"... Da ragazzo avevo l'abitudine di scrivere su un diario ciò che mi passa per la testa. Frasi, canzoni, citazioni, pensieri. Ora che sono grande ho continuato questa abitudine sul web ..."

sabato 18 dicembre 2010

L'INTER E' CAMPIONE DEL MONDO!!!

E' stata una lunga attesa e il cammino per arrivare fin qui è stato molto faticoso. Però alla fine siamo arrivati. Ed è essere quassù, sul tetto del mondo, è una sensazione bellissima.
INTER CAMPIONE DEL MONDO !!!
I Campioni del Mondo Siamo Noi !!!
Grazie Ragazzi. FORZA INTER!!!

venerdì 17 dicembre 2010

FRASI SUL NATALE

Il Natale ci arriverà presto alla gola. (P.G.Wodehouse)

Il regalo di Natale ideale è il denaro. L'unico problema è che non si può chiedere. (Bill Vaughan)
Fanno ancora degli alberi di Natale di legno? (Linus in A Charlie Brown Christmas)I nostri bambini aspettano i regali di Natale come i politici i risultati delle elezioni; mancano ancora i dati del seggio elettorale dello zio Fred e del distretto della zia Ruth .(Marceline Cox)L'Albero di Natale perfetto? Tutti gli alberi di Natale sono perfetti! (Charles Barnard)O per favore, c'è solo un tipo grasso che ci porta i regali, e il suo nome è Babbo Natale. (Bart Simpson)Vorrei poter mettere lo spirito del Natale all'interno di un barattolo e poterlo tirare fuori mese per mese, poco alla volta. (Harlan Miller)A Natale tutte le strade conducono a casa. (Marjorie Holmes)
 

mercoledì 15 dicembre 2010

COME BISCOTTI


L'amore è come una tazza di latte. E noi siamo come biscotti, basta che ci stai dentro un secondo di troppo e quando esci rischi di spezzarti a metà.

sabato 11 dicembre 2010

DIFFERENZE TRA NORD E SUD


  • Al nord il caffè costa anche € 2,00. Al sud il prezzo del caffè è un mistero, te lo offrono sempre.
  • Al nord c'è la nebbia. Al sud la nebbia la trovi solo in cucina quando si prepara il pranzo.
  • Al nord non esiste la criminalità, ci sono solo uomini in giacca e cravatta. Al sud la cravatta si usa solo ai matrimoni.
  • Al nord vivi per lavorare. Al sud lavori per hobby, quando lavori!
  • Al nord mangi 80 gr di pasta solo, in una cucina deserta ingozzandoti perché devi correre al lavoro. Al sud ti sfidano a finire un pranzo in una cucina da 150 metri quadri con tante persone a tavola che sembra il concerto dei pooh. E il lavoro? Ah già, ma che fretta c'è, vado più tardi!
  • Al nord nevica anche in pianura. Al sud non nevica se non sulle vette più alte, ma per una ragione pratica…non abbiamo pianure.
  • Al nord la vita è frenetica, anche se non devi fare niente devi essere frenetico perché la società te lo chiede. Al sud la parola frenesia l'hanno abolita dal vocabolario e se pure la società chiede qualcosa, basta non rispondergli!
  • Al nord le comitive di amici sono fatte da 3 o 4 persone al massimo. Al sud le comitive di amici si spostano con pullman, a due piani.
  • Al nord si bestemmia senza alcun motivo. Al sud si bestemmia con sentimento e dedizione.
  • Al nord le feste patronali, dove le organizzano, si concentrano in 20 metri quadri, con una giostrina, una bancarella, quattro messe e durano un giorno. Al sud le feste patronali sono così grandi che le 5000 messe converebbe dirle allo stadio, le bancarelle si perdono all'orizzonte e durano così tanto che una persona può nascere e morire di vecchiaia durante i festeggiamenti.
  • Al nord in un palazzo mediamente non si conosce nessuno. Al sud medimante in un palazzo la vicina vive a casa tua,o viceversa.
  • Al nord sole e mare sono leggende metropolitane. Al sud sole e mare sono uno stile di vita!
  • Al nord il caffè è un optional. Al sud il caffè è una fede,una bevanda sacra di culto.
  • Al nord fanno l'happy hour. Al sud 4 filoni di pane da 1 Kg a testa e 1 bottiglia di vino e poi vedi che happy hour.
  • Al nord quando si parte si porta solo lo stretto indispensabile. Al sud di stretto abbiamo solo lo stretto di Messina!
  • Al nord una mamma di famiglia che cucina, sempre ammesso che sia a casa, fa il calcolo di quante persone devono mangariare. Al sud una mamma di famiglia per cucinare la cena si alza alle 6 di mattina va in cucina vestita da militare con una fascia rossa in testa e i segni nera sul viso stile rambo e per sapere quando deve cucinare applica una formula matematica complessa il cui risultato porta sempre a raddoppiare le dosi, se non addirittura a triplicarle e chiedendole spiegazioni su perchè ha cucinato in più lei risponderà: "metti che viene qualcuno!"
  • Al nord quando nevica, lo spazza neve sposta la neve a bordo strada bloccandoti la macchina e la mattina ti devi alzare mezz'ora prima a spalartela per andare a lavorare e non è detto che ci riesci. Al sud non abbiamo ne lavoro ne neve!
  • Al nord si va a mare con un tramezzino e una coca cola in 5 persone. Al sud tramezzino e coca cola sono solo l'aperitivo.
  • Al nord fra mare e montagna ci sono 3 ore di macchina. Al sud usiamo l'aspromonte come trampolino per buttarci a mare!
  • Al nord in un bar paghi anche l'acqua. Al sud in un bar non paghi!
  • Al nord fanno i fighi con i Suv. Al sud fanno i fighi con la Panda 4x4 del '92.
  • Al nord di tanto in tanto vedi un campo di calcetto. Al sud di tanto in tanto vedi qualcosa diversa da un campo di calcetto!
  • Al nord i tuoi vicini fanno così tanto silenzio che ogni tanto pensi che siano morti. Al sud i tuoi vicini fanno così tanto rumore che ogni tanto pensi che stia passando un corte della CGIL.
  • Al nord si fanno le lampade. Al sud usiamo già le lampadine e rispermi energetico!
  • Al nord se lavori ti arrangi. Al sud se ti arrangi hai un'appartamento di 200 metri quadri di proprietà, macchina, televisore al plasma e iacuzzi.
  • Al nord non c'è il problema dei rifiuti. Al sud abbiamo il problema dei rifiuti che vengono dal nord!
  • Al nord si usa poco giocare a carte. Al sud anche. Giochiamo solo dalle 9 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 20.00!


domenica 5 dicembre 2010

TI ASPETTERO'

Ti aspetterò. Ti aspetterò perché ho imparato ad aspettarti. Nelle serate tristi, nei pomeriggi pieni di pioggia, in quelle domeniche senza far niente. Ti aspetterò come ho sempre fatto. Ti aspetterò perché so aspettarti. Ti aspetterò perché il problema non è quanto aspetti ma chi aspetti. E io sto qui ad aspettare te. Da un giorno, da un mese, forse da un anno.
Mi siederò lì in un angolo e in rigoroso silenzio aspetterò il mio turno. Come quando sei nella sala d’attesa dal medico e aspetti che ti chiamino.
Aspetterò che la tua delusione passi, aspetterò che la luce nei tuoi occhi si riaccenda, aspetterò che mi cercherai nuovamente, mi chiederò “come stai?” e magari ti lamenterai del fatto che non mi faccio mai sentire.
Ti aspetterò. Ti sto già aspettando.

martedì 30 novembre 2010

DISTRATTAMENTE PENSI

Distrattamente pensi. Mentre sei in macchina, mentre ti radi davanti allo specchio, mentre fai la doccia, mentre cerchi di addormentarti.
Distrattamente pensi. Pensi a questa vita che vorresti cambiare ma che in fondo non fa poi così schifo, a quella amica che non ti risponde più, al fatto che non stai bene psicologicamente e mentalmente, che se fossi stato meno nervoso magari avresti frenato prima, a quella strana voglia di pizza, a quel messaggio che non ancora inviato, a quella telefonata che vorresti fare ma non sai cosa dire, che non te ne frega niente se anche stamattina farai tardi in ufficio, che il tuo girovita è ormai extralarge e dovresti metterti a dieta, alle parole che non trovi, a quella canzone che ti fa ripiombare nei ricordi, a quel libro che vorresti scrivere, a cosa regalare ai tuoi cari a Natale, a questo maledetto ginocchio che ti tormenta, al prossimo bacio che darai, alla pioggia che non smette di cadere, a quanto ti mancano gli anni della gioventù, che fra due mesi avrai un anno in più, a cosa scriverai nei blog stasera e domani e dopodomani, alla casa che vorresti comprare, all’Inter, che mangeresti volentieri un cornetto caldo alla crema, al sorriso di una ragazza, ad un bicchiere di vino con gli amici, a tuo fratello che compie gli anni.
Distrattamente pensi. Da solo. Malinconicamente. Prima che arrivi qualcuno o qualcosa a interrompere i tuoi pensieri.

lunedì 29 novembre 2010

FRASI DI FABIO FAZIO

Basta un attimo per innamorarsi quindi… non distraetevi. (Fabio Fazio)

Alcuni matrimoni durano pochi mesi, ma non ti illudere: i più durano una vita. (Fabio Fazio).

Quando due cuori si incontrano vuol dire che c’è confusione in sala operatoria. (Fabio Fazio)


Con te ho passato i giorni più belli della mia vita. Fortunatamente per le notti mi ero organizzato diversamente. (Fabio Fazio).


sabato 27 novembre 2010

SI VEDE CHE ERA DESTINO

È la mattina di Ferragosto. Michele, scrittore milanese rimasto da solo in città per concentrarsi sul suo prossimo libro, si sveglia con un’idea in testa, folle, forse inattuabile. Fra un mese esatto compirà quarant’anni e pensa a una festa di compleanno con tutte le donne che ha avuto. Non è mai stato un playboy, ma ripensando a infatuazioni, a incontri e a piccole e grandi avventure si rende conto che le invitate potrebbero essere un numero considerevole. Sarebbe deciso a lasciar perdere se non fosse che Fabrizio, il suo migliore amico, entusiasta, lo convince a compilare una lista. Iniziato dunque per gioco, il progetto prende corpo trascinando Michele in una rievocazione che diventa soprattutto bilancio affettivo. Ed essendo scrittore, il protagonista si diverte nell’affidare via via parti del racconto sul proprio passato a un suo alter ego, un distaccato narratore che parla di lui in terza persona. Ma quando Michele dovrà assentarsi in seguito ad alcune dolorose sorprese, il libro passerà letteralmente di mano fino al giorno del fatidico compleanno. È il 15 settembre. Tornerà Michele? Si farà la festa? Quali e quante donne accetteranno l’invito? Romanzo sentimentale e giallo letterario insieme, Si vede che era destino scruta con ironia e una punta di ferocia fra gli amori irrisolti di una generazione di donne e di uomini “troppo giovani per arrendersi, troppo vecchi per sognare ancora”.

domenica 21 novembre 2010

FACEBOOK, I CARTONI ANIMATI NEL PROFILO IN DIFESA DEI BAMBINI


Spopolano in questi giorni sulle pagine Facebook di amici e contatti le foto del profilo con i personaggi dei cartoni animati. Regressione infantile generalizzata? No, è la nuova iniziativa sociale che coinvolge il portale di Mark Zuckerberg e suggerisce a tutti gli iscritti di sostituire il proprio volto con un’immagine che rappresenta il cartone preferito. Il motivo? Sensibilizzare le coscienze sulla settimana dedicata ai diritti d’infanzia dal 15 al 22 novembre, al motto di “Torniamo Bambini“.
Nel momento in cui la cronaca racconta di tremende storie di abusi e violenze sui bambini, la sezione italiana di Facebook italiano si muove per sensibilizzare gli iscritti sulla settimana dei diritti dei più piccoli, con la proposta "Per una settimana non vedremo più una sola faccia vera su FB ma un’invasione di ricordi d’infanzia". Per partecipare basta cambiare la foto profilo mettendo l’immagine del cartone animato preferito.
E tra un Holly e Benji e una Pollon, tra un Lupin e una Georgie, tra un Daitan3 e una Kiss Me Licia scatta immancabilmente l'operazione amarcord.

giovedì 18 novembre 2010

LA STORIA DEL BARATTOLO

Un professore, davanti alla sua classe di filosofia, senza dire parola, prende un barattolo grande e vuoto di maionese e procede a riempirlo con delle palle da golf. Dopo chiede agli studenti se il barattolo è pieno. Gli studenti sono d’accordo e dicono di si. Allora il professore prende una scatola piena di palline di vetro e la versa dentro il barattolo di maionese. Le palline di vetro riempiono gli spazi vuoti tra le palle da golf. Il professore chiede di nuovo agli studenti se il barattolo è pieno e loro rispondono di nuovo di si.
Il professore prende una scatola di sabbia e la versa dentro il barattolo. Ovviamente la sabbia riempie tutti gli spazi vuoti e il professore chiede ancora se il barattolo è pieno. Anche questa volta gli studenti rispondono con un si unanime. Il professore velocemente aggiunge due tazze di caffé al contenuto del barattolo ed effettivamente riempie tutti gli spazi vuoti tra la sabbia. Allora gli studenti si mettono a ridere. Quando la risata finisce il professore dice: “Voglio che vi rendiate conto che questo barattolo rappresenta la vita…Le palle da golf sono le cose importanti come la famiglia, i figli, la salute, gli amici, l’amore, le cose che ci appassionano. Sono cose che, anche se perdessimo tutto e ci restassero solo quelle, le nostre vite sarebbero ancora piene. Le palline di vetro sono le altre cose che ci importano, come il lavoro, la casa, la macchina, ecc. La sabbia è tutto il resto: le piccole cose. Se prima di tutto mettessimo nel barattolo la sabbia, non ci sarebbe posto per le palline di vetro né per le palle da golf. La stessa cosa succede con la vita. Se utilizziamo tutto il nostro tempo ed energia nelle cose piccole, non avremo mai spazio per le cose realmente importanti. Fai attenzione alle cose che sono cruciali per la tua felicità: gioca con i tuoi figli, prenditi il tempo per andare dal medico, vai con il tuo partner a cena, pratica il tuo sport o hobby preferito. Ci sarà sempre tempo per pulire casa, per tagliare le erbacce, per riparare le piccole cose… Occupati prima delle palline da golf, delle cose che realmente ti importano. Stabilisci le tue priorità: il resto è solo sabbia”. Uno degli studenti alza la mano e chiede cosa rappresenti il caffè. Il professore sorride e dice: “Sono contento che tu mi faccia questa domanda. E’ solo per dimostrarvi che non importa quanto occupata possa sembrare la vostra vita, c’è sempre posto per un paio di tazze di caffé con un amico!”.

lunedì 8 novembre 2010

BARZELLETTE SUI BIMBI


Un bambino dice alla madre "Mamma perché hai quella pancia così grande?". La mamma risponde "Perché aspetto una sorellina per te".
Nella stazione degli autobus il bimbo vede un uomo con la pancia grande e domanda all'uomo "Signore e lei cosa aspetta?" "Io aspetto l'auto bus". E il bambino "Se le esce una bici me lo puoi dare a me?"
Un giorno una bimba dice alla zia: "Zia ma perché non hai dei figli? "e la zia: "Perché la cicogna non me ne ha portati" e la bimba: "Zia ma allora perché non hai cambiato uccello?!"
- Mamma, perché sono così brutta?
- Oh scusami Patty, ma quando ho conosciuto tuo padre non sapevo ancora di essere miope!

domenica 7 novembre 2010

LE COSE BELLE SUCCEDONO QUANDO MENO TE L'ASPETTI

Le cose belle succedono quando meno te l'aspetti. E tu devi essere pronto a raccoglierle, come tante briciole che cadono all’improvviso. Perché anche un sabato qualunque può diventare un giorno bellissimo.
Ci vediamo domani”, “ok, va bene”, “non ci vediamo da una vita e mi fai pure aspettare”, colazione insieme, le briciole di un cornetto, “sei sempre uguale”, “e tu sei sempre bellissima”, i suoi sorrisi, lei che corre, i suoi capelli morbidi, una bella giornata di sole, un paio di stivali nuovi, aspettare il treno (sarebbe bello se non partisse), “mangiamo un gelato?”, iscriversi in palestra, “se vuoi andare vai”, “no aspetto che parti”, la sua testa sulla tua spalla, un capello bianco, “a cosa pensi?”, “a niente” (a te che sei bellissima), “grazie della bella compagnia”.
E mentre guardi il treno che parte e che ti mette addosso sempre tanta tristezza pensi che la sua presenza ti riempie. Con lei vicino ti senti diverso, appagato, pieno di vita. Lei è come una brezza lieve in un giorno di caldo asfissiante, è l’arcobaleno dopo la pioggia, è l’odore del caffè la mattina, è un gol al novantesimo, è il tepore delle coperte mentre fuori piove, è una giornata di primavera a metà novembre, è …
Lei è fantastica, lei è speciale. Lei è la mia fatina e lo resterà per sempre.

venerdì 5 novembre 2010

SEMBRA FACILE, INVECE NON LO È. MAI.

Sembra facile, invece non lo è quasi mai.
Sembra facile dimenticare lei e guardare avanti.

Sembra facile tornare a fissare il sole che splende e sorridere di ieri.
Sembra facile ma non è mai facile.
Perché ti senti sempre sul filo dell’equilibrio, in bilico.
E cerchi l’appiglio, il gancio che ti aiuti a rimanere su, a non crollare, a non cadere giù.
E mentre cerchi disperatamente di aggrapparti sprofondi giù, sempre più giù.
Sembra facile. Visto da lì fuori sembra facile.
Ma prova a venire qua dentro, prova a sentire il dolore, prova a togliere il pugnale conficcato nel cuore. Prova a rimanere in piedi, a non crollare.
Sembra facile, invece non lo è. Mai.

giovedì 4 novembre 2010

CONOSCERE E IMPARARE



Chi impara ma non pensa è perduto. Chi pensa ma non impara è in pericolo.. (Confucio)

Tutto il nostro sapere ha origine dalle nostre percezioni. (Leonardo da Vinci)

Conosci te stesso. (Socrate)

Il vero sapiente è colui che sa di non sapere. (Socrate)


Se incontrerai qualcuno persuaso di saper tutto e di esser capace di far tutto non potrai sbagliare, costui è un’imbecille. (Confucio)

mercoledì 27 ottobre 2010

FRASI DA FILM D'AZIONE

Donnelly: Ma voi sovietici come affrontate la tensione e lo stress?
Danko: Vodka (Danko)
Monique: Perdere migliora il carattere
John: Ma vincere migliora il guardaroba! (Codice Magnum)
Trautman: Allora vedo che non ha capito. Io non sono qui per salvare Rambo da voi. Io sono qui per salvare voi da lui. (Rambo)
Henry: Vedi, è questo il problema con i terroristi: se ne fregano altamente dei programmi altrui. (True Lies)
Quang: Sei pronto?
Jack: Io sono nato pronto
(Grosso Guaio a Chinatown)

Robert: Guerre...oh John! Le guerre vanno e vengono, ti pare? In vietnam abbiamo perso, nel Golfo abbiamo vinto. E cosa cambia? Niente John. Niente. Non cambia niente. L' unica differenza è chi diventa ricco e chi diventa morto. Personalmente io preferisco ricco. (Eraser)

domenica 24 ottobre 2010

BEST THAT YOU CAN DO (ARTHUR'S THEME)

Un paio di settimane fa tornando a casa ho sentito questa canzone alla radio. Ero immerso nei miei malinconici pensieri e mi è sembrata la colonna sonora ideale per quel momento.
Nei giorni successivi l'ho cercato sul web e negli ultimi tempi la sto ascoltando molto spesso.
E' straordinaria. Ogni volta che la ascolto mi suscita tante emozioni.
The best that you can do ..... The best that you can do is fall in love.
Il meglio che si può fare ...... Il meglio che puoi fare è innamorarti .

venerdì 22 ottobre 2010

UNA PUGNALATA ALLE SPALLE

Perché? Perché mi ha fatto questo?” Lei abbasso gli occhi e non rispose “Per me eri più di un’amica, ti ho confidato tutto di me, ti ho raccontato cose che non ho mai raccontato a nessuno” Lei prese fiato, quasi volesse rispondere, ma non disse nulla “No, non meritavo questa pugnalata alle spalle, non da te”. Lei finalmente reagì “Non ho pugnalato nessuno, io. Ho fatto quello che ritenevo giusto”. Lui rimase un attimo in silenzio. Capì che se avesse risposto subito avrebbe finito per alzare la voce e usare un tono arrogante. Prese fiato e cercando di tenere un tono pacato chiese “Giusto cosa? Giusto per chi?” “Volevo che fra voi due ci fosse un chiarimento, volevo che vi parlaste. Lei è pur sempre la mia migliore amica e non volevo che fra voi due ci fossero fraintendimenti”. Stavolta fu lui ad abbassare gli occhi “Mi stai dicendo che hai preferito lei a me?” “E’ la mia migliore amica” ripeté lei. Lui non rispose, guardò nervosamente l’orologio e si alzò di scatto “E’ tardi devo andare”. “Aspetta, lasciami spiegare”. Lui fece finta di non sentirla. Aprì la porta e uscì senza voltarsi. Mentre la porta si richiudeva a lei sembrò di sentire un vago “Addio”.

giovedì 21 ottobre 2010

UNA GIORNATA DI M.... !!!

Si sono ammalate contemporaneamente due colleghe perciò sono stato costretto a fare il lavoro di tre persone;
Non ho ancora fatto pace con due amiche con cui ho avuto un brusco diverbio qualche giorno fa;
Mia nonna si è fratturato un braccio e dovrà tenerlo ingessato per un mese;
Chiudendo cassa in ufficio stasera ho scoperto che qualcuno mi ha rifilato un pezzo da 20 euro falso;
A metà pomeriggio mi è venuto all'improvviso un mal di schiena che in serata è peggiorato di brutto;
Non ci sono dubbi, è stata proprio...
UNA GIORNATA DI MERDA !!!

PS: Meno male che almeno l'Inter ha vinto (4-3 col Tottenham)

lunedì 18 ottobre 2010

UN CONTRIBUENTE E'...

Il medico mi ha dato 6 mesi di vita, ma quando si è accorto che non ero in grado di pagarlo, me ne ha concessi altri 6. (Walter Matthau)

L'amore ti fa fare cose pazze. Io per esempio mi sono sposato. (Buddy Sorrel)


Non ho parlato con mia suocera per diciotto mesi. Non volevo interromperla. (Ken Dodd)

Nevrastenico: colui che costruisce castelli in aria. Psicopatico: colui che vi abita. Psichiatra colui che riscuote l’affitto. (Jerome Lawrence)


Un contribuente è uno che lavora per lo stato, ma senza avere vinto un concorso pubblico. (Ronald Reagan)

Io non sono vegetariano perché amo gli animali, io sono vegetariano perché odio le piante. (Whitney Brown)


Chi fuma può causare incendi nei boschi. Ecco perché non vedrete mai un animale fumare. (B. Cosby)

venerdì 8 ottobre 2010

DI SOLE E D'AZZURRO

E su queste note ballavo stretta a lei, sperando che la musica non finisse più. Mentre sentivo il suo viso sulla mia spalla e i suoi capelli mi sfioravano il viso. Momenti belli ed intensi che resteranno. Sempre e comunque.

mercoledì 6 ottobre 2010

NON SEMPRE LA VITA VA COME VORREMMO...


L'ATTESA
Chissà se risponderai... e perché non rispondi mai... (20 settembre)

INUTILI PARANOIE
Lo sapevo che finiva così. Troppo bello per essere vero... (24 settembre)

PICCOLI DUBBI NEL GRANDE GIORNO

Non è quando va tutto storto che devi preoccuparti, i problemi nascono quando va tutto bene... (2 ottobre)

L'INFELICE EPILOGO

Per vincere devi essere disposto a perdere. Io ho perso, però mi sono divertito. Non dicono così i giocatori di poker mentre vedono spuntare l'alba dalla finestra del casinò? (3 ottobre)

domenica 26 settembre 2010

QUANDO... VA TUTTO BENE

Quando sento il rumore della pioggia mentre sono sotto le coperte
Quando leggo un libro che mi appassiona tantissimo
Quando mi sveglio la domenica mattina mentre intorno c’è silenzio
Quando ascolto una canzone che si adatta al momento
Quando mangio un gelato che mi piace
Quando penso che la vita è bellissima
Quando l’Inter vince il derby
Quando passo una bella serata con gli amici
Quando canto una canzone stonata al karaoke
Quando il vino scende senza accorgermene
Quando arriva un sorriso che non mi aspettavo
Quando guardo un film per l’ennesima volta
Quando una foto mi mette malinconia
Quando sento che posso farcela
Quando non voglio mollare mai
Quando ricevo un sms inaspettato
Quando so che Lui c’è e non mi abbandonerà
Quando incontro una persona che non vedevo da un po’
Quando non so cosa fare
Quando fuori c’è il sole

venerdì 24 settembre 2010

CERTE OCCASIONI SONO COME LE FARFALLE...

Me lo sentivo. Era tutto così bello, così perfetto, così… stupendo. No, non poteva succedere. Non a me. E quei due graffi alla portiera sono stati solo il preludio alla doccia fredda che stava per arrivare.
E ora? Dirà di nuovo sì? Cambierà idea? Magari prenderà nuovamente tempo. E mi lascerà nuovamente nel dubbio. Magari annegherò nelle mie tristi paranoie prima che stavolta mi liquidi con un malinconico “no, grazie”. Certe cose non capitano tutti i giorni. Certe cose sono come farfalle. Le devi dolcemente catturare nelle tue mani e non lasciare sfuggire perché se scappano potresti non afferrare più.
Me lo sentivo. Ieri sera quando mi ha detto sì stavo per esplodere di gioia. Avrei voluto afferrare il mondo e stringerlo forte a me. Mi sentivo come quella fantastica notte di Champions League. E mentre i miei occhi diventavano lucidi pensavo “No, non può essere. E’ solo un sogno”.
Invece era tutto vero, tutto stupendamente vero. Immaginavo come sarebbe stato, le parole da dire, i gesti da fare, i sorrisi compiaciuti degli altri. Era troppo bello. Allora è vero, lassù c’è qualcuno che ci ama, lassù c’è qualcuno che ascolta ed esaudisce i nostri desideri più belli.
Poi stamattina mi sono dovuto svegliare dal sogno. Ho aperto le mani e la farfalla non c’era più. Volata via. E chissà se ritornerà…

giovedì 16 settembre 2010

CHE LA FESTA COMINCI

Sasà Chiatti, un immobiliarista/palazzinaro, cafone quanto non basta e megalomane all’ennesima potenza, organizza una super-mega festa a Roma, a Villa Ada, sua proprietà, ed invita “Tutti i nomi che contano” del rutilante mondo dei VIP. Ci sono proprio tutti: politici, attori e attoruncoli, artisti di svariati generi, calciatori, donne e donnine inconsistenti se non ornate di bellezza, per lo più rifatta, elefanti, tigri e quant’altro, insomma un campionario e una fauna umana, archetipi di una specie tanto stigmatizzata e, al contempo, corteggiata dai mass media perché spettacolarizza e sensazionalizza! C’è lo scrittore di successo, Fabrizio Ciba, preoccupato solo del suo ego e dell’immagine che deve dare di sé. Ci sono le belve di Abaddon, una patetica setta satanica di Oriolo Romano, il cui leader Saverio Moneta cerca nel male un riscatto alla sua tapina e fantozziana vita. Una folla di personaggi affolla la scena narrativa, impazza in preda ad un’euforia lugubre da bolgia infernale, è una festa tragicomica, iperrealistica e sopra le righe dall’inizio alla fine. Un’umanità tronfia e ridicola, persa nel suo isterico vaneggiare, tesa ad inseguire e perseguire, spesso il nulla, cieca nel non vedere il precipizio che gli si para di fronte. Sono scene apocalittiche, in tono mondano, fatuo e satirico, quelle che si palesano davanti agli occhi dei lettori, dove tutto è esasperato fino al parossismo, la comicità graffia e irride. Sembrano tutti delle marionette senza umanità e sensibilità, omnia transeat… “Con il tempo, anche questa brutta esperienza sarebbe passata, avrebbe perso la sua drammaticità e l’avrebbe ricordata con un misto di divertimento e di rimpianto”, gli Umani si orientano come certi voltagabbana della politica e non. Critica feroce all’ex URSS, gli atleti sovietici partecipanti alle olimpiade del ’60 a Roma che preferiscono alla vita soffocante in Unione Sovietica quella altrettanto soffocante, ma libera delle catacombe: alla prigionia della mente la libertà di scelta...
Dialoghi comici e battute mordaci contrappuntano uno stile attuale e carico di vena sardonica dove galleggia ciò che resta della nostra “Povera Patria”, gli avanzi di un pranzo o di una cena mal digerita.
Un libro che si fa leggere facilmente e che vale veramente la pena di leggere.

mercoledì 15 settembre 2010

GRAZIE A FACEBOOK HO CAPITO CHE... (parte quinta)



- Che vi piace il tipo di Gossip Girl (ci avete scassato le palle)
- Che "qst extate nn la scrdr mai" lo dite ogni santissimo anno.
- Che vi lamentate se i Prof si incazzano se non fate i compiti.
- Che vorreste occupare scuola, quando nemmeno sapete PERCHE' si occupa, una scuola.
- Che nessuno sapeva che l'acqua è bagnata
- Che "e pensare che due mesi fa faceva caldissimo!". Due mesi fa. Due. Mesi. Fa.
- Che ci sono tanti metallari e tanti housettari che mettono su diecimila gruppi infamandosi l'un l'altro, senza rendersi conto di essere ridicoli.
- Che l'estate è la stagione preferita da tutti, però è bello quando fuori nevica.
- Che fidanzarsi, lasciarsi, rifidanzarsi e rilasciarsi può avvenire anche in meno di 10 minuti.
- Che si può soffrire per amore.
- Che in matematica facciamo tutti schifo
- Che nessuno sa scrivere correttamente in italiano (per non parlare delle lingue straniere).
- Che ammazzereste chi picchia le foche...e che vi piace ingozzarvi di cibo (carne compresa).
- Che... conosciamo tutti tutte le canzoni disney
- Che per voi l'italiano è un optional.


E non finisce qui…

sabato 11 settembre 2010

PERLE DI SAGGEZZA

Una bugia fa in tempo a viaggiare per mezzo mondo mentre la verità si sta ancora mettendo le scarpe.. (Mark Twain)
I computer sono inutili, possono dare solo risposte. (Pablo Picasso)

Quando una donna insiste per l’uguaglianza tra i sessi, sta rinunciando alla propria superiorità. (Anatole France)
Chi non sa popolare la propria solitudine, nemmeno sa star solo in mezzo alla folla affaccendata. (Baudelaire)

I solitari leggono molto, ma parlano poco e poco sentono dire: per loro, la vita è misteriosa. (Cechov)

Come si può conoscere se stessi? Non mai attraverso la contemplazione, bensì attraverso l’azione. (Wolfang Goethe)

martedì 7 settembre 2010

SE NON MI AMI VAI E NON VOLTARTI


- Tu sei innamorato di me.
- E così evidente?
- Tu che ne dici?
- Dico che a te invece non importa nulla di me.
- E così evidente?
- Tu che ne dici?
- Dico che vorrei non soffrissi per me.- Lo sai che non è possibile.
- Perché? Non eri tu quello che diceva che nulla è impossibile?
- Si ma non in amore.
- Allora soffrirai per me?
- Un pò, poi passerà.
- Mi dispiace…
- Quando non si ama non si dovrebbe mai dire mi dispiace.
- E allora che dovrei dire?
- Niente, non dirà niente. Voltati e vai via senza dire nulla. E non girarti se non vuoi vedermi piangere.

domenica 29 agosto 2010

E QUALCOSA RIMANE...


Mi sono sempre chiesto cosa rimane, se rimane qualcosa. Cosa rimane degli amori sbagliati inseguiti disperatamente, delle serate passate a fare caciara con gli amici, dei libri letti nelle serate vuote, dei sogni fatti e poi dimenticati, delle esperienze vissute, delle discussioni animate magari per motivi futili, dei baci dati sulle labbra, del sesso fatto con passione, delle canzoni che ascolti mentre la vita scorre nelle vene, dei bicchieri di vino buttati giù senza contarli. 
Cosa rimane delle giornate belle e di quelle brutte, della pioggia che scivola lungo il vetro, della neve che si scioglierà col primo sole, delle mani strette per non lasciarle andare via, delle parole dette o non dette, delle frasi scritte o non scritte. 
Cosa rimane di un’alba in riva al mare, di una doccia alle 2 di notte, di urlo liberatorio dopo aver vinto la Champions League, di un abbraccio sincero, di un amico che non ricordi nemmeno la faccia, di quel sorriso che hai visto di sfuggita, di quel gelato buono, di quel seno sfiorato una volta, di un mazzo di fiori che appassirà. 
Cosa rimane di me, di te, di lei, di noi, di quell’altro e di quell’altro ancora. 
Cosa rimane di un’emozione infinita, di una pizza tra amici, di un pomeriggio a sfogliare ricordi, di un bel film, di una risata sincera, di una mano che ti sfiora la guancia.
Cosa rimane. Cosa rimane non lo so. Ma sono sicuro che, come canterebbe De Gregori, qualcosa rimane tra le pagine chiare e le pagine scure.

martedì 24 agosto 2010

FERIE D'AGOSTO - VORREI

Forse la scena più bella di questo film. Nella notte di San Lorenzo tutti si fermano a guardare le stelle e ad esprimere i propri desideri. Vorrei... Chi non ha mai guardato in cielo il 10 agosto e ha aspettato che cadesse una stella per poter esprimere il proprio "vorrei"?

lunedì 23 agosto 2010

BASTA 'NA BIRA E 'N CALIPPO PER DIVENTARE DELLE STAR

La prima volta erano sulla spiaggia di Ostia a fa' la colla sotto il sole, tra un Calippo,'na bira e 'na doccetta perché ar mare poi pizzica tutto. Poi le avevamo ritrovate in una nuova intervista realizzata sempre da SkyTg24 che era tornato sul luogo del misfatto per vedere che fine avevano fatto le due fanciulle della periferia romana dopo l'incredibile successo riscosso in rete. Un successo che le aveva portate anche ad aggiudicarsi un "omaggio radio" del Trio Medusa che ha trasformato le loro colorite espressioni coatte , degne delle migliori battute di un film di Carlo Verdone (chi non ricorda quel "lo famo strano?" di Jessica e Ivano uscito fuori da Viaggi di Nozze ?) e ormai indiscusso nuovo tormentone dell'estate, in un jingle per l'ultima puntata del loro programma su Radio DJ.
«C’hanno cercato un sacco de giornalisti, tutti a chiamacce, su feisbuc, su iutubb tutte cose, nun se sa», raccontavano una settimana dopo, «E che ne so, ammè m'hanno taggato su feisbuc troppa persone... allora là ho visto... poi so' annata a vede' e manno detto pure su uitubb ce so' i fotomontaggi... i remix t'hanno fatto... aus...». Di sicuro contente e soddisfatte per il successo, dichiaravano di fregarasene di chi le criticava e rivelavano il sogno di entrare nel mondo dello spettacolo.
Adesso quel desiderio espresso ai microfoni del Tg2 sta per diventare realtà. Debora Russo e Romina Olivi sbarcheranno infatti al cinema . A volerle è stato il comico Maurizio Battista che ha pensato proprio alle due fanciulle per una piccola particina in Due uomini in cella, film nel cui cast compare anche Enzo Salvi . Che non si pensi ovviamente a una parte fondamentale per la pellicola in termini di trama e recitazione. Saranno solo pochi secondi: il tempo di entrare in un bar e chiedere proprio " un calippo e 'na bira", pronunciare cioè la frase che le ha rese famose. Ma con questa piccola trovata (sperando che regga fino a quest'autunno) la pubblicità è garantita, viste le migliaia di ragazzi che delle Calippo girls ormai sanno tutto: c'è da scommetere che le seguiranno anche in sala.
Non a caso Maurizio Battista ha pensato bene di sfruttare l'occasione offerta dalla rassegna All'ombra del Colosseo per far salire sul palco anche le due giovani romane, stuzzicandole per una decina di minuti. Inutile dire che l'effetto è stato molto meno dirompente: la vis comica delle fanciulle, un dono naturale che arriva loro da spontaneità e genuinità mischiate a un'innegabile anima "coatta", ne ha risentito. Si spera che di fronte alla cinepresa tornino a essere le due Calippo girls di sempre. (
Libero)
Una volta per recitare in un film dovevi studiare, fare sacrifici. Adesso nell'era del Grande Fratello e dei reality vari basta na bira e 'n calippo per diventare famose e fare le attrici. Da un lato sono schifato dallo stato che ha raggiunto la nostra televisione e il nostro cinema (poi ci lamentiamo che il cinema italiano è in crisi), dall'altro sorrido pensando che questo non è altro che un trash usa-e-getta. Una particina in un film, l'immancabile reality, qualche ospitata in tivù e fra qualche anno di queste due ragazzotte coatte (non ho ancora capito se ci sono o ci fanno) non ne parlerà più nessuno. Le ritroveremo in qualche puntata di "Meteore" che racconteranno con l'accento romanesco e con qualche espressione colorita che 'a bira e er calippo alla fine sò finiti e si sono messi a lavorare come tutti quanti. Ed era pure ora...

giovedì 5 agosto 2010

DA UNO SPOT PUBBLICITARIO

A chi insegue un sogno nella vita
ai tenaci, ai testardi, agli ostinati
a chi cade e si rialza
a chi ci prova sempre e a chi non molla mai.
Perché loro sono quelli che guardano avanti
quelli che sperimentano sempre
quelli che credono nel futuro e non smettono mai di sognare.
Quelli che si sentiranno vecchi
solo quando i rimpianti saranno superiori ai sogni.

Dallo Spot del gestore di telefonia Blu

sabato 31 luglio 2010

BARZELLETTA SUI CARABINIERI

FONOGRAMMA N.1059
DA MINISTERO INTERNO - SERVIZIO PROTEZIONE CIVILE AT COMANDO STAZIONE CARABINIERI DI MESSINA. Stop.
Giungono notizie presunto sisma, sospetto epicentro vostra zona. Stop. Calcolare danni arrecati da movimento tellurico et controllare scala Mercalli. Stop. Rispondere infine stesso mezzo riportando gradi esatti. Stop. Raccomandasi max urgenza. Stop.

RISPOSTA FONOGRAMMA N.1059
DA COMANDO STAZIONE CARABINIERI DI MESSINA AT MINISTERO INTERNO - SERVIZIO PROTEZIONE CIVILE. Stop.
Identificato finalmente SISMA. Stop. Trattasi di SISMA GIUSEPPE FU GAETANO, nato a Napoli il 6/4/1945 et qui residente. Stop. Noto pregiudicato per reati contro patrimonio et persona. Stop. Per quanto riguarda EPICENTRO non risulta nel nostro elenco anagrafico n. in quello dei comuni vicini. Stop. Potrebbe trattarsi, se c'è stato errore nella vostra battitura telegrafica, di BEPI CENTRO, conosciuto et stimato maestro elementare. Stop. Il movimento tellurico non ha provocato alcun danno perché questa locale caserma tiene sotto controllo tutti i movimenti, compresi quelli politici, sindacali e religiosi. Stop. Non abbiamo potuto controllare la scala del sig. MERCALLI perché lo stesso si è allontanato dal suo domicilio et è sconosciuto suo attuale recapito. Stop. Per noi Carabinieri i gradi sono gli stessi di prima: io sono appuntato et mio collega Carabiniere semplice. Stop. Ora però dobbiamo andare perché qui c'è stato un terremoto della madonna. Stop.

venerdì 30 luglio 2010

UN MAZZO DI FIORI PER LEI


Girava e rigirava quel biglietto fra le mani indeciso sul da farsi. Aveva pensato di farle una sorpresa, un bellissimo mazzo di fiori per il suo compleanno e aveva scritto per lei un biglietto d'auguri stupendo. L'idea gli era girata in testa per due mesi e ora che il grande giorno era arrivato non sapeva più che fare. Mandarle o non mandarle i fiori? Questo era il dilemma. Un mazzo di fiori per dirle poi cosa? Ti voglio bene? Ti amo? Ti sto pensando? E se lei avesse frainteso? E se lei non avesse gradito?
Se l'immaginava, lei che riceveva quei fiori, lo stupore, la gioia di ricevere un mazzo di fiori (tutte le donne amano ricevere dei fiori) e la sorpresa nel leggere il biglietto. No, era da escludere che non avrebbe gradito. E poi? L'avrebbe chiamato o avrebbe fatto finta di nulla?
Ma non era tutto questo che lo preoccupava, che lo faceva tentennare. Era la paura. La paura di cosa sarebbe successo dopo, di cosa avrebbe innescato. Forse addirittura era la paura di dover amare, di non riuscire ad amare. Perché non sapeva nemmeno cosa provasse per lei. Certi momenti pensava di amarla alla follia, altri che gli voleva tanto bene ma era il bene che si vuole ad un’amica. Niente di più.
Riguardo il biglietto, lo rilesse per l’ennesima volta. Cavolo, era un bel pensiero. Sarebbe stato un peccato se nessuno l’avesse letto, se fosse finito nel cestino della spazzatura e non appuntato su un bel mazzo di fiori.
Cerco l’ispirazione per decidere cosa fare. Si guardò intorno cercando una risposta, un segno premonitore che gli dicesse come comportarsi, cosa fare.
Poi di colpo vide quella foto. E tutto fu più chiaro. Finalmente ebbe la risposta che cercava, finalmente sapeva cosa fare.

domenica 25 luglio 2010

CHIEDIMI SE SONO FELICE

Alcune scene da "Chiedimi se sono felice", il film più bello realizzato da Aldo, Giovanni e Giacomo. E la colonna sonora di Samuele Bersani abbellisce il tutto.

giovedì 15 luglio 2010

MAI COME STAVOLTA…


Mai come stavolta ero convinto di essere così vicino al traguardo. Era bastato un bicchiere di vino di troppo, un sorriso, un giro in macchina, una carezza e tutto era sembrato così vicino.
E’ incredibile come basti poco per essere convinto di essere ad un passo dal traguardo. Già, perché avevo visto la linea del traguardo, era sembrata così vicina, avevo quasi avuto la sensazione di riuscire a sfiorarla e poi di colpo tutto è crollato.
Anche stavolta è stato un’illusione, un abbaglio, un grave sbaglio. E non basta pensare di esserci andato vicino e non serve essere convinto che mai come stavolta sono andato vicino al traguardo.

lunedì 12 luglio 2010

CINQUE FRASI. CINQUE RIFLESSIONI


Ci vogliono venti anni a una donna per fare del proprio figlio un uomo, venti minuti a un’altra donna per farne un’idiota. Charles Dickens

L’amore è il grande agguato che la natura ha teso agli uomini per propagarne la specie (Arthur Schopenhauer)

La puntualità è la virtù di chi si annoia – A. Breton

Chi soffre per amore è perché non ha mai avuto i calcoli renali. Fabio Fazio

L’avarizia comincia dove finisce la povertà (Honorè de Balzac).

martedì 6 luglio 2010

GRAZIE A FACEBOOK HO CAPITO CHE... (parte quarta)


Che d'inverno avete piedi e mani costantemente freddi.
Che da piccoli abbiamo visto tutti i stessi cartoni... non è che trasmettevano solo quelli?
Che tutti odiano la scuola e non studiano un cazzo...e dal loro modo di scrivere...si vede!!! (non c'era tanta scelta...)
Che grazie ai test posso essere l'angelo della guerra, il pagliaccio di Mc Donald's, il drago del fuoco e il Sig. Burns dei Simpson con 10 risposte!!!
Che già a Novembre vedete i pinguini dal freddo (ma che cazzo vi fumate?).
Che voi siete come volete e nessuno può dirvi di cambiare...e magari avete 11 anni.
Che a parole siete tutti Pazzi.
Che ormai siamo tutti obesi per i quintali di biscotti della fortuna, biscotti piccanti, castagne, fragole e quant'altro. Però, senza di quelli non potremo mai sapere se saremo fortunati o sfortunati oggi.
Che tutti hanno vedono con due occhi, camminano su due gambe, ma del cervello chissà cosa ne fanno.
Che prima o poi morirà un nostro parente a causa della non condivisione di alcuni link.
Che alle 23.30 c'è gente che visita link tipo "amante del giorno" "nemico del giorno" "come sarà la tua giornata".... te lo dico io come sarà la tua giornata: FINITA!! SONO LE 23.30!!!
Che la vita è una sola e dobbiamo viverla al meglio... è una solaaa!!! se non leggevo questo link ti giuro che non lo sapevo!
Che alla fine tutti apprezziamo il calcio, chi per i dribbling ubriacanti e per le punizioni ad effetto, chi per i calciatori seminudi dopo i goals, chi per le mogli e le ragazze dei calciatori che fanno i calendari...
Che vi manca l'estate...
Che quando è estate volete rivedere i vostri compagni di classe...(coerenti eh).

E non finisce qui...

sabato 3 luglio 2010

MOLTE COSE STANNO CAMBIANDO


Il mio cane se ne è andato, forse non tornerà più. I pettegolezzi del vicinato dicono di averlo visto in giro con una bella cagnetta. Dopo 10 anni passati a fare la guardia legato ad una catena, finalmente ha trovato l’amore e ha deciso di cambiare vita. Successe la stessa cosa due anni fa ma dopo 3 giorni ritornò. Chissà se anche stavolta il finale sarà uguale.

Intanto anche il suo “tutor” (ovvero io, il padrone rimane mio fratello) si è innamorato per l’ennesima volta. Non è una novità, ma è bello ogni volta scoprire come l’amore sia una cosa meravigliosa, riscoprire le stesse sensazioni, le stesse emozioni. E poi chissà, daje daje alla fine vuoi vedere che l’amore arriva.

Piove. Le previsioni del tempo parlano di bel tempo, di temperature elevate, di giornate calde ma sono due giorni che a quest’ora arriva una scarica di pioggia, vento e grandine. E siamo al 3 luglio. Ma l’estate non ha nessuna intenzione di arrivare. E io mi sono rotto le palle per questo tempo che cambia velocemente.

Non è solo il tempo che sta cambiando. Molte cose stanno cambiando, e io sono qui. E sono pronto.

giovedì 1 luglio 2010

E TU COME STAI

Ho girato e rigirato senza sapere dove andare
ed ho cenato a prezzo fisso seduto accanto ad un dolore
Tu come stai? Tu come stai? Tu come stai?
E mi fanno compagnia quaranta amiche...le mie carte
anche il mio cane si fa forte e abbaia alla malinconia
Tu come stai? Tu come stai? Tu come stai?
[...] Ieri ho ritrovato le tue iniziali nel mio cuore,
non ho più voglia di pensare e sono sempre più sbadato
Tu come stai? Tu come stai? Tu come stai?
Tu cosa pensi come cammini
chi ti ha portato via chi scopre le tue spalle
chi si stende al tuo fianco chi grida il nome tuo
chi ti accarezza stanco...
Tu come stai? Tu come stai? Tu come stai?
(E tu come stai - Claudio Baglioni)

martedì 22 giugno 2010

HO VOGLIA DI INNAMORARMI

Tutto va bene
tutto è regolare
tutto procede
come un treno in mezzo a un temporale
tutto è tranquillo
senza scossoni
troppo tranquillo
senza grosse emozioni
Ho voglia d'innamorarmi sì
ho voglia di stare male
ho voglia di preoccuparmi
e di dormire sulle scale
ho voglia d'innamorarmi
quando non arrivi mai
sono solo sai
E come qualche anno fa
stare sotto il tuo portone
poi vederti passare
e nascondermi fra le persone
senza avere il coraggio
di dirti una parola
poi tornare a casa
per sognarti ancora (Ho Voglia di Innamorarmi - Francesco Baccini)

domenica 20 giugno 2010

NON SI POSSONO AMARE DUE DONNE, O FORSE SÌ


Non si possono amare due donne, o forse sì. Perché l’amore è una cosa meravigliosa, un magnifico mistero che tutti cerchiamo disperatamente di spiegare e capire. Amare lei, amare l’altra. E accorgersi di come tutto raddoppia, di come tutto si amplifica. Due persone da aspettare, due colpi al cuore ogni volta che le vedi. E poi due labbra da baciare, quattro occhi in cui perdersi, due voci da ascoltare, due visi da sognare, due portoni sotto cui aspettare. E mentre vivi queste bellissime sensazioni pensi che non si può.
Non si possono amare due donne, o forse sì. O forse no. Perché non puoi dividere il cuore a metà, non puoi guardare lei e pensare all’altra, non puoi immaginare le cose da dirle e poi pensare cosa dire all’altra.
Non si possono amare due donne, o forse sì. Perché hai tanto troppo amore da dare e una non ti basta più. Perché sei innamorato perso dell’una e dell’altra. Perché vorresti guardare entrambe negli occhi e dirle “ti amo” e poi baciarle le labbra con uno di quei baci che tolgono il fiato.
Non si possono amare due donne, o forse sì. O forse no. O forse sì. O forse no. O forse sì. O forse…

giovedì 17 giugno 2010

SPARGIMENTO DI FRASI

A ciascuno di noi il fato ha destinato una donna, se riusciamo a sfuggirle siamo salvi. [Anonimo]
Non ascolti consigli di nessuno. E quindi nemmeno i miei. (Andrè Gilde)

Conosci te stesso, poiché il più grande dei tesori è seppellito dentro di te (Blavatsky)
Sappiamo più cose di quante, necessarie, ne ignoriamo (Vauvenargues)
Lotta sempre per ciò che davvero desideri, altrimenti sarai costretto ad accontentarti di quel che troverai. (Anonimo)

Le uniche ricchezze che avrai per sempre saranno quelle che hai donato. Marziale

domenica 6 giugno 2010

PENSIERI E PAROLE DI UN SABATO SERA QUALSIASI


Non era mai capitato di uscire con tutte e quattro insieme.
Che buon profumo che hai. E’ la prima volta che me lo dici.
Regalami quel cd. No, quel cd mai. Mi ricorda la serata più bella degli ultimi 30 anni.
Per certe cose bisogna essere pazzi. Siamo un po’ tutti pazzi.
Ma quando è il tuo compleanno? Non me lo ricordo mai.
Sono tornata e ora non riparto più. Spero ti faccia piacere.
Quella borsa l’abbiamo regalata noi. Mi piace, non è vero che è brutta.
Ma quando compi 30 anni? Guarda che ne ho fatto già 31.
Ma siamo nati lo stesso anno, gran bella annata.
Le sue labbra, i suoi sorrisi.
Non immagini nemmeno di chi sono innamorato.
Non farei mai sesso con un amico. Ma quando mai io e te siamo stati amici?
Hotel California mette tristezza. A me piace, forse perché evoca ricordi belli.

mercoledì 2 giugno 2010

PERLE DI FABIO VOLO


Amare una persona significa anche gioire della sua felicità altrove...

A un certo punto ho sentito una sensazione a cui non sono mai riuscito a dare un nome. È un misto di malinconia, tristezza, insoddisfazione, ansia, felicità. Quando la sento mi commuovo. Mi succedeva spesso in passato. Era qualcosa che mi sfuggiva e che provavo soprattutto quando restavo solo o mi fermavo un po' a pensare. Sentivo che saliva come il dolore dopo che hai preso una botta.
Ero talmente felice che per esserlo di più avrei dovuto essere due persone.

Ho capito che nella vita devo fare quello che mi spetta, poi il resto si muove di conseguenza, ma il primo passo lo devo fare io. Non sono le cose che vengono verso di me, sono io che devo andare verso di esse.

Forse è vero che quando una persona se ne va continua a vivere dentro di noi: bisogna ospitarla nella propria intimità costringendosi quasi a donarle la vita più felice che si può.

La vita è la droga più potente al mondo.

Secondo me può anche succedere che una persona ti ami e tu non te ne accorga. Ma quando una che ti ha amato e smette di farlo è impossibile non accorgersene.