"... Da ragazzo avevo l'abitudine di scrivere su un diario ciò che mi passa per la testa. Frasi, canzoni, citazioni, pensieri. Ora che sono grande ho continuato questa abitudine sul web ..."

giovedì 11 aprile 2013

36 MINUTI DI LAVORO E 106 MINUTI DI SESSO: ECCO LA GIORNATA PERFETTA

Quali sono i numeri che fanno di una giornata la giornata perfetta per stare bene?
Li hanno calcolati due ricercatori, rispettivamente della Jacobs University Bremen (in Germania) e della Georgia Tech (negli Usa).
I dottori Sebastian Pokutta e Christian Kroll hanno voluto trovare la formula ideale per l’ottimizzazione del tempo giornaliero al fine di favorire il benessere della persona.
Per arrivare alla formula ideale, i due ricercatori hanno analizzato e classificato le attività quotidiane in base alla soddisfazione massima che queste offrono.
Dopo di che hanno ideato e messo a punto un noto metodo di Ricostruzione della Giornata (DRM o Day Reconstruction Method) che si concentra su quelle che sono considerate le grandi tematiche della vita come matrimonio, lavoro, denaro… e sulla percezione cognitiva e affettiva della vita da parte delle persone.
Basandosi dunque sul DRM, i ricercatori hanno analizzato le attività e il benessere percepito di 909 donne. Alla fine si è potuto stabilire quella che, secondo gli scienziati, è la formula ideale dell’ottimizzazione dei tempi, durante una giornata di 16 ore (sonno escluso), e finalizzata al benessere della persona.
Il risultato è quasi scontato (e forse banale): passare più tempo possibile a fare ciò che più piace. Tutto questo, per i ricercatori, si traduce in un semplice rapporto matematico: 36 minuti al giorno dedicati al lavoro e 106 minuti invece dedicati a fare sesso. Altri 82 minuti li dovremmo dedicare ai rapporti sociali e 75 all’alimentazione.
Un’utopia, visto l’attuale modus vivendi di ognuno di noi. La società odierna “tollera” un tempo minimo dedicato al lavoro di 244 minuti; quello dedicato alle attività che più preferiamo si limita a meno di 7 minuti al giorno, in media. Insomma, la felicità e il benessere appaiono ancora come un miraggio. (La Stampa)

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