"... Da ragazzo avevo l'abitudine di scrivere su un diario ciò che mi passa per la testa. Frasi, canzoni, citazioni, pensieri. Ora che sono grande ho continuato questa abitudine sul web ..."

martedì 26 febbraio 2013

APPUNTI SPARSI SULLE ELEZIONI 2013 (direttamente dal web)

“Se votare servisse a qualcosa, non ce lo lascerebbero fare” Mark Twain.

Sulla porta dei seggi elettorali avrebbero dovuto scrivere "Lasciate ogni speranza o voi che entrate". Mai come stavolta abbiamo la certezza che chiunque vinca le elezioni, il popolo italiano avrà perso comunque.

Fare lo spoglio elettorale é un po' come alzare la tavoletta del cesso. Qualsiasi cosa ci sia dentro, non é niente di buono.

Ma chi l'ha detto che gli italiani volevano cambiare? Se più del 70% ha votato Berlusconi, Bersani e Monti forse tutta sta voglia di cambiamento non c'era. Il massimo del cambiamento è stato votare Grillo (per la serie, cambiando i fattori il risultato non cambia).
Smettiamola di sbraitare e indignarci. E' questo quello che ci meritiamo. Punto.

Il vero cambiamento, il vero voto di protesta è rappresentato da quel 25% che non ha votato. Un quarto degli italiani (che secondo me è tantissimo) si è rifiutata di andare a votare.
E chissenefrega, direte voi. A nessuno viene il sospetto che se quel 25% fosse stato un 50-60% (cosa tutt'altro che improbabile), la nostra classe politica non avrebbe potuto più fare finta di nulla?

Ma se tutti odiavano a morte Berlusconi e se tutti ora imprecano contro Berlusconi, si può sapere da dove è uscito quel 30% che ha votato Berlusconi?

Pagliacci che votano comici. Siamo un paese allegro.

“L'onestà andrà di moda”. Grande Beppe, parli già come zio Silvio. Se organizzi il bunga bunga non scordarti di noi.

Senza governo, senza Papa, senza un euro. Meno male che la speranza ancora ci è rimasta…

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