"... Da ragazzo avevo l'abitudine di scrivere su un diario ciò che mi passa per la testa. Frasi, canzoni, citazioni, pensieri. Ora che sono grande ho continuato questa abitudine sul web ..."

giovedì 26 febbraio 2009

UN DROGHIERE E IL SUO COMMESSO

Un droghiere assume un nuovo aiutante. Il primo giorno di lavoro gli dice autorevole: "Devi sapere che io ho un sistema per cui se un cliente mi chiede una cosa sola, io riesco a vendergliene due. Ora te lo insegnero". Entra in negozio una signora... "Buongiorno, vorrei una bomboletta di Pronto", il droghiere va nel retrobottega e torna con una bomboletta di Pronto e una di Vetril. "Mi scusi, io volevo solo la bomboletta di Pronto....." "Vede signora, una volta puliti i mobili, con i vetri sporchi, non si vedra il lavoro fatto..." "Bravo, ha ragione, lo compro." "Vedi" - dice il droghiere al commesso - "cosi si fa." Entra una seconda signora: "Buongiorno, vorrei una bottiglia di Vetril" Il droghiere va nel retrobottega e torna con il Vetril e il Pronto. "Scusi, io le avevo chiesto solamente il VETRIL..." "Cara signora, se lei pulisce i vetri si noteranno tutte le ditate sui mobili!" "Ha ragione, compro tutto!" "La prossima cliente tocca a te...." "Buongiorno,... vorrei una scatola di Tampax". Il commesso va nel retrobottega e torna con i Tampax, il Pronto ed il Vetril. "Deve esserci un errore, io le ho chiesto solo..." "Lo so" - la interrompe il commesso - "ma visto che questa settimana non si scopa, la vogliamo dare una pulitina alla casa???"

giovedì 19 febbraio 2009

IL CORSO DELLE COSE

Sei strano oggi. Hai qualcosa dentro che ti tormenta, sei triste e sei nervoso. Glielo dicevano tutti. E per quanto cercasse di mascherare il suo malessere se n'erano accorti tutti. Anche Sal, anche Betty, anche Mela.
Lui, lui aveva la tristezza nel cuore e avrebbe voluto sfogarsi, parlare, raccontare cosa lo tormentava. Ma tutti gli facevano notare che era strano ma nessuno gli diceva "Dai, prendiamoci un caffè insieme così mi racconti cos'hai" nessuno che lo invitasse a bere una birra insieme per fare quattro chiacchiere.
Avrebbe raccontato del suo malessere. Delle scottature amorose, dei soldi sempre pochi, del lavoro, di come alcune persone l'avevano deluso, del bisogno di calore umano, di quella voglia matta di resettare tutta la sua vita e ripartire daccapo.
Avrebbe raccontato di come da un giorno all'altro il corso delle cose avesse improvvisamente iniziato a cambiare direzione e di come avrebbe voluto fermare questo inaspettato cambio di direzione.
Era iniziato tutto quella sera quando aveva scoperto che lei amava un altro. Era stato come mettere una pallina su un piano inclinato. Un po' alla volta era precipitato tutto, erano cambiate le prospettive, le illusioni, i sogni.
La pallina era scivolata via inesorabile, sempre più veloce, sempre più forte. E lui, lui non era riuscito a fermarla.
Avrebbe raccontato questo e molto altro. Sarebbe stato un libro aperto. Se solo qualcuno gli avesse chiesto di raccontare cosa c'è che non andava, se solo qualcuno gli avesse offerto un sorriso, se solo qualcuno avesse offerto il suo aiuto per fermare quella pallina...

mercoledì 11 febbraio 2009

L'ATTIMO FUGGENTE

Prof. Keating: … Cogli l’attimo, cogli la rosa quando è il momento. Perché il poeta usa questi versi?
Dalton: Perché va di fretta!
Prof. Keating: No! Ding! Grazie per aver partecipato al nostro gioco! … Perché siamo cibo per i vermi, ragazzi. Perché strano a dirsi, ognuno di noi in questa stanza, un giorno smetterà di respirare, diventerà freddo e morirà. Adesso avvicinatevi tutti e guardate questi visi del passato. Li avrete visti mille volte, ma non credo che li abbiate mai guardati. Non sono molto diversi da voi, vero? Stesso taglio di capelli, pieni di ormoni, come voi; invincibili, come vi sentite voi; il mondo è la loro ostrica …. Pensano di essere destinati a grandi cose, come molti di voi. I loro occhi sono pieni di speranza, proprio come i vostri. Avranno atteso finché non è stato troppo tardi per realizzare almeno un briciolo del loro potenziale? Perché vedete questi ragazzi, ora, sono concime per i fiori. Ma se ascoltate con attenzione, li sentirete bisbigliare il loro monito. Coraggio, accostatevi, ascoltateli… sentite… carpe… carpe diem… cogliete l’attimo ragazzi, rendete straordinaria la vostra vita…Carpe Diem.

giovedì 5 febbraio 2009

STO PARTENDO...

Non si vive di solo pane ma anche di soddisfazioni. Dopo 3 anni di duro lavoro finalmente mi sono conquistato sul campo la meritata “convocazione” per l’annuale convention aziendale. E’ una piccola soddisfazione personale. Credo di aver svolto un ottimo lavoro all’interno dell’azienda (soprattutto nell’ultimo trimestre quando sono stato chiamato a sostituire un collega presso un’altra sede) e perciò è giusto raccogliere i frutti. Non mi aspetto niente di eccezionale. Solo due giorni diversi dalla quotidianità magari con un vago sapore da gita scolastica. Ogni tanto staccare la spina fa bene e spero che almeno mentalmente questi due giorni servano per ricaricarmi. Partiamo fra un paio d’ore. Rientrerò a casa sabato sera.
Fino a domenica perciò sarò assente dal blog. A presto !!!