot realizzato pieno di stereotipi, in cui si spiega ai giovani norvegesi come evitare di diventare come i nostri connazionali.

giovedì 11 aprile 2013

36 MINUTI DI LAVORO E 106 MINUTI DI SESSO: ECCO LA GIORNATA PERFETTA

Quali sono i numeri che fanno di una giornata la giornata perfetta per stare bene?
Li hanno calcolati due ricercatori, rispettivamente della Jacobs University Bremen (in Germania) e della Georgia Tech (negli Usa).
I dottori Sebastian Pokutta e Christian Kroll hanno voluto trovare la formula ideale per l’ottimizzazione del tempo giornaliero al fine di favorire il benessere della persona.
Per arrivare alla formula ideale, i due ricercatori hanno analizzato e classificato le attività quotidiane in base alla soddisfazione massima che queste offrono.
Dopo di che hanno ideato e messo a punto un noto metodo di Ricostruzione della Giornata (DRM o Day Reconstruction Method) che si concentra su quelle che sono considerate le grandi tematiche della vita come matrimonio, lavoro, denaro… e sulla percezione cognitiva e affettiva della vita da parte delle persone.
Basandosi dunque sul DRM, i ricercatori hanno analizzato le attività e il benessere percepito di 909 donne. Alla fine si è potuto stabilire quella che, secondo gli scienziati, è la formula ideale dell’ottimizzazione dei tempi, durante una giornata di 16 ore (sonno escluso), e finalizzata al benessere della persona.
Il risultato è quasi scontato (e forse banale): passare più tempo possibile a fare ciò che più piace. Tutto questo, per i ricercatori, si traduce in un semplice rapporto matematico: 36 minuti al giorno dedicati al lavoro e 106 minuti invece dedicati a fare sesso. Altri 82 minuti li dovremmo dedicare ai rapporti sociali e 75 all’alimentazione.
Un’utopia, visto l’attuale modus vivendi di ognuno di noi. La società odierna “tollera” un tempo minimo dedicato al lavoro di 244 minuti; quello dedicato alle attività che più preferiamo si limita a meno di 7 minuti al giorno, in media. Insomma, la felicità e il benessere appaiono ancora come un miraggio. (La Stampa)

martedì 9 aprile 2013

BIANCANEVE DEVE MORIRE

Dieci anni trascorsi in una cella a scontare una pena per omicidio, dieci lunghi anni, e poi finalmente arriva l'agognato giorno in cui il cancello del penitenziario di Rockenberg si chiude alle spalle di Tobias Sartorius. Il mondo, si sa, non aspetta a braccia aperte chi esce di prigione. Per Tobias la meta è perciò obbligata: Altenhain, il piccolo borgo tra i monti del Taunus, dove da tre generazioni i suoi esercitano l'onorato mestiere di osti al Gallo d'Oro, la trattoria del paese. Il ritorno al villaggio natale si rivela, però, subito per il figlio dei Sartorius un inferno peggiore di quello patito tra le mura del penitenziario. La madre è andata via di casa, l'appartamento paterno è in rovina, la trattoria chiusa. Di suo padre, poi, un uomo un tempo vitale e sicuro di sé, rimane solo un'ombra. Ogni oggetto, infine, della casa rimanda a quella sera d'estate di dieci anni prima in cui Laura Wagner e Stefanie Schneeberger scomparvero. Tutti gli indizi avevano allora indicato lui, il ragazzo dell'oste Sartorius, come il colpevole. Tobias non ricorda nulla di quella sera, solo che aveva bevuto con gli amici e che amava perdutamente Stefanie, la ragazza con i lunghi capelli neri e la bocca rossa come Biancaneve, per la quale aveva lasciato Laura. La rabbia e la delusione del ritorno probabilmente svanirebbero, se le cose non precipitassero con sorprendente rapidità. Quasi contemporaneamente alla ricomparsa di Tobias, infatti, uno scheletro umano torna improvvisamente alla luce...
Thriller molto bello che mi ha catturato ed affascinato fin dalle prime pagine. Ti lascia col fiato sospeso tra colpi di scena e improvvise sorprese. Contrariamente alle mie abitudini (leggo solo nei fine settimana) l'ho letto nell'arco dell'intera settimana trovando sempre più emozionante ed intrigante. Per chi ama il genere thriller: da leggere !!!

sabato 6 aprile 2013

LETTERA A MIO FIGLIO

Figlio mio,
un giorno tu nascerai e crescerai forte come un leone. Imparerai che la vita è quella che ti insegnano da piccolo, quando devi imparare a fare un passo alla volta per iniziare a camminare da solo e mentre lo impari cadrai più volte ma ogni volta imparerai a rialzarti e a proseguire il tuo cammino.
Imparerai ad amare le cose belle ed accettare le cose brutte. Capirai che le delusioni aiutano a crescere e che non sono le ferite che fanno male ma le cicatrici che restano. E ti renderai conto che gli schiaffi non fanno male. Tranne quelli che ti dà la vita.
Avrai un sogno nel cassetto e dovrai impegnarti molto per riuscire a realizzarlo. Ma sono sicuro che non mollerai mai.
Ti insegnerò a giocare a calcio e ogni giovedì sera andremo insieme a giocare a calcetto e dopo avermi fregato con un dribbling sorridendo mi dirai “ritirati, sei troppo vecchio per giocare a calcetto”.
Guarderemo insieme le partite del’Inter e urleremo di gioia quando il nostro bomber la metterà dentro. E una sera piangeremo di gioia perché l’Inter avrà vinto la Champions League e ti porterò per le vie della città a festeggiare.
Ti insegnerò ad apprezzare i libri. E le canzoni degli Eagles. E la musica degli anni’80. E le piccole cose che la vita saprà regalarti.
Ti innamorerai, figlio mio. Accarezzerai un viso di donna e passerai le dita fra i suoi capelli e capirai che anche tu sei finito nel vortice dell’amore da cui non uscirai più.
Girerai il mondo, conoscerai posti nuovi. Avrai voglia di partire e desiderio di tornare a casa tua.
Piangerai e mentre lo farai ti rendi conto che piangere fa bene e dopo ti sentirai meglio.
Avrai voglia di urlare e lo farai con tutta il fiato che hai, ma nessuno ti ascolterà.

mercoledì 3 aprile 2013

CHI TE L'HA DETTO - STADIO

Quanti anni hai, dimmi occhi blu
quanta gioventu', quanti anni hai
hai ragione tu, forse e' meglio se andiamo via
ma fuori avrai freddo, povero gatto.
Allora scaldati sul mio petto, non andare via
lascia che ti scaldi le mani, inventa una bugia
per quel ragazzo che vedi domani
per ogni stella che cade sul tetto
per questa luna curiosa che ci sorprende nel letto.
Chi te l'ha detto
ma chi te l'ha detto
che il vero amore e' qualcosa di eterno
ci si puo' amare e farsi compagnia
senza andare all'inferno.
Tu che non l'hai mai fatto
con la tua bocca corri corri a cercare la mia
se ti fai prendere dal sentimento
e' anche amare un momento
ancora un momento.
E' sparita con te vicino
anche l'ultima stella, e' mattino.
E' l'ora delle bugie, il momento di farlo e' adesso
ma dilla con sentimento
a quel ragazzo appoggiato sul muro
ai suoi capelli nel vento, al suo sguardo sicuro.
Ma chi te l'ha detto
ma chi te l'ha detto.
Se domattina non torni qui
per mille anni non torni qui
sarebbe l'inferno, sarebbe un inferno
perche' stanotte ho toccato qualcosa di eterno
e fra le stelle sui tetti mi perdo
ogni notte mi perdo.
Ma chi te l'ha detto
che ogni notte c'e' una luna curiosa sul tetto
che si ferma a guardare
due ragazzi abbracciati, abbracciati in un letto. (Chi te l'ha detto - Stadio)