Amo l’estate, sono tra quelli che amano il caldo e lo preferiscono al freddo. Ma il caldo di questi giorni è veramente troppo. Temperature altissime, non si respira, appena muovi un muscolo viene giù un litro di sudore, ti senti appiccicoso e sporco di sudore, la notte non si riesce a dormire e la mattina il letto è pieno di sudore. Stamattina nel dormiveglia pensavo seriamente di andare a lavorare con pantaloncini corti, infradito e canottiera (poi ho desistito, per fortuna).
Cercare un po’ di refrigerio è un miraggio. In genere quando sto in ufficio basta aprire la porta che dà alle celle frigorifere per avere un’arietta fresca (spesso anche troppo). In questi giorni hai voglia di spalancare porte e finestre, aprire condizionatori e ventilatori vari, l’aria è sempre terribilmente calda.
Non se ne può più. Come canterebbe Britti “voglio restare tutto il giorno nella vasca, con l’acqua calda (anzi è meglio fredda) che mi coccola la testa, un piede fuori che s’infreddolisce (e che si infreddolisce con sto caldo, semmai si riscalda) appena, uscire solo quando è pronta già la cena (anzi non esco proprio)”.
Cercare un po’ di refrigerio è un miraggio. In genere quando sto in ufficio basta aprire la porta che dà alle celle frigorifere per avere un’arietta fresca (spesso anche troppo). In questi giorni hai voglia di spalancare porte e finestre, aprire condizionatori e ventilatori vari, l’aria è sempre terribilmente calda.
Non se ne può più. Come canterebbe Britti “voglio restare tutto il giorno nella vasca, con l’acqua calda (anzi è meglio fredda) che mi coccola la testa, un piede fuori che s’infreddolisce (e che si infreddolisce con sto caldo, semmai si riscalda) appena, uscire solo quando è pronta già la cena (anzi non esco proprio)”.
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