"... Da ragazzo avevo l'abitudine di scrivere su un diario ciò che mi passa per la testa. Frasi, canzoni, citazioni, pensieri. Ora che sono grande ho continuato questa abitudine sul web ..."

sabato 27 marzo 2010

IL CIELO CAPOVOLTO (ULTIMO CANTO DI SAFFO)



Gli uomini son come il mare:
l'azzurro capovolto
che riflette il cielo;
sognano di navigare,
ma non è vero.
Qualche sera fa ascoltavo questa canzone... E poi mi è venuta in mente lei...

venerdì 26 marzo 2010

IO E LEI, COME ESTRANEI


Quanto tempo è passato? Nemmeno lo ricordo più. Forse 7 anni, forse meno. E poi eccoci qua, di fronte, mentre nemmeno sorridi, mentre mi saluti freddamente, mentre ho quasi l’impressione di salutare un’estranea se non fosse per quella camminata che ho riconosciuto da lontano.
Eccoci qua a parlare senza dire niente, a raccontare come va la vita, a parlare degli amici comuni, a ricordare aneddoti.
E non so nemmeno perché sono qui con te, non so nemmeno perché sono così nervoso mentre faccio a piccoli pezzetti uno stuzzicadenti e urto accidentalmente dappertutto. Cerco luce nei tuoi occhi, cerco dolcezza nel tuo sorriso, cerco poesia nel tuo tono di voce. Cerco, senza trovare.
Eppure un tempo il mio cuore batteva forte per te. Eppure un tempo cercavo disperatamente te. Eppure un tempo è ormai lontano e tutto ciò che amiamo non è amore.
Tu che dovevi essere un attentato alla mia singletudine alla fine non hai fatto altro che cementare le mie convinzioni da single.
E continuo a guardarti in quella vecchia foto, continuo a pensarti. Mentre tu, tu non ci sei più.

giovedì 18 marzo 2010

CANTICCHIANDO...

Un bellissimo spreco di tempo
un’impresa impossibile
l’invenzione di un sogno
una vita in un giorno
una tenda al di là della duna
(...) Baciami ancora…
Baciami ancora…
Tutto il resto è un rumore lontano
una stella che esplode ai confini del cielo.
(Baciami Ancora - Jovanotti)

Sto pensando a te
mentre cammino, mentre parlo, mentre rido, mentre respiro
sto pensando a te
mentre mi sveglio, quando corro tutto il giorno
sto pensando a te (Sto Pensando a Te - Vasco Rossi)

Mi sei venuto a cercare tu
Con quelli occhi grandi
Ma nella testa,
un nuovo vivere inaccettabile
E tu che non avevi neanche
idea dei sogni miei
Mi sei venuto a cercare
ma io non ti voglio pìù
Io non ti voglio più, no (Mi Sei Venuta a Cercare Tu - Alessandra Amoroso
)

giovedì 11 marzo 2010

V PER VENDETTA

Buona sera, Londra. Prima di tutto vi chiedo di scusarmi per questa interruzione. Come molti di voi io apprezzo il benessere della routine quotidiana, la sicurezza di ciò che è familiare, la tranquillità della ripetizione. Ne godo quanto chiunque altro. Ma nello spirito della commemorazione, affinché gli eventi importanti del passato, generalmente associati alla morte di qualcuno o al termine di una lotta atroce e cruenta vengano celebrati con una bella festa, ho pensato che avremmo potuto dare risalto a questo 5 novembre, un giorno ahimè sprofondato nell'oblio, sottraendo un po' di tempo alla vita quotidiana, per sederci e fare due chiacchiere.
Alcuni vorranno toglierci la sicura, sospetto che in questo momento stiano strillando ordini al telefono e che presto arriveranno gli uomini armati. Perché? Perché, mentre il manganello può sostituire il dialogo, le parole non perderanno mai il loro potere; perché esse sono il mezzo per giungere al significato, e per coloro che vorranno ascoltare, all'affermazione della verità. E la verità è che c'è qualcosa di terribilmente marcio in questo paese.
Crudeltà e ingiustizia, intolleranza e oppressione. E lì dove una volta c'era la libertà di obiettare, di pensare, di parlare nel modo ritenuto più opportuno, lì ora avete censori e sistemi di sorveglianza, che vi costringono ad accondiscendere a ciò. Com'è accaduto? Di chi è la colpa? Sicuramente ci sono alcuni più responsabili di altri che dovranno rispondere di tutto ciò; ma ancora una volta, a dire la verità, se cercate un colpevole.. non c'è che da guardarsi allo specchio.
Io so perché l'avete fatto. So che avevate paura. E chi non ne avrebbe avuta? Guerre, terrore, malattie. C'era una quantità enorme di problemi, una macchinazione diabolica atta a corrompere la vostra ragione e a privarvi del vostro buon senso. La paura si è impadronita di voi, ed il Caos mentale ha fatto sì che vi rivolgeste all'attuale Alto Cancelliere, Adam Sutler. Vi ha promesso ordine e pace in cambio del vostro silenzioso, obbediente consenso. Ieri sera ho cercato di porre fine a questo silenzio.
Ieri sera io ho distrutto il vecchio Bailey, per ricordare a questo paese quello che ha dimenticato. Più di quattrocento anni fa, un grande cittadino ha voluto imprimere per sempre nella nostra memoria il 5 novembre. La sua speranza, quella di ricordare al mondo che l'equità, la giustizia, la libertà sono più che parole: sono prospettive. Quindi, se non avete visto niente, se i crimini di questo governo vi rimangono ignoti, vi consiglio di lasciar passare inosservato il 5 novembre.
Ma se vedete ciò che vedo io, se la pensate come la penso io, e se siete alla ricerca come lo sono io, vi chiedo di mettervi al mio fianco, ad un anno da questa notte, fuori dai cancelli del Parlamento, e insieme offriremo loro un 5 novembre che non verrà mai più dimenticato. (V per Vendetta)

mercoledì 10 marzo 2010

TU, INASPETTATAMENTE TU


Angela aveva insistito tanto “Dai vieni a trovarmi al locale che c’e una sorpresa per te, una persona che ti farà piacere vedere” e alla fine lui si era convinto. Anche se Angela che lo chiama per una sorpresa voleva dire una sola cosa: avrebbe trovato Elena. E questo lo scocciava terribilmente. Erano due mesi che aveva troncato ogni rapporto con Elena e non aveva nessuna voglia di rivederla. Non adesso che finalmente era riuscito a tenersi a distanza di sicurezza da lei.
Faceva un freddo assurdo, sembrava di essere a gennaio e invece era già marzo. Parcheggiò il più vicino possibile. Pioveva copiosamente e non aveva nessuna voglia di bagnarsi. Scese dalla macchina e si affrettò a dirigersi verso il locale. Quando arrivò a pochi passi, fece un bel sospirone: non voleva assolutamente dare l’impressione che gli facesse piacere vederla. Doveva essere freddo ma non scortese. Nessun sorriso, né frasi dolci ma allo stesso tempo doveva salutarla con cortesia.
Ebbe un attimo di esitazione, poi abbassò la maniglia ed entrò. Con suo grande stupore si ritrovò davanti Laura. In un attimo fu assalito da mille sensazioni. Era deluso che ci fosse Elena, ma allo stesso tempo sollevato che non dovesse vederla, ma pensò che avrebbe evitato volentieri anche di vedere Laura. Lei sorrise, ma subito dopo colse qualcosa nel suo sguardo. “Bè? Deluso? Chi ti aspettavi?” Lui balbettò qualcosa “Ehm… No, mi fa piacere vederti...”. Lei si avvicinò e come suo solito gli baciò la guancia. "Non sei felice di vedermi?" gli chiese nuovamente. "Si, certo". Era ancora un pò stordito dal'imprevisto ma iniziava a sentirsi a suo agio.
"Piaciuta la sorpresa?" Chiese Angela che fece capolino dalla cucina. "Mica tanto" disse Laura con un sorriso e poi aggiunse "Magari si aspettava di trovare Megan Fox". Aveva fatto un'ingresso sbagliato, doveva rimediare, pensò. Le cinse la vita, abbracciandola forte e le sussurrò "Preferivo Megan Fox ma sono contento di aver trovato te. Mi sei mancata".