Figlio mio,
un giorno tu nascerai e crescerai forte come un leone. Imparerai che la vita è quella che ti insegnano da piccolo, quando devi imparare a fare un passo alla volta per iniziare a camminare da solo e mentre lo impari cadrai più volte ma ogni volta imparerai a rialzarti e a proseguire il tuo cammino.
Imparerai ad amare le cose belle ed accettare le cose brutte. Capirai che le delusioni aiutano a crescere e che non sono le ferite che fanno male ma le cicatrici che restano. E ti renderai conto che gli schiaffi non fanno male. Tranne quelli che ti dà la vita.
Avrai un sogno nel cassetto e dovrai impegnarti molto per riuscire a realizzarlo. Ma sono sicuro che non mollerai mai.
Ti insegnerò a giocare a calcio e ogni giovedì sera andremo insieme a giocare a calcetto e dopo avermi fregato con un dribbling sorridendo mi dirai “ritirati, sei troppo vecchio per giocare a calcetto”.
Guarderemo insieme le partite del’Inter e urleremo di gioia quando il nostro bomber la metterà dentro. E una sera piangeremo di gioia perché l’Inter avrà vinto la Champions League e ti porterò per le vie della città a festeggiare.
Ti insegnerò ad apprezzare i libri. E le canzoni degli Eagles. E la musica degli anni’80. E le piccole cose che la vita saprà regalarti.
Ti innamorerai, figlio mio. Accarezzerai un viso di donna e passerai le dita fra i suoi capelli e capirai che anche tu sei finito nel vortice dell’amore da cui non uscirai più.
Girerai il mondo, conoscerai posti nuovi. Avrai voglia di partire e desiderio di tornare a casa tua.
Piangerai e mentre lo farai ti rendi conto che piangere fa bene e dopo ti sentirai meglio.
Avrai voglia di urlare e lo farai con tutta il fiato che hai, ma nessuno ti ascolterà.
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