"... Da ragazzo avevo l'abitudine di scrivere su un diario ciò che mi passa per la testa. Frasi, canzoni, citazioni, pensieri. Ora che sono grande ho continuato questa abitudine sul web ..."

venerdì 30 luglio 2010

UN MAZZO DI FIORI PER LEI


Girava e rigirava quel biglietto fra le mani indeciso sul da farsi. Aveva pensato di farle una sorpresa, un bellissimo mazzo di fiori per il suo compleanno e aveva scritto per lei un biglietto d'auguri stupendo. L'idea gli era girata in testa per due mesi e ora che il grande giorno era arrivato non sapeva più che fare. Mandarle o non mandarle i fiori? Questo era il dilemma. Un mazzo di fiori per dirle poi cosa? Ti voglio bene? Ti amo? Ti sto pensando? E se lei avesse frainteso? E se lei non avesse gradito?
Se l'immaginava, lei che riceveva quei fiori, lo stupore, la gioia di ricevere un mazzo di fiori (tutte le donne amano ricevere dei fiori) e la sorpresa nel leggere il biglietto. No, era da escludere che non avrebbe gradito. E poi? L'avrebbe chiamato o avrebbe fatto finta di nulla?
Ma non era tutto questo che lo preoccupava, che lo faceva tentennare. Era la paura. La paura di cosa sarebbe successo dopo, di cosa avrebbe innescato. Forse addirittura era la paura di dover amare, di non riuscire ad amare. Perché non sapeva nemmeno cosa provasse per lei. Certi momenti pensava di amarla alla follia, altri che gli voleva tanto bene ma era il bene che si vuole ad un’amica. Niente di più.
Riguardo il biglietto, lo rilesse per l’ennesima volta. Cavolo, era un bel pensiero. Sarebbe stato un peccato se nessuno l’avesse letto, se fosse finito nel cestino della spazzatura e non appuntato su un bel mazzo di fiori.
Cerco l’ispirazione per decidere cosa fare. Si guardò intorno cercando una risposta, un segno premonitore che gli dicesse come comportarsi, cosa fare.
Poi di colpo vide quella foto. E tutto fu più chiaro. Finalmente ebbe la risposta che cercava, finalmente sapeva cosa fare.

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